(Teleborsa) – La ministra del Lavoro, MarinaCalderone, ha dichiarato che “uno sciopero credo sia assolutamente legittimo perché è consentito dalla Costituzione e dalle leggi. Però non mi sembra la risposta a un’apertura al dialogo e a una manifestazione di gestione e di un confronto partecipato che ha dato il Governo”. Il commento arriva dopo l’annuncio di ieri dei leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, di uno sciopero ad aprile. La data sarà decisa nell’assemblea dei delegati per la sicurezza delle due confederazioni, che si svolgerà venerdì 22 alla Leopolda a Firenze.
“Credo che in questo momento il dialogo debba essere la risposta alle situazioni in cui abbiamo da lavorare insieme – ha aggiunto al termine dell’incontro con le parti sociali che si è svolto al Ministero – per individuare percorsi che tutelino la vita umana”. Tra i leader sindacali era presente anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. La ministra ha affermato che l’incontro con le parti sociali su salute e sicurezza sul lavoro è stato “molto proficuo“. “Ci siamo confrontati su vari temi, ma ho visto molta volontà di procedere uniti perché insieme si combattono tutte quelle situazioni che portano alla perdita di vite umane”, ha sottolineato Calderone.
“Gli interventi fatti sono importanti perché interessano temi diversificati, che vanno a toccare punti nevralgici – ha proseguito –. Da un lato le ispezioni sul lavoro, incrementando notevolmente il contingente di personale che andremo ad assumere e che avrà qualifiche di ispettore tecnico, quindi esperti in salute e sicurezza. Poi abbiamo introdotto uno strumento importante già presente nel testo unico del 2008 inattuato fino ad oggi. Abbiamo introdotto la patente a crediti che si collega a un percorso più ampio di qualificazione delle imprese e di attenzione affinché siano sufficientemente preparate per assumere le responsabilità di condurre attività particolarmente rischiose”.
Calderone ha quindi aggiunto che “il tema della formazione è centrale sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. Contemporaneamente è importante portare la cultura della sicurezza in tutti gli ambienti a partire dalle scuole, dove gli insegnamenti devono accogliere anche la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.