(Teleborsa) – “È scaduto il 31 dicembre il termine previsto per l’accesso al lavoro agile per i lavoratori fragili del settore pubblico e privato. Meritocrazia Italia si unisce alle richieste avanzate in questi giorni da tantissime associazioni e gruppi organizzati per la tutela della disabilità, accogliendone il grido d’aiuto. In particolare aderisce alle proposte di “Lavoratori fragili uniti”, che chiede con urgenza al Governo un intervento al fine di ottenere la proroga del termine e tutele strutturali”. È quanto sottolinea l’associazione in una nota.
“I lavoratori fragili – sottolinea Meritocrazia Italia – sono spesso affetti da gravissime patologie che colpiscono il sistema immunitario (tumori, trapiantati, malattie autoimmuni), e che costringono ad assumere immunosoppressori per tutta la vita. Il rischio di contagio, anche da covid, aumenta la probabilità di aggravare le già difficili condizioni di salute. Il lavoro agile è stato una soluzione utilissima per tutto il periodo pandemico, quale valida alternativa al lavoro in presenza. Se n’è anche valorizzata l’efficacia in termini di riduzione di costi ed emissioni, evitando ai lavoratori lunghi spostamenti dalle periferie verso i centri, riducendo il traffico, lo spopolamento dei piccoli centri. Si è trattato di un’emergenza, ma che è servita a far emergere le forti criticità del contemperamento del diritto al lavoro e del diritto alla salute, specie per i soggetti più deboli”.
In tale scenario Meritocrazia Italia chiede dunque un immediato intervento, con: proroga del lavoro agile per tutti i lavoratori fragili senza alcuna discriminazione tra pubblico e privato, almeno per un anno, e con modifica delle mansioni se necessario; allungamento della durata del periodo di comporto per i lavoratori fragili e disabili rispetto agli altri lavoratori; possibilità di prevedere finestre di pensionamento per i lavoratori fragili in età superiore ai 55 anni; riconoscimento dell’efficacia dell’art. 3, comma 3, l. n. 104 del 1992 per tutti i lavoratori fragili, al fine di poter usufruire dei relativi benefici e permessi lavorativi; possibilità di richiedere per se stessi il congedo straordinario (24 mesi) previsto dall’art. 3, comma 3, della l. n. 104 del 1992; celere approvazione del ddl n. 679 “Disposizioni per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici pubblici e privati che recano una condizione di fragilità e misure volte a incentivarne il lavoro”; disposizioni precise al fine di rendere effettivi i diritti dei lavoratori fragili, compresi coloro che non possono espletare la propria attività lavorativa in modalità agile garantendo loro la possibilità di essere adibiti a mansioni diverse; proroga delle tutele di cui all’art. 26, commi 2 e 2 bis, d.l. n. 18 del 2020, convertito in legge, (lavoro agile o qualora non possibile, assenza equiparata a ricovero ospedaliero e non conteggiata nel periodo di comporto) per tutti i lavoratori fragili e inidonei, sia del settore pubblico che privato, con effetto retroattivo per consentire a coloro che non hanno potuto aderire al lavoro agile dall’1 luglio 2022 di non incorrere nel superamento del periodo di comporto con riduzione dello stipendio o licenziamento; la possibilità di estendere il lavoro agile anche ai caregivers per poter garantire la domiciliarità del loro caro con disabilità.