(Teleborsa) – Come da attese la Federal Reserve ha annunciato tassi invariati, per la quinta volta consecutiva. La banca centrale americana, guidata da Jerome Powell, ha lasciato il costo del denaro nel range fra il 5,25% e il 5,50%.
“I recenti indicatori suggeriscono che l’attività economica si sta espandendo a una velocità solida. L’inflazione è rallentata nell’ultimo anno ma resta elevata”, si legge nel comunicato diffuso al termine del FOMC dove si sottolinea che l’outlook economico “è incerto e la Fed continuerà a fare attenzione ai rischi di inflazione”.
“La Fed non ritiene appropriato ridurre i tassi fino a quando non avrà maggiore fiducia sul fatto che l’inflazione si muova in modo sostanziale verso il 2%”, si legge ancora nel comunicato.
Dal dot-plot, la tabella allegata alla decisione di politica monetaria, emerge che l’istituto centrale prevede tre tagli dei tassi, quest’anno, per un totale di 75 punti base. La discesa che per il mercato sembrava irrefrenabile ormai si è ridimensionata: da sei tagli, previsti a inizio anno, a tre. Il dot-plot è la griglia che indica dove i governatori centrali si aspettano i tassi nei prossimi mesi, per capire qual è il clima a Washington in tema di taglio al costo del denaro.
La Fed prevede che il PIL americano crescerà del 2,1% quest’anno per poi frenare a 2% nel 2025 e, nel 2026. Il tasso di disoccupazione è stimato quest’anno al 4% e, in aumento, al 4,1% nel 2025, per poi tornare al 4% nel 2026. Quanto all’inflazione è attesa nel 2024 al 2,4%, per poi scendere al 2,2% nel 2025 e al 2% nel 2026. Il tasso core nell’inflazione sarà al 2,6% quest’anno per poi calare nel 2025 e, nel 2026.