(Teleborsa) – Sulle “tanto sospirate nozze” tra Ita e Lufthansa, “tutto può accadere.. però io oggi a Cremona, in questo momento alle 16.06, credo che convoleremo a nozze, però tutto può essere... Sono convocati sposa e testimoni, però potrebbe anche non presentarsi il Don Abbondio della situazione”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, interpellato a margine dell’incontro con l’Associazione industriali Cremona.
“In questi giorni si è lavorato ancora molto intensamente, duramente. Diciamo che la data è fissata, sono convocati sposi e testimoni”, ha proseguito.
A chi gli chiedeva a quanto potesse ammontare la correzione nei conti pubblici alla luce della procedura d’infrazione, il titolare del Tesoro ha risposto così: “Noi ovviamente aspettiamo le indicazioni che arrivano dalla Commissione europea, abbiamo fatto diversi scenari e quindi siamo pronti a ogni tipo di evenienza. Quindi, con grande senso di responsabilità, faremo le cose giuste”.
“Sono un inguaribile ottimista e realista, e quindi non immagino il peggiore dei casi”, ha proseguito. “Non è un caso, infatti, che l’Italia vada economicamente meglio di altri e questo in qualche modo ci potrà dare una mano”.
“La procedura d’infrazione – ha sottolineato Giorgetti – nasce in virtù del vecchio patto, che prevedeva che i Paesi che stavano sopra il 3% vadano in procedura d’infrazione. Il nuovo Patto non c’entra niente”.