(Teleborsa) – Il gruppo svedese b, specializzato sul mercato degli NPL ed operante anche in Italia, ha annunciato oggi di aver intrapreso le fasi preparatorie per l’operazione di ricapitalizzazione annunciata lo scorso mese di luglio, che punta a “rafforzare significativamente” la struttura del capitale di Intrum
Nello stesso tempo, Intrum ha annunciato sin da oggi, 18 ottobre 2924, l’avvio di una procedura di sollecitazione dei voti dei creditori, a favore di un piano di riorganizzazione pre-negoziato dei debito, come previsto dalla procedura del Chapter 11. La procedura in questione, prevista dalla legislazione federale statunitense per le imprese in crisi di liquidità, può portare ad un fallimento o, come nel caso di Intrum, ad una ristrutturazione e risanamento dell’azienda.
La società, che pensa di far domanda per il Chapter 11 a novembre negli Stati Uniti, sta cercando anche i consensi previsti dalla legge svedese per i titoli a medio termine, per facilitare la realizzazione delle due procedure di ricapitalizzazione e ristrutturazione.
Intrum ha un debito complessivo di circa una 50 di miliardi di corone svedesi, pari a circa 5 miliardi di dollari, e le sue difficoltà sono nate negli ultimi due anni, a causa dello sfavorevole scenario collegato alla politica dei tassi alti praticata dalle banche centrali, che ha reso l’operatività del gruppo più onerosa.
I creditori che hanno già aderito al piano di ristrutturazione del debito – circa il 97% dei detentori di strumenti revolving e circa il 73% degli obbligazionisti – devono riconfermare il loro sostegno al piano, che prevede il rimborso completo delle obbligazioni scadenza 2024 e all’estensione delle altre obbligazioni in scadenza nei tre anni seguenti.
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