(Teleborsa) – “Ancora una volta stiamo superando le attese, con i risultati 2023 che sono superiori agli obiettivi del Piano di Impresa 2022-2025. Stiamo procedendo con il piano a ritmo spedito, con il 100% delle iniziative del piano lanciate, e con 90% che procede in anticipo rispetto ai tempi previsti”. Lo ha affermato il CEO di , Carlo Messina, durante la call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2023.
“Con 7,7 miliardi di euro di risultato netto nel 2023 (+76% vs 2022), la banca ha registrato il miglior anno di sempre (7,9 miliardi di euro escluso il contributo finale al Fondo di Risoluzione) – ha detto – E il miglior risultato netto di sempre, accompagnato da una patrimonializzazione elevata, sta portando a una distribuzione del valore elevata e sostenibile, con un incremento significativo in EPS, DPS e TBVPS”.
Tutto ciò porta a prevedere un risultato netto superiore a 8 miliardi di euro nel 2024 e 2025, con un dividend yield al 11% nel 2024-2025. Intesa ha un modello di business ben diversificato per avere successo in ogni scenario di tassi grazie ad un forte contributo del Wealth Management e Protection (in media 56% del risultato corrente lordo negli ultimi sei anni).
Messina ha definito “molto importante” il fatto che ci sia stata “un’ulteriore crescita degli interessi netti nel 4° trimestre” per il fatto che è attesa “un’ulteriore crescita nel 2024 anche grazie ad un maggior contributo dell’hedging delle poste a vista”.
Il rapporto cost/income è stato “il migliore di sempre a 45,1%” e risulta tra i migliori in Europa (media dei concorrenti al 54,2%).
Il CEO ha detto che la banca è “pienamente preparata ad avere successo in futuro – anche con tassi in calo – grazie ad un modello di business ben diversificato e resiliente“.
Nel 2024, Intesa si aspetta “una crescita solida dei ricavi grazie ad un ulteriore aumento degli interessi netti e ad una crescita delle commissioni e dell’attività assicurativa, costi operativi stabili nonostante gli investimenti in tecnologia grazie principalmente a spese del personale inferiori, e un risultato netto superiore a 8 miliardi di euro”.