(Teleborsa) – S&P Global Ratings ha abbassato il rating su , colosso statunitense dei semiconduttori, da “A-” a “BBB+” con outlook “negativo“.
L’agenzia di rating si aspetta che i ricavi di Intel siano più deboli di quanto previsto in precedenza nei prossimi due o tre anni, poiché l’ambiente di spesa dei clienti e le dinamiche competitive nei suoi segmenti di business principali continuano a essere sfidanti.
Solo in parte il piano di Intel di implementare riduzioni dei costi superiori a 10 miliardi di dollari nel 2025, tra cui la riduzione delle spese operative e i tagli alla spesa in conto capitale, mitiga la traiettoria di crescita inferiore. S&P si aspetta che queste azioni si traducano in un free operating cash flow (FOCF) positivo a partire dal 2025, in anticipo di circa due anni rispetto alle precedenti aspettative.
“Consideriamo la decisione dell’azienda di sospendere il dividendo a partire dal quarto trimestre del 2024 favorevolmente dal punto di vista del credito”, si nelle nel report.
Sebbene il FOCF di Intel dovrebbe migliorare, S&P considera ancora il rapporto FOCF-debito, previsto al 3% nel 2025 e al 10% nel 2026, più debole di quanto ritenuto coerente con il rating (15%). Inoltre, prevede che il rapporto debito/EBITDA raggiungerà il mid-2x entro la fine del 2025 e il low-2x nel 2026.
“Le prospettive negative riflettono il profilo di fatturato e utili più debole di Intel nel breve termine, mentre continua a navigare tra i venti contrari del settore e la pressione competitiva nei suoi segmenti di business principali – viene evidenziato – L’esecuzione di successo della sua roadmap tecnologica, i lanci di prodotti puntuali e il raggiungimento delle riduzioni dei costi pianificate aiuterebbero le metriche di credito di Intel a tornare a livelli appropriati all’attuale rating nei prossimi due anni”.