(Teleborsa) – Gli investimenti ESG (ambientali, sociali e di governance) sono cresciuti rapidamente nella coscienza sia degli investitori che del pubblico tra il 2017 e il 2022, ma recentemente hanno dovuto affrontare reazioni negative da parte di alcuni ambienti. Nonostante questo contraccolpo, i fondi ESG continuano a far crescere i propri asset e questi investimenti, nonostante le sfide di percezione e le differenze regionali, hanno sovra-performato i fondi tradizionali e gli Exchange Traded Funds (ETF). Lo sostiene l’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA), un think tank che si occupa di energia.
“I fondi sostenibili hanno generato rendimenti migliori rispetto ai fondi tradizionali nel 2023, con un rendimento medio del 12,6% contro l’8,6% dei fondi tradizionali – afferma Ramnath Iyer, Sustainable Finance Lead, Asia, presso IEEFA – Questa sovra-performance è stata estesa sia alle asset class dei fondi azionari che a reddito fisso”.
Nonostante il ridotto flusso di fondi verso l’asset class sostenibile negli ultimi mesi, esistono chiare differenze regionali tra gli Stati Uniti e l’Europa. Il primo trimestre del 2024 ha visto un piccolo deflusso di 900 milioni di dollari. Tuttavia, ciò è stato in gran parte determinato da un grande deflusso di 8,8 miliardi di dollari dagli Stati Uniti da questi fondi. Al contrario, l’Europa, la regione più avanzata a livello regionale in termini di adozione di fondi sostenibili, ha registrato un afflusso di quasi 11 miliardi di dollari in questa classe di asset.
“L’Europa è stata fin dall’inizio il portabandiera dell’ESG. Con l’84% degli asset sostenibili in gestione, la regione ospita alcuni dei più grandi e significativi investitori ESG”, afferma Iyer.
Anche l’Asia ha registrato un afflusso di 622 milioni di dollari nel primo trimestre del 2024, dopo un deflusso nel trimestre precedente. Nel 2023, il Sud-Est asiatico ha attirato 324 milioni di dollari, con un aumento dell’11% rispetto ai 291 milioni di dollari di afflussi nel 2022. Cina, Taiwan e Singapore sono stati leader tra i mercati asiatici escluso il Giappone lo scorso anno con 4,8 miliardi di dollari di nuovi afflussi.
L’IEEFA spiega che le autorità di regolamentazione stanno aumentando la loro attenzione sul rischio climatico, spingendo per maggiore trasparenza, regole più chiare e una solida rendicontazione sulle questioni climatiche ed ESG. Ci sono chiari segnali di un maggiore sostegno normativo in Europa e in molti paesi asiatici, che dovrebbero vedere le politiche in materia di clima, sostenibilità ed ESG maggiormente adottate dal mainstream. Anche negli Stati Uniti, i requisiti di informativa sul clima imposti dalla Securities and Exchange Commission, sebbene non stringenti, possono essere visti come un primo passo.
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