(Teleborsa) – Migliorare l’educazione finanziaria è un passo fondamentale per incorporare le questioni di genere nelle decisioni di investimento ma manca un consenso sulla definizione di uguaglianza e inclusione nel contesto finanziario. Gli investitori, sempre più consapevoli, riconoscono l’importanza di misurare e rendicontare l’impatto dei loro investimenti, adottando pratiche di misurazione che coinvolgono questioni di genere e uguaglianza, contribuendo attivamente al successo e all’impatto positivo di tali iniziative. Le iniziative dall’alto verso il basso, comprese le regolamentazioni più stringenti, sono accolte positivamente dalla comunità degli investitori, favorendo un ambiente propizio all’accelerazione delle iniziative di genere e disuguaglianza. È quanto emerge dal primo report “Empowering women, building sustainable assets: Strengthening the depth of gender lens investing across asset classes” promosso da UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata all’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne, Politecnico di Milano (progetto TIRESIA), Università Bocconi (Axa Research Lab on Gender Equality) e Phenix Capital.
“Non siamo stati ancora capaci di rendere l’impatto il fulcro centrale attorno a cui le istituzioni finanziarie generano valore – commenta Mario Calderini, direttore di Tiresia, Politecnico di Milano –. Uno dei motivi più immediati per spiegare perché questo non è successo, è chiedersi chi non era all’interno dei consigli di amministrazione di grandi istituti finanziari. Le donne. Credo fortemente che la rivoluzione d’impatto dipenda da maggior inclusione, maggior presenza di donne e di diversità di genere tra gli organi decisionali”.
“La parità di genere è una delle grandi sfide del nostro tempo – sottolinea Paola Profeta, direttrice dell’AXA Research on Gender Equality e pro rettrice per la Diversità, l’inclusione e la sostenibilità della Bocconi –. Nonostante siano ormai chiari i benefici economici della parità tra uomini e donne, i progressi restano ancora lenti. Questo report analizza il ruolo della finanza e degli investitori nella promozione di strumenti finanziari che promuovano l’inclusione e lo sviluppo sostenibile a partire dalla parità di genere”.
“Il rapporto è stato ispirato dall’osservazione della bassa posizione dell’SDG 5 nella ripartizione del capitale allocato dagli investitori istituzionali tra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile – afferma Chiara Borneman, direttrice di Phenix Capital Group –. Il rapporto illustra le opportunità di investire con un obiettivo di genere insieme ai rendimenti degli investimenti, in tutte le classi di attività. È stato molto interessante vedere i diversi modi in cui gli investimenti possono avere un impatto positivo intenzionale su donne e ragazze”.
Il Gender Lens Investing (GLI) è un approccio che pone l’uguaglianza di genere al centro delle decisioni di investimento con l’obiettivo di ridurre le disparità di genere attraverso l’allocazione strategica di risorse economiche. Allocando strategicamente il capitale per affrontare la disuguaglianza di genere, il GLI offre una soluzione pratica e potenzialmente impattante per affrontare il cronico sottofinanziamento delle iniziative di emancipazione delle donne e di parità di genere. Mentre il mondo si impegna a raggiungere gli ambiziosi obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il Gender Lens Investing rappresenta una forza trasformatrice per un cambiamento positivo, rompendo barriere e aprendo la strada a un futuro più inclusivo ed equo.
I risultati chiave emersi dal rapporto forniscono una panoramica dettagliata del mercato degli investimenti miranti all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 5 delle Nazioni Unite, che promuove la diversità di genere. A luglio 2023, il capitale investito ha raggiunto la cifra notevole di 56 miliardi di dollari USA, evidenziando una crescente domanda per i fondi di investimento d’impatto legati all’SDG 5. Il private equity si conferma come la strategia ad impatto più matura, vantando il maggior numero di fondi di investimento (41) e un significativo capitale allocato. Anche gli investimenti in asset reali, immobiliari ed infrastrutturali, sebbene con un numero limitato di fondi, hanno registrato un aumento di iniziative nel 2022.
Affinché gli investimenti in ottica di genere lavorino verso l’obiettivo di uno sviluppo inclusivo e sostenibile che non lasci donna e ragazza dietro, è importante incorporare i principi e le prospettive dell’economia femminista pratiche di investimento. I 10 modi per avanzare, evidenzia il report, sono: Approccio intersezionale, Due diligence, Processo decisionale partecipativo, Empowerment economico, Cambiamento strutturale, Impatto a lungo termine, Metriche sensibili al genere, Reporting trasparente, Collaborazione e condivisione della conoscenza, Sostegno politico.