(Teleborsa) – Ieri, presso l’Auditorium ANICA di Roma, la Fondazione Fondirigenti ha reso omaggio a Giuseppe Taliercio, “figura simbolo di integrità morale e leadership etica”, dirigente Montedison, sequestrato e ucciso nel 1981 durante gli anni di piombo. L’evento ha avuto due momenti principali.
La serata è stata aperta dalla proiezione del film “Giuseppe Taliercio – Il Delitto Perduto”, diretto da Mario Chiavalin. Momento centrale dell’evento, l’assegnazione del Premio Taliercio 2024, giunto alla quarta edizione, e dedicato a giovani studenti distintisi nella ricerca accademica sul management. Le tesi vincitrici, insieme a una selezione delle migliori proposte, saranno liberamente accessibili su OIL – Open Innovation Library di Fondirigenti.
“Penso che mio padre – ha detto Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe – rappresenti un modello di integrità che trascende il suo tempo. La sua storia è un monito, ma soprattutto un’ispirazione concreta, soprattutto oggi, per le giovani generazioni”.
“Ricordare Giuseppe Taliercio – ha sottolineato Marco Bodini presidente di Fondirigenti – significa riaffermare l’importanza di valori come trasparenza, responsabilità e coraggio civile. Principi fondamentali, soprattutto per i dirigenti, da trasmettere ai nostri giovani, per costruire insieme una società migliore”.
“L’esempio di Giuseppe Taliercio – ha concluso il direttore generale di Fondirigenti, Massimo Sabatini – ci ricorda che il futuro si costruisce con scelte coraggiose, che sappiano fare tesoro del passato e guardare con fiducia e determinazione al domani. Mantenendo viva la memoria, e favorendo la managerializzazione del Paese, la Fondazione Fondirigenti è al fianco di tutti coloro che vogliono impegnarsi nella costruzione di un futuro basato su etica e responsabilità”.