(Teleborsa) – Rispondere alle sfide demografiche e offrire opportunità a tutti, in particolare ai giovani, affinché possano rimanere e prosperare nelle loro regioni d’origine, utilizzando il cosiddetto “approccio basato sul territorio” per rispondere meglio alle esigenze locali e collaborare più strettamente con le autorità locali. Queste le intenzioni espresse da Raffaele Fitto, candidato italiano a vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per la coesione e le riforme, nelle osservazioni introduttive all‘audizione di conferma al Parlamento europeo. “Cinque anni fa sedevo tra di voi onorevoli colleghi” ha esordito Fitto ricordando il suo viaggio politico, dalla presidenza della Regione Puglia agli incarichi di ministro e poi europarlamentare, lavorando sempre per un’Europa più forte. “Voglio essere chiaro: non sono qui per rappresentare un partito politico, non sono qui per rappresentare uno Stato membro, sono qui oggi per affermare il mio impegno per l’Europa”, ha aggiunto Fitto, ringraziando il governo Meloni e la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen per il ruolo di vice-presidente esecutivo per la Coesione e le Riforme, una politica che sarà molto importante nei prossimi cinque anni.
Interrogato dalla commissione per lo sviluppo regionale, rispondendo alle domande dei deputati sul futuro della politica di coesione, Fitto ha affermato che deve essere semplificata e resa più flessibile e che gli oneri amministrativi devono essere ridotti. Per la prima volta la Commissione dispone di un portafoglio dedicato alla semplificazione, ha aggiunto. Tuttavia, la semplificazione non può significare una riduzione della trasparenza o del controllo democratico, ha sostenuto Fitto che ha anche sottolineato l’importante lavoro svolto dalla Procura europea (EPPO) e dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) per garantire che i fondi dell’UE siano spesi come previsto.
“La politica di coesione si trova al cuore dell’integrazione europea. Deve svolgere un ruolo essenziale per garantire il progresso sociale ed economico dell’Unione europea e nel ridurre le disparità tra i diversi territori e le diverse regioni. Le nostre regioni, le nostre città, le nostre comunità locali e i nostri cittadini sono al centro di questa politica”, ha rilevato Fitto.
Durante la sua audizione Fitto ha inoltre dovuto difendere la sua azione come ministro italiano della Coesione e per l’attuazione del Pnrr, sostenendo che “il piano sta procedendo in modo positivo”, con oltre il 45% degli obiettivi raggiunti. A una domanda sulle sue posizioni, “ritenute oggi incompatibili” con il ruolo istituzionale, quando era eurodeputato per il gruppo dei Conservatori Ecr, Fitto ha replicato di “sapere bene che essere commissario europeo vuol dire rappresentare l’Unione europea, la Commissione europea. E io sono qui per garantire questo impegno assoluto”, ha sottolineato, tra gli applausi. c
Un ruolo forte per gli enti locali
Parlando del futuro della politica di coesione, i deputati hanno chiesto a Fitto se la semplificazione significherebbe centralizzazione. Hanno chiesto se difenderà la “politica di coesione così come la conosciamo”, in cui i cittadini e le regioni hanno un ruolo forte. Fitto si è impegnato a promuovere soluzioni che sfruttino le conoscenze specialistiche degli attori locali e siano sufficientemente flessibili da soddisfare le diverse esigenze locali. Allo stesso tempo, vuole sviluppare approcci mirati alla politica industriale locale e sfruttare il potenziale del turismo. In risposta alle domande sugli sforzi volti a rafforzare le regioni rurali colpite dallo spopolamento e dalla fuga di cervelli, Fitto sottolinea l’importanza di garantire un’occupazione di alta qualità, la capacità amministrativa locale, le infrastrutture, anche digitali, e i servizi pubblici in ogni regione. Si è inoltre impegnato a sostenere lo sviluppo dei talenti e le opportunità di lavoro e ad accelerare l’attuazione del Fondo per una transizione giusta.
Soluzioni per le regioni e le città insulari
Per quanto riguarda il sostegno alle isole, Fitto ha fatto riferimento ai suoi precedenti in qualità di deputato europeo e ha affermato che saranno necessari sforzi coordinati in materia di politica dei trasporti, dell’agricoltura, della pesca e del turismo. Fitto ha inoltre annunciato l’intenzione di elaborare un’agenda politica globale per le città, compresi gli alloggi, la digitalizzazione e l’inclusione sociale. Anche i cittadini che vivono nelle regioni frontaliere orientali dell’UE hanno bisogno del massimo sostegno dell’UE, ha affermato. I deputati hanno inoltre sollevato la questione dello Stato di diritto e i voti passati di Fitto quando era deputato europeo sulle questioni relative all’articolo 7. Fitto si è impegnato a rispettare lo Stato di diritto quale principio fondamentale dell’UE e ha affermato di aver già contribuito al dialogo dell’UE sullo Stato di diritto nel suo precedente ruolo di ministro degli Affari europei.
Prossime tappe
Il presidente della commissione e i coordinatori dei gruppi politici si riuniranno dopo l’audizione per valutare le prestazioni e le qualifiche del commissario designato. Sulla base delle raccomandazioni delle commissioni, la Conferenza dei presidenti (la Presidente del PE Metsola e i presidenti dei gruppi politici) effettuerà la valutazione finale e dichiarerà chiuse le audizioni il 21 novembre. Una volta che la Conferenza dei presidenti avrà dichiarato chiuse tutte le audizioni, le lettere di valutazione saranno pubblicate. L’elezione da parte dei deputati al Parlamento europeo dell’intero collegio dei commissari (a maggioranza dei voti espressi, per appello nominale) è attualmente prevista durante la sessione plenaria del 25-28 novembre a Strasburgo.