(Teleborsa) – L’orientamento delle banche centrali verso i tagli dei tassi di interesse nel 2024 sarà “geograficamente diffuso, ma non sarà drastico“. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema, spiegando che i tassi alla fine di quest’anno rimarranno ancora molto al di sopra dei livelli pre-pandemia.
A seguito dei recenti cali dell’inflazione e dei commenti accomodanti della Fed, Fitch non prevede ulteriori aumenti dei tassi da parte della Fed, della BCE o della Banca d’Inghilterra (BOE) in questo ciclo di stretta monetaria e ciascuna banca taglierà di 75 punti base entro la fine del 2024.
Il cambiamento nella direzione dei tassi di interesse interesserà 19 banche centrali su 20 coperte dal Global Economic Outlook di Fitch, con solo la Bank of Japan che alzerà i tassi. “L’ampiezza geografica dei tagli dei tassi sarà impressionante, ma la loro entità e velocità saranno modeste rispetto agli aggressivi aumenti degli ultimi due anni, lasciando i tassi ben al di sopra dei livelli pre-pandemia”, viene sottolineato.
L’aumento dei tassi ufficiali nel recente ciclo di inasprimento è stato estremamente rapido rispetto agli standard storici, con la Fed e la BOE che hanno aumentato rispettivamente di 525 e 515 punti base dal minimo del 2021, e la BCE di 450 punti base. Fitch si aspetta tagli cumulativi da parte della Fed, della BOE e della BCE rispettivamente di 200, 175 e 150 punti base, entro la fine del 2025. Non prevede tagli dei tassi da parte della Fed prima di giugno o luglio 2024.
Inoltre, Fitch si aspetta un ritmo di taglio dei tassi più lento rispetto ai mercati finanziari, che attualmente prevedono circa 150 punti base di tagli da parte della Fed e della BCE e circa 115 punti base da parte della BOE entro la fine del 2024. “Ciò riflette la nostra opinione secondo cui la vischiosità dell’inflazione dei salari e dei prezzi dei servizi renderà le banche centrali caute nel tagliare troppo rapidamente”, viene sottolienato.