(Teleborsa) – La filiera legno-arredo nel periodo gennaio-febbraio ’24 ha segnato un calo delle esportazioni pari al 1,3% rispetto agli stessi mesi del ’23, confermando il trend negativo registrato anche a gennaio. È quanto evidenziano gli Infodata elaborati su dati Istat dal Centro Studi di FederlegnoArredo. “Per un settore votato all’export come il nostro non si tratta di un dato incoraggiante ma, allo stesso tempo, contestualizzato in una congiuntura economica negativa e in un quadro geopolitico altamente instabile, è corretto dire che sarebbe stato improbabile aspettarsi numeri diversi – commenta il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin –. È anzi più corretto interpretare il dato come elemento di tenuta e di assestamento del settore, alla luce del contesto generale”.
Gli Infodata di FederlegnoArredo evidenziano infatti come continuino a pesare sul dato finale le performance negative di due Paesi da sempre sul podio per le esportazioni dei prodotti della filiera: Francia che segna -4% (519 milioni) e Germania addirittura a -8,1%. “Unica nota positiva che al momento lascia un po’ di respiro al nostro Made in italy è la ripresa del mercato statunitense che – anticipa Feltrin – performa un +11,9%. Nella top 5 ancora segno negativo anche per il Regno Unito (-10,8%) mentre la Spagna può dirsi stabile a +0,8%”.
La doccia fredda arriva però dai dati sul Commercio estero di Istat. I mobili (marzo ’24 su marzo ’23) toccano -13,8%, mentre nei due mesi precedenti la situazione poteva dirsi stabile (-0,7%) . A conferma di questo, la produzione industriale a marzo torna a calare (-7,3%) come a gennaio (-7,1%) dopo un febbraio che aveva invece registrato lo stesso dato del ’23, arrivando così a un dato cumulato del primo trimestre pari a -4,9% per il mobile. Sul fronte legno il calo della produzione di marzo è a -2,9%, che porta al cumulato del primo trimestre a -3,3%.
“La nostra sensazione – conclude Feltrin – è che proprio marzo rappresenti il punto più basso della discesa della curva, a cui seguiranno alcuni mesi di stabilizzazione che anticiperanno il rialzo della seconda metà del ’24 in cui crediamo torni il sereno”. Ipotesi che sembrerebbe trovare riscontro nei dati sul clima di fiducia: le aziende del mobile, per i prossimi tre mesi (maggio-luglio), prevedono una situazione di stabilità, ma le attese sugli ordini raggiungono un saldo positivo (+5%) che, affiancato alle attese sulla produzione stazionarie, fanno intravedere un secondo trimestre almeno stabile per il mobile, che potrebbe preannunciare una fase di risalita nel secondo semestre ’24.
Rimane più critica la situazione per il legno con giudizi sugli ordini ad aprile in peggioramento, ma anche qui, le attese espresse per i prossimi mesi hanno un saldo positivo (+7%).