(Teleborsa) – “La promettente disinflazione nella seconda metà del 2023 si è interrotta senza tante cerimonie nel primo trimestre del 2024. Mi aspettavo degli ostacoli sulla strada, ma il “bump” del primo trimestre del 2024 minacciava di diventare una collina da scalare. Tuttavia, anche se la mancanza di progressi verso l’obiettivo di inflazione è stata preoccupante, l’inflazione non si è riaccesa“. Lo ha affermato Patrick Harker, presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia, durante un discorso.
“E pur restando molto attento ai rischi di inflazione, gli ultimi dati sull’inflazione sono stati piuttosto promettenti riguardo alla ripresa dei progressi sulla disinflazione – ha aggiunto – Ma “promettente” non è sufficiente a garantire la fiducia che voglio avere, prima di tagliare i tassi, che l’inflazione sia su un percorso sostenibile per tornare al target.
Harker ritiene che l’attuale tasso di interesse, mantenuto stabile per quasi 11 mesi, “continuerà ad essere utile ancora per un po’, mantenendoci in territorio restrittivo per riportare l’inflazione al livello target e mitigare i rischi al rialzo”.
“E se tutto andasse come previsto, penso che un taglio dei tassi sarebbe appropriato entro la fine dell’anno – così come una medaglia per me come miglior previsore economico di sempre – ha detto – Perché qualsiasi previsione resta solo questo: una previsione. Non è un impegno”.
“In effetti, ritengo che due tagli, o nessuno, per quest’anno siano del tutto possibili se i dati dovessero cambiare in un modo o nell’altro – ha specificato Harker – Quindi, ancora una volta, rimarremo dipendenti dai dati”.
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