(Teleborsa) – Nel 2024, l’export italiano verso il continente americano crescerà del 5,2%, seguito da un ulteriore aumento del 5,1% nel 2025, superando così la crescita media prevista a livello globale nel 2024 (+3,7%) e nel 2025 (+4,5%). È quanto emerge dal Focus On del Doing Export dal titolo “Le rinnovabili in America chiamano il Made in Italy: SACE sostiene le opportunità per le imprese italiane”, analisi elaborata dall’Ufficio Studi, sulla situazione dell’economia del continente e sulle opportunità e i mercati di interesse per l’export delle imprese italiane.
Stati Uniti prima destinazione export extra UE, incognita elezioni
Gli Stati Uniti rimangono la prima destinazione extra-europea per le esportazioni italiane (export 2023: 67 mld), con una crescita dell’export prevista del +5,3% nel 2024 e del +4,6% nel 2025. Saranno i settori ad alta intensità tecnologica a spingere la domanda di beni italiani, legati soprattutto alla meccanica strumentale e agli apparecchi elettrici. Molta importanza è data anche alla transizione sostenibile, stimolata da politiche come l’IRA e gli Energy Earthshots del Dipartimento dell’Energia americano. Le elezioni presidenziali di novembre rappresentano un punto di cautela per il commercio e le relazioni geopolitiche. Una vittoria di Trump potrebbe portare all’imposizione di dazi del 60% sulle merci importate dalla Cina e del 10% sull’import dal resto del mondo, con un impatto negativo stimato sul commercio mondiale del 4% all’anno tra il 2025 e il 2028.
Canada seconda destinazione per export in America
Il mercato canadese, seconda destinazione nel continente (export 2023: 6,3 mld) offre notevoli opportunità per le imprese italiane, con l’export di apparecchi elettrici previsto in crescita del +6,3% nel 2023 e dell’8,8% nel 2024. Il settore alimentare e delle bevande in Canada è previsto in espansione del +4% nel 2024 e dell’8,2% nel 2025, grazie anche alle protezioni offerte dall’accordo di libero scambio CETA.
America Latina, il traino della transizione energetica
In Brasile (export 2023: €6,2 mld) si stima un aumento dell’export del 5,9% nel 2024 e del 5,7% nel 2025): l’ambizione del governo di reindustrializzare il Paese implica un trasferimento di tecnologia e input produttivi dall’estero.
In Messico (export 2023: €5,4 mld) la crescita delle esportazioni è stimata del +7,3% nel 2024 e +6,6% nel 2025, con i mezzi di trasporto settore di punta grazie al buon posizionamento messicano nelle filiere dei veicoli elettrici.
In Colombia (export 2023: €0,9 mld) è attesa una crescita delle esportazioni pari a +4,4% nel 2024 e +6,5% nel 2025, guidata in particolare dagli investimenti per diversificare la matrice energetica colombiana e renderla resiliente ai periodi di siccità
Il Cile (export 2023: 1,3 mld) sta emergendo come un importante hub per le energie rinnovabili in Sud America, con l’export italiano di meccanica strumentale previsto in crescita del 4,6% nel 2024 e del 5,5% nel 2025.
L’Argentina (export 2023: 1,4 mld), con il suo vasto potenziale eolico e di biomassa, vedrà una crescita nell’export italiano di meccanica strumentale e apparecchi elettrici grazie anche al programma RenovAr, che mira a raggiungere il 20% di generazione rinnovabile entro il 2025.
Il Perù, relativamente poco presidiato dalle imprese italiane (export 2023: 0,6 mld), ha varato un ambizioso programma di rinnovo delle infrastrutture, con 72 progetti principali in ambiti come salute, trasporti, water sanitation e comunicazioni, mirati a colmare un gap infrastrutturale stimato a 30 miliardi di dollari nel breve periodo e 100 miliardi nel lungo termine. Il Paese sta anche puntando ad aumentare la quota delle energie rinnovabili nel mix energetico entro il 2030 e a riformare il settore elettrico per migliorare la distribuzione e promuovere gli investimenti nelle rinnovabili. Per l’export italiano, si prevede una forte performance nei beni di investimento, con una crescita del 5,1% prevista sia per il 2024 che per il 2025.