(Teleborsa) – Unem, Unione energie per la mobilità, ha comunicato che a marzo i consumi petroliferi italiani complessivamente sono diminuiti del 4,9% (-241.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2023. L’associazione ha spiegato che tale calo è dovuto principalmente agli effetti di calendario (due giorni lavorativi in meno rispetto a marzo 2023) con le festivitàpasquali che hanno solo parzialmente attenuato il calo. Sono calate del 3,8% le vendite totali al mercato (-165.000 tonnellate), ossia al netto dei consumi totali connessi alle attività di raffinazione, riflettendo un rallentamento delle attività manifatturiere che ha particolarmente impattato sui volumi di gasolio (-88.000 tonnellate), meno sul Gpl (-8.000 tonnellate) e quasi per nulla sulla benzina (-2.000 tonnellate).
Positivi i trasporti aerei (+11,6%), sostenuti dai flussi turistici. Rispetto al periodo pre-pandemico, la benzina evidenzia comunque un progresso di quasi il 14%, mentre il gasolio un calo del 2,5%. Dopo una lunga serie di mesi con volumi in crescita, scendono i consumi sia del bitume che dei lubrificanti; la carica petrolchimica è appena negativa.
Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in media la benzina a marzo è stata pari a 1,858 euro/litro, circa 2 centesimi in più rispetto al mese precedente, mentre il gasolio a 1,801, invariato rispetto a febbraio. Unem spiega che i prezzi risentono delle tensioni geopolitiche internazionali che hanno spinto il Brent a fine marzo vicino agli 88 dollari (rispetto ad una media mensile di circa 85), trainando inevitabilmente anche i prodotti raffinati, in particolare la benzina.
A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio sono risultati comunque inferiori di circa 3 centesimi rispetto alla media dell’area euro. Nel primo trimestre 2024, in base ai primi dati provvisori, i consumi totali sono praticamente stabili (-0,1%) rispetto allo stesso periodo 2023, nonostante l’azzeramento dei consumi di olio combustibile per la termoelettrica, che ha pesato sul totale per ben 268 mila tonnellate.
Hanno contribuito a tenere alti i consumi la mobilità stradale e il ritorno ai livelli storici del trasporto aereo, che insieme hanno superato di oltre 360.000 tonnellate i volumi dello stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, crescono i carburanti autotrazione, con la benzina a 1,9 milioni di tonnellate (+5,3%) e il gasolio motori a circa 5,7 milioni (+1,8%). Complessivamente, nel primo trimestre dell’anno benzina+gasolio presentano volumi superiori dell’1,5% rispetto al periodo pre-pandemico.
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