(Teleborsa) – “Mi auguro che la riforma del TUF sia fatta bene perchè ne godremmo per anni. Lo spirito adottato nella Legge Capitali, e che deve essere adottato anche nella riforma del TUF, è quello di mettere nel toolbox delle imprese italiane gli stessi utensili che hanno le imprese di altri stati comunitari, perchè abbiamo visto una fuga di imprese verso l’Olanda o l’uso del voto maggiorato in Francia in ottica di politica industriale”. Lo ha affermato Giulio Centemero, deputato della Lega e componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, alla presentazione del report di Integrae SIM sul mercato EGM.
“Spesso i risparmi gli italiani non li mettono in equity, ma li mettono in debito o banca, quindi è anche un tema di cultura, e l’educazione finanziaria nell’educazione civica aiuterà, ha aggiunto.
Secondo Centemero, “c’è un tema di concorrenza tra public e private equity. Se il secondo offre di più in termini di multipli, si sceglie quella strada e non la Borsa. Anche perchè manca la liquidità, nonostante un pochino si sia fatto con le modifiche ai PIR”.
“L’idea è di intervenire con il Patrimonio Destinato, che è stato stanziato e poi non applicato – ha spiegato – Una modifica che consenta di investire in società quotande e quotate, si parla di small e mid cap, è un’azione di sistema che porta liquidità sul mercato, con un lock up lato pubblico di 5 anni, in modo che la società in cui è fatto l’investimento possa crescere. Ha quindi un investitore paziente che mette il 49% del fondo, creando anche una classe di gestori che possano attirare capitali internazionali in Italia”.
“Sono ragionevolmente ottimista sull’approvazione del fondo dei fondi, che è solo un punto di partenza, perchè occorre coinvolgere di più casse e fondi pensioni come avviane in UK”, ha affermato Centemero.