(Teleborsa) – La Commissione europea ha comunicato di aver aperto cinque indagini di non conformità ai sensi del Digital Markets Act (DMA) sulle regole di sullo “steering” in Google Play e sul “self-preferencing” su Google Search, sulle regole di sullo “steering” nell’App Store e sulla schermata di scelta per il “pay or consent model” di Safari e . La Commissione, ha spiegato in una nota, sospetta che le misure messe in atto da questi “gatekeepers” non siano all’altezza dell’effettivo rispetto dei loro obblighi ai sensi del DMA.
Inoltre – ha aggiunto l’esecutivo europeo –, sono stati avviati passi investigativi relativi alla nuova struttura tariffaria di Apple per gli app store alternativi e alle pratiche di ranking di sul suo mercato. La Commissione ha ordinato ai gatekeepers di conservare determinati documenti per monitorare l’effettiva attuazione e il rispetto dei loro obblighi.
“Oggi, la Commissione apre cinque indagini di non conformità ai sensi del Digital Markets Act (DMA) – ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo responsabile della politica di concorrenza –. Sospettiamo che le soluzioni suggerite dalle tre società non siano pienamente conformi al DMA. Ora esamineremo la conformità delle aziende al DMA, per garantire mercati digitali aperti e discutibili in Europa”.
“Il Digital Markets Act è diventato applicabile il 7 marzo. Sono mesi che discutiamo con i guardiani per aiutarli ad adattarsi e possiamo già vedere i cambiamenti che avvengono sul mercato. Ma non siamo convinti che le soluzioni di Alphabet, Apple e Meta rispettino i loro obblighi per uno spazio digitale più equo e aperto per i cittadini e le imprese europee. Se la nostra indagine dovesse concludere che c’è una mancanza di piena conformità con il DMA, i gatekeepers potrebbero affrontare pesanti multe”, ha aggiunto Thierry Breton, Commissario per il mercato interno.