(Teleborsa) – Il ciclo di audizioni sul Documento di Economia e Finanza (DEF) nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato (Sala Mappamondo di Montecitorio) partiranno venerdì 19 aprile. A partire dalle ore 9.00 sono in programma infatti le audizioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, della Rete professioni tecniche. Seguiranno Alleanza delle cooperative italiane, Confapi e Confprofessioni.
Alle ore 10.15 saranno auditi invece i sindacati – Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal – mentre alle 11 toccherà a Confcommercio-Imprese per l’Italia, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Casartigiani. L’audizione di Confindustria è calendarizzata sempre per venerdì alle 11.45 e a seguire le associazioni dell’agricoltura.
Nella giornata di lunedì 22 aprile, invece, le audizioni iniziano alle 10 con il Cnel. Seguiranno Anci, Upi e Regioni, Banca d’Italia, Corte dei Conti, Istat e Upb. In serata alle 20.30 chiuderà il ciclo di audizioni sul Def il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
Nel documento il PIL del 2024 è stato fissato al +1% (nella Nadef il PIL programmatico per quest’anno era stato posto invece al +1,2%), al +1,2% nel 2025, al +1,1% nel 2026 e al +0,9% nel 2027. Il debito quest’anno dovrebbe arrivare al 137,8% del PIL quest’anno, per poi aumentare al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026, invertendo quindi le previsioni contenute nella Nadef in cui si prevedeva una discesa. Il deficit previsto per il 2024 è al 4,3% del PIL quest’anno, che si ridurrà al 3,7% nel 2025, al 3% nel 2026 e al 2,2% nel 2027 (confermato il dato del 2024 contenuto nella linea programmatica della Nadef, cambia leggermente per gli anni successivi).
“Le nostre previsioni per la crescita economica sono viste al ribasso rispetto alla Nadef. Le previsioni di tipo macroeconomico sono complicate da fare in un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato“, aveva spiegato Giorgetti durante òa conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il documento la scorsa settimana. Il ministro aveva inoltre sottolineato che il DEF approvato “tiene conto delle nuove regole europee di cui mancano ancora le disposizioni attuative”. Il quadro programmatico sarà contenuto nel nuovo Piano fiscale strutturale di medio termine la scadenza è prevista per il 20 settembre ma Giorgetti ha dichiarato che l’obiettivo è presentarlo anche prima.