(Teleborsa) – Il Consiglio dei Ministri ha avviato l’iter per la nomina del nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrata. Su proposta del ministero dell’Economia, sarà VincenzoCarbone, attuale vicedirettore vicario, a succedere a Ernesto Maria Ruffini che ha rassegnato le dimissioni la scorsa settimana. Per il momento Carbone resterà in carica solo fino al gennaio del 2026, mese in cui era prevista la scadenza naturale del dimissionario Ruffini. La soluzione interna e il mandato di un anno rappresentano il compromesso tra le forze di governo, soprattutto tra Lega e Fratelli d’Italia e tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il suo vice, Maurizio Leo. La decisione definitiva viene di fatto rinviata al prossimo anno, anche per evitare nuove fibrillazioni nella maggioranza dopo aver superato gli ultimi scogli sul fronte della manovra.
Vincenzo Carbone è laureato in giurisprudenza e ha l’abilitazione all’esercizio della professione forense ma lavora nell’amministrazione finanziaria da oltre 30 anni. Da vice direttore vicario dell’Agenzia è attualmente a capo della Divisione contribuenti. Dai primi anni 2000 ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali in Agenzia delle Entrate e dal 2005 è alla guida dell’ufficio Contenzioso tributario. Dal 2006 è quindi a capo dell’ufficio Analisi e ricerca presso la direzione regionale della Campania, mentre dal 2009 e fino al 2014 svolge il ruolo di capo ufficio Fiscalità delle imprese e finanziaria presso la Direzione regionale del Lazio.
Il primo incarico di vertice è stato quello di direttore centrale Grandi contribuenti e internazionale nel 2020. Nel luglio 2023, a fronte delle esperienze e conoscenze tecniche acquisite nel corso del lungo percorso professionale in tutte le aree di operatività dell’Agenzia delle Entrate, è arrivato invece il nuovo incarico di vertice per il coordinamento delle attività finalizzate all’attuazione della riforma fiscale. Nel febbraio 2024 ha assunto il ruolo di vicedirettore capo divisione Contribuenti dell’Agenzia e da ottobre 2024 è direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate.
Il Consiglio dei ministri ha dato anche il via libera alla proroga dell’autorizzazione alla cessione di armi all’Ucraina e al decreto Caivano Bis che ha stanziato altri 180 milioni di euro per le riqualificazioni urbane e i progetti per la sicurezza in sette città, compreso Borgo Nuovo a Palermo.
“Il 2025 sarà un anno decisivo per consolidare il percorso di sviluppo del Mezzogiorno e rafforzare il nostro lavoro in quegli ambiti dove è necessaria una nostra maggiore attenzione – ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni –. Penso, ad esempio, all’estensione di quel modello Caivano che abbiamo sperimentato con successo, e che intendiamo estendere a tutte le altre Caivano del Sud e d’Italia, come previsto dal decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Mi piacerebbe, per questo, mettere a sistema tutto il nostro lavoro: è appena stato registrato il Dpcm di approvazione del Piano Strategico sulla Zes Unica e sarà ora possibile muoverci anche all’interno delle strategie delineate dal Piano”.