(Teleborsa) – La futura competitività dell’economia europea dipende dalle infrastrutture digitali e dai servizi di rete digitale avanzati, dal momento che una connettività rapida, sicura e diffusa è essenziale per la diffusione delle tecnologie che ci porteranno nel mondo di domani: telemedicina, guida automatizzata, manutenzione predittiva degli edifici o agricoltura di precisione. In tale scenario la Commissione europea ha presentato oggi una serie di possibili azioni per promuovere l’innovazione, la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture digitali avviando una consultazione pubblica sui 12 scenari delineati nel Libro bianco che terminerà il 30 giugno 2024.
Il pacchetto sulla connettività digitale – spiega la Commissione Ue in una nota – mira ad avviare una discussione su proposte concrete con i portatori di interessi, gli Stati membri e i partner che condividono gli stessi principi su come definire la futura azione politica dell’UE al fine di raggiungere un consenso:
Il Libro bianco “Come padroneggiare le esigenze dell’infrastruttura digitale europea?” analizza le sfide che l’Europa si trova attualmente ad affrontare nella diffusione delle future reti di connettività e presenta possibili scenari per attrarre investimenti, promuovere l’innovazione, aumentare la sicurezza e realizzare un vero mercato unico digitale.
La raccomandazione sulla sicurezza e la resilienza delle infrastrutture dei cavi sottomarini presenta una serie di azioni a livello nazionale e dell’UE volte a migliorare la sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini attraverso un migliore coordinamento in tutta l’UE, sia in termini di governance che di finanziamento. L’UE – sottolinea la Commissione – “dovrebbe promuovere una comunità dinamica di innovatori europei, promuovendo lo sviluppo di una connettività integrata e di infrastrutture informatiche collaborative”. Per raggiungere tale obiettivo, il Libro bianco prevede la creazione di una “rete informatica collaborativa connessa” (“rete3C”) per creare infrastrutture e piattaforme integrate da punto a punto per il cloud e l’edge telco, che potrebbero essere utilizzate per organizzare lo sviluppo di tecnologie innovative e di applicazioni di IA per vari casi d’uso. Tale approccio collaborativo potrebbe essere preparato attraverso la creazione di progetti pilota su larga scala o un eventuale nuovo importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) nel continuum di calcolo.
È inoltre essenziale – prosegue la Commissione – sfruttare meglio le sinergie tra le iniziative esistenti, come l’IPCEI sulle infrastrutture e i servizi cloud di prossima generazione, e i programmi di finanziamento quali il meccanismo per collegare l’Europa e l’Europa digitale. Ciò potrebbe includere un eventuale ruolo di coordinamento dell’impresa comune “Reti e servizi intelligenti” (impresa comune SNS) per sostenere la creazione di un ecosistema collaborativo di connettività e calcolo.
Inoltre, l’UE deve realizzare appieno il potenziale del mercato unico digitale delle telecomunicazioni, prendendo in considerazione misure volte a garantire una reale parità di condizioni e a ripensare l’ ambito di applicazione e gli obiettivi del suo attuale quadro normativo. Tale riflessione – evidenzia la Commissione – dovrebbe tenere conto della convergenza tecnologica tra telecomunicazioni e cloud, che sono comunque soggetti a quadri normativi diversi, nonché della necessità di garantire che tutti gli operatori che investono nelle infrastrutture digitali possano beneficiare della portata necessaria per effettuare investimenti massicci. Ciò potrebbe comportare un approccio più armonizzato alle procedure di autorizzazione degli operatori delle telecomunicazioni, una governance più integrata a livello dell’Unione per lo spettro radio e possibili modifiche della politica di accesso all’ingrosso. La Commissione potrebbe inoltre prendere in considerazione misure volte ad accelerare lo switch-off del rame entro il 2030 e a promuovere l’ecologizzazione delle reti digitali migliorandone l’efficienza.
“Per proteggere le infrastrutture di rete e di calcolo europee, un elemento essenziale della nostra sicurezza economica, l’UE – scrive la Commissione – dovrebbe incentivare la diffusione e rafforzare la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture strategiche dei cavi sottomarini. Sulla base della raccomandazione adottata insieme al Libro bianco, si potrebbe prendere in considerazione un sistema di governance comune dell’UE a lungo termine, unitamente a una revisione degli strumenti disponibili volti a stimolare meglio gli investimenti privati a sostegno dei progetti di interesse europeo (Cable Projects of European Interest — CPEI). Come azione immediata in risposta alle richieste degli Stati membri e dei portatori di interessi, la raccomandazione mira a migliorare il coordinamento all’interno dell’UE, ad esempio valutando e attenuando i rischi per la sicurezza, istituendo un pacchetto di strumenti per la sicurezza dei cavi e razionalizzando le procedure per il rilascio delle autorizzazioni. Inoltre, per sostenere il seguito dato alla raccomandazione, la Commissione sta istituendo il gruppo di esperti sulle infrastrutture sottomarine per i cavi, composto dalle autorità degli Stati membri.
L’UE ha già intrapreso diverse azioni per promuovere la transizione delle reti di connettività tradizionali verso le infrastrutture del futuro. Il 23 febbraio 2023 la Commissione ha avviato un’ampia consultazione esplorativa sul futuro del settore della connettività e delle sue infrastrutture, i cui risultati sono stati pubblicati nell’ottobre 2023. Insieme alla consultazione, la Commissione ha inoltre presentato la legge sull’infrastruttura Gigabit (GIA), per la quale è stato raggiunto un accordo politico il 5 febbraio 2024, un anno dopo la proposta. Il GIA introduce una serie di azioni volte a semplificare e accelerare lo sviluppo di reti ad altissima capacità, riducendo gli oneri amministrativi e i costi di installazione. L’accordo è stato raggiunto contemporaneamente all’adozione della raccomandazione sulla promozione normativa della connettività Gigabit (raccomandazione Gigabit), che fornisce alle autorità nazionali di regolamentazione orientamenti su come progettare l’accesso all’ingrosso agli obblighi di porre rimedio agli obblighi per gli operatori che detengono un significativo potere di mercato. L’UE ha inoltre adottato misure per rafforzare la nostra connettività portante attraverso, ad esempio, partenariati Global Gateway, che garantiscono una connettività di alta qualità con tutte le parti dell’Unione, comprese le regioni ultraperiferiche, le isole, gli Stati membri con coste e i paesi e territori d’oltremare. Il partenariato Global NAVFOR ways, finanziato attraverso l’MCE, sostiene infrastrutture chiave come i cavi sottomarini.
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