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Caos scuole: docenti senza incarichi e algoritmi difettosi

(Teleborsa) – L’inizio dell’anno scolastico in Italia è segnato da caos e disorganizzazione. Classi scoperte, orari ridotti e docenti costretti a turni improvvisati sono ormai la norma. A complicare ulteriormente la situazione è l’algoritmo ministeriale che, anche quando non commette errori nel calcolo dei punteggi, spesso non include tutte le cattedre disponibili nei primi bollettini. Il risultato è un paradosso: gli insegnanti con punteggi elevati restano senza incarico, mentre le scuole, già in difficoltà, faticano a garantire l’inizio regolare delle lezioni.

Lucia Donat Cattin, dell’esecutivo nazionale USB Scuola, denuncia un sistema malfunzionante. “Le cattedre disponibili vengono spesso pubblicate all’ultimo minuto e chi ha punteggi alti si trova senza incarico, perché i posti emergono troppo tardi, settimane dopo”. Il clima è teso: alcuni insegnanti, con punteggi di 150 punti, vengono superati da colleghi con solo 15 punti, al punto che qualcuno minaccia di coinvolgere le autorità per protestare.

Manuela Calza, segretaria nazionale della Flc Cgil, vede nell’algoritmo solo la punta dell’iceberg, evidenziando che il vero problema è il precariato, una condizione che colpisce un quarto della forza lavoro scolastica e ha conseguenze dirette sugli studenti. Le scuole, senza alternative, iniziano l’anno con orari ridotti. “Partiremo con 200.000 incarichi a tempo determinato – conclude Calza – e ancora non sappiamo quanti siano stati effettivamente assegnati”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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