(Teleborsa) – “Le limitazioni al Brennero che l’Austria giustifica con scelte di politica ambientale danneggiano l’intero sistema economico”. È quanto afferma Fai/Conftrasporto in una nota esprimendo “compiacimento per la decisone del Governo, che, su iniziativa del ministro Salvini, ha deciso di aprire una procedura attesa da tempo e da noi stessi richiesta ai governi precedenti (purtroppo senza che iniziative concrete, al di là di alcune lettere, venissero assunte)”.
“L’importanza del valico – sottolinea il presidente Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè – è confermata dalle entità del valore delle merci che lo attraversano: per l’Austria transitano circa 60 milioni di tonnellate di merci. I nuovi divieti introdotti dall’Austria (che pure in questo caso esenta i propri veicoli) anche sul valico del Friuli (autostrada dei Tauri) sono la prova provata che l’iniziativa austriaca non è una scelta ecologica, ma economica (pro domo sua). Una palese violazione che colpisce l’intera economia nazionale, e che contrasta con i principi di libero mercato e libera circolazione delle merci che l’Austria stessa accettò quando chiese di entrare a far parte del sistema economico europeo. I precedenti Governi (vedi Amato/Bersani che sottoscrissero il Protocollo delle Alpi) non hanno affrontato la questione con l’energia e la compiutezza auspicate. La determinazione concreta del ministro Salvini a nome del Governo speriamo – conclude Uggè – sia l’inaugurazione di un rapporto nuovo e partecipativo tra le istituzioni e il settore del trasporto merci, indispensabile per competere in un’economia globale.