(Teleborsa) – (BofA) ritiene che l’attuale contesto macroeconomico per il mercato azionario sia caratterizzato da una corsa tra il rallentamento della crescita statunitense sulla scia dell’indebolimento dei consumi, da un lato, e il calo dell’inflazione, dall’altro. “I dati recenti suggeriscono che la gara si sta riscaldando”, si legge in una nota.
Le proiezioni macroeconomiche di BofA implicano un classico rallentamento in cui l’indebolimento dello slancio della crescita, guidato dall’indebolimento dei consumi statunitensi, porta ad un aumento dei premi per il rischio azionario e ad un calo delle aspettative sugli utili, con il conseguente freno per le azioni che supera la spinta derivante dai tassi di sconto più bassi in risposta ad un approccio più accomodante delle banche centrali, sulla scia del calo dell’inflazione.
“Il modo migliore per posizionarsi in questo scenario è concentrarsi sugli asset più sensibili all’ampliamento dei premi di rischio“, sostengono gli esperti.
Ciò include una posizione negativa sulle azioni europee (con le proiezioni coerenti con un ribasso del 13%) e un sottopeso nei titoli ciclici rispetto a quelli difensivi (con un ribasso previsto del 12%, dopo un pullback del 5% da aprile).
Per i singoli settori, le ipotesi di BofA implicano il downside più negativo rispetto al mercato delle banche, dei beni strumentali e dei materiali da costruzione tra i ciclici, mentre implica l’upside più positivo per alimentari e bevande, servizi di pubblica utilità e software tra i difensivi.
Gli analisti portano il settore automobilistico e quello delle compagnie aeree da “underweight” a “marketweight” dopo aver sottoperformato il 15% per entrambi da metà aprile.
Rimangono underweight sul value versus growth, una posizione che dovrebbe trarre beneficio se i rendimenti obbligazionari scendessero in linea con le aspettative.