(Teleborsa) – Le prospettive di inflazione per il medio termine parlano di un progressivo rientro verso il target del 2%, previsto per la seconda metà del 2025, quindi la BCE, manterrà una impostazione della politica monetaria tendenzialmente restrittiva ed ancorata ai dati in arrivo. Lo ha confermato la Presidnte Christine Lagarde nella conferenza stampa seguita alla riunione del Board, che ha deciso di lasciare tutti e tre i tassi di interesse invariati e confermato la graduale riduzione degli acquisti di asset.
“Le informazioni in arrivo confermano le aspettative per le prospettive di inflazione di medio termine” ed una “tendenza alla stabilità o ad un leggero calo”, ha spiegato la numero uno dell’Eurotower, indicando che il Board intende “mantenere i tre tassi su livelli restrittivi”, ritenendo che “l’inflazione si mantenga oltre il target anche il prossimo anno”.
“Siamo determinati a riportare l’inflazione al 2% nel più breve tempo possibile”, ha ribadito la Presidente, aggiungendo che “i tassi resteranno su livelli restrittivi in modo da assicurare il rientro nel target del 2%” e che le decisioni del Board saranno “dipendenti dai dati in arrivo”, seguendo un “approccio riunione per riunione”. E sull’ipotesi di un altro taglio a settembre, Lagarde ha ammesso “siamo aperti”.
Lagarde ha confermato che “l’economia dell’Area euro ha continuato a crescere nel primo trimestre, seppur ad un tasso più lento del quarto trimestre”, mentre “il mercato del lavoro è rimasto resiliente“. I rischi sull’economia puntano al ribasso, per l possibilità di una escalation dei conflitti in Medioriente e in Ucraina e per le incertezze derivanti dalla crisi geopolitica.
L’inflazione giugno è scesa al 2,5% – ha ricordato Lagarde – poiché l’impatto dei salari nominali più elevati è stato assorbito da un aumento dei margini di redditività delle imprese. L’inflazione dovrebbe continuare a fluttuare per il resto dell’anno ed è atteso che scenda al di sotto del target per la seconda metà del prossimo anno. Se i dati delle prossime settimane e mesi confermeranno il processo disinflazionistico in corso questo rafforzerà la nostra fiducia” , ha ammesso.
“Le politiche fiscali, nazionali e strutturali – ha ribadito – dovrebbero tendere a garantire una economia più produttiva e competitiva ed a ridurre le pressioni sui prezzi nel medio termine. La corretta implementazione delle programma Next Generation EU, i progressi nell’unione dei mercato dei capitali ed il completamento dell’unione bancaria possono rafforzare io mercato unico, stimolare l’innovazione e gli investimenti e favorire la doppia transizione energetica e digitale.
La Presidente si è anche espressa favorevolmente sulla nuova governance europea e sulla posizione espressa dall’Eurogruppo per il 2025. “L’implementazione piena e senza ritardi della governance europea – ha ricordato – metterà i deficit ed i debiti pubblici su un percorso sostenibile”.