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BCE, Cipollone: AI offre opportunità di innovazione e efficienza a banche centrali

(Teleborsa) – “Come con altre tecnologie, affinché l’intelligenza artificiale sia in grado di produrre tutti i suoi effetti, deve essere creato il giusto ecosistema, che faciliti la concorrenza nella sfera dell’intelligenza artificiale, garantisca un’equa distribuzione dei possibili guadagni di produttività, stabilisca solide garanzie normative ed etiche e promuove le competenze corrispondenti nel mercato del lavoro”. Lo ha affermato Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea (BCE), durante una conferenza dell’Istat a Roma.

“Per le banche centrali, l’intelligenza artificiale offre opportunità di innovazione e aumento di efficienza, dall’analisi economica alla comunicazione – ha spiegato – Ma ci sono anche dei rischi che devono essere considerati e stiamo debitamente costruendo adeguate misure di salvaguardia”.

“Man mano che integriamo l’intelligenza artificiale nei nostri processi, dobbiamo garantire che il giudizio umano e il pensiero critico rimangano in prima linea – ha detto Cipollone – Questo equilibrio sarà essenziale per mantenere la fiducia nei nostri dati, nelle nostre decisioni e nel sistema finanziario più ampio”.

Analizzando i vari elementi dell’economia, il funzionario della BCE ha detto che “il potenziale dell’intelligenza artificiale per aumentare la produttività è innegabile” e che “l’intelligenza artificiale potrebbe aumentare la produttività attraverso vari canali, ad esempio attraverso effetti diretti sulla produttività che aumentano la produttività totale dei fattori o attraverso fattori di produzione individuali”.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, “i primi dati per l’Europa suggeriscono che, in media, le occupazioni più esposte all’IA hanno visto un aumento della loro quota sull’occupazione totale, anche se principalmente per occupazioni altamente qualificate e lavoratori più giovani, e con una significativa eterogeneità tra i paesi. Ma l’impatto finale sull’occupazione rimane incerto e probabilmente dipenderà dalla capacità della forza lavoro di acquisire competenze complementari all’intelligenza artificiale”.

La terza area dell’economia che potrebbe essere interessata dall’intelligenza artificiale è la stabilità finanziaria. “Certamente, l’intelligenza artificiale può portare benefici – ha detto Cipollone – L’applicazione dell’intelligenza artificiale potrebbe consentire alle banche di condurre valutazioni del rischio e pianificazione del capitale e della liquidità più efficienti. Ma ci sono anche dei rischi. Se i nuovi strumenti di intelligenza artificiale venissero ampiamente utilizzati nel sistema finanziario e i fornitori di intelligenza artificiale fossero concentrati, il rischio operativo, la concentrazione del mercato e le esternalità “troppo grandi per fallire” potrebbero aumentare. Inoltre, un’adozione diffusa dell’IA potrebbe aumentare il rischio di comportamenti gregari, correlazione di mercato, inganno, manipolazione e conflitti di interessi”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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