(Teleborsa) – In occasione della riunione di politica monetaria del 18 luglio, si aspetta che il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) mantenga invariati tutti gli strumenti di politica monetaria. La banca d’affari non prevede alcuna modifica al piano annunciato di dimezzare i reinvestimenti del portafoglio PEPP nella seconda metà del 2024 e di interrompere i reinvestimenti nell’ambito di questo programma alla fine dell’anno.
L’aspettativa è che il policy statement rimanga sostanzialmente invariato, con una certa caratterizzazione degli sviluppi nell’attività economica come deludenti rispetto alle proiezioni di giugno e valutando gli sviluppi dell’inflazione come sostanzialmente in linea, nonostante la sorpresa al rialzo dell’inflazione core.
L’incertezza principale per questo incontro riguarda se il Consiglio direttivo segnalerà un taglio a settembre. “Anche se riteniamo che la maggior parte dei membri del Consiglio direttivo sottoscriverebbero almeno un ulteriore taglio quest’anno, riteniamo che il Consiglio direttivo manterrà la sua riluttanza a impegnarsi anticipatamente – si legge in una nota – Tuttavia, ci aspettiamo che la Presidente Lagarde indichi che un taglio a settembre sarebbe possibile se le prospettive di inflazione non cambiano sostanzialmente. Riteniamo che questo sia il percorso di minor resistenza, data la strategia di comunicazione progettata per trasmettere il messaggio dei tagli trimestrali dei tassi come scenario di base”.
Barclays continua a prevedere un taglio del tasso di riferimento di 25 punti base alla riunione previsionale di settembre, seguito da un ulteriore taglio di 25 punti base alla riunione di dicembre. Si aspetta che le previsioni di dicembre, estendendo la proiezione al 2027, gettino le basi per un aumento del ritmo di allentamento. Prevede ulteriori tagli di 25 punti base nelle riunioni di gennaio, marzo e giugno, per un tasso sui depositi terminali del 2,5%.