(Teleborsa) – Il mercato assicurativo italiano rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente severi. Lo afferma l’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), commentando i risultati dello Stress Test condotto dall’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) in stretta collaborazione con le autorità nazionali di vigilanza. L’esercizio, svolto con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2023, ha coinvolto 48 assicuratori europei – 44 gruppi e quattro imprese, appartenenti a 20 Stati membri – che rappresentano all’incirca il 75% degli attivi del mercato europeo.
L’esercizio ha valutato l’impatto degli shock istantanei sul bilancio di solvibilità delle entità assicurative e sulla loro posizione di liquidità. Lo scenario prevede un contesto di bassa crescita, alta inflazione e shock avversi causati dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche che generano un’ulteriore inversione della curva dei rendimenti, un ampliamento degli spread creditizi, un innalzamento dei tassi di interesse e un marcato deterioramento dei mercati azionari e immobiliari. Agli shock di natura finanziaria si aggiungo quelli assicurativi (aumento dei riscatti delle polizze vita, del costo dei sinistri dei rami danni e delle spese).
L’esercizio di stress ha evidenziato che il verificarsi dell’ipotizzato scenario avverso provocherebbe una riduzione significativa della posizione patrimoniale del settore assicurativo europeo, che comunque a livello aggregato rimarrebbe “solvibile”, con un indice di solvibilità medio superiore al 100%.
Per l’Italia hanno partecipato all’esercizio europeo i 4 gruppi già coinvolti negli esercizi precedenti: , Assicurazioni, Vita e . La copertura del mercato italiano, considerando tutte le imprese individuali italiane coinvolte nell’esercizio, è dell’85%. Come per il passato, l’IVASS ha esteso lo stress test ad altri 7 assicuratori nazionali, con attivi superiori ai 3 miliardi di euro, al fine di valutare in maniera più completa la resilienza del sistema assicurativo nazionale.
I risultati dell’esercizio per il complesso delle 11 entità assicurative italiane sono in linea con quelli del campione europeo e indicano che il mercato italiano rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente severi. In particolare, senza l’attivazione di reactive management actions (RMA), l’indice di solvibilità italiano aggregato diminuirebbe di 98 punti percentuali, passando dal 233% al 135%. Con l’attivazione delle RMA l’indice medio di solvibilità si ridurrebbe in misura inferiore passando dal 233% al 149% (non tutti gli assicuratori nazionali si sono avvalsi di questa facoltà).
Come emerso a livello europeo, il settore assicurativo italiano registra un rapporto attività/passività superiore al 100%, a conferma della capacità di far fronte agli impegni nei confronti degli assicurati anche in un contesto di sviluppi avversi nell’economia e nel mercato.
(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash)