(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di , società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, con ricavi ed EBITDA, rispettivamente, inferiori e nella parte bassa dei risultati preliminari diffusi a marzo. Il bilancio riflette i risultati delle verifiche contabili e legali effettuate nel corso della seconda metà del 2023 e nei primi mesi del 2024 in relazione al business degli Hub Software Governativi (Business L5) della filiale statunitense rfxcel Corp.
Nel 2023, il gruppo ha realizzato Ricavi Netti Consolidati pari a 213,9 milioni di euro, in crescita del 6,6% e del 6,4% a livello organico rispetto allo stesso periodo del 2022. La società acquisita (Smart Point) ha contribuito alla crescita per lo 0,1%, mentre la dinamica cambi ha avuto un impatto negativo di 2,3%.
Il Margine Operativo Lordo Normalizzato (Adj. EBITDA) si attesta a 13,3 milioni di euro, rispetto a 17,9 milioni di euro registrati nel periodo di raffronto (-25,6%), con un’incidenza sul fatturato pari al 6,2% (8,9% al 31 dicembre 2022.
Considerando poste straordinarie (17,1 milioni di euro), effetto della PPA (8,2 milioni di euro) e svalutazione a seguito di impairment test del Goodwill (67,1 milioni di euro inclusivo dell’effetto cambi), c’è stato un risultato negativo per 99,6 milioni di euro, al netto dell’effetto fiscale e della quota della perdita di competenza di terzi (vs -503 mila euro nel 2022). Il Risultato netto Normalizzato è negativo per 8,1 milioni di euro, contro il valore positivo di 1,2 milioni di euro del 2022.
La Posizione finanziaria netta risulta negativa per 108.974 euro migliaia rispetto al valore negativo di 74.286 euro migliaia del 31 dicembre 2022. La Posizione finanziaria netta Adjusted, ossia comprensiva degli strumenti finanziari attivi ma al netto dell’effetto derivante dalla valorizzazione a valore di mercato dei warrant (a cui non corrisponderà mai un’effettiva uscita di cassa) è negativa per 104 milioni di euro (negativa per 65,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
“Il 2023 è stato un anno di cambiamento per il gruppo, caratterizzato dalla presa di coscienza da parte della società della necessità di rinforzare la struttura organizzativa – ha commentato il CEO Gianluca Mazzantini – Gli effetti di tale decisione saranno visibili dal 2024 in poi e avranno per obiettivo il rafforzamento delle sinergie all’interno del Gruppo, la ristrutturazione di processi e organizzazione, il tutto supportato da un nuovo e più dettagliato modello di reportistica finanziaria e gestionale. Questi cambiamenti rappresentano un passo fondamentale per l’adattamento di Antares Vision alle mutevoli dinamiche di mercato e consentirà al Gruppo non solo di rispondere meglio alle esigenze interne ed esterne, ma anche di massimizzare il valore per gli azionisti attraverso una gestione più mirata ed efficace delle diverse aree di business”.
“Il nuovo modello organizzativo ha consentito al management l’identificazione e la configurazione di quattro unità separate generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU): Life Science & Cosmetics, Fast Moving Consumer Goods, Supply Chain Transparency e Altre Attività””, ha aggiunto.
Per quanto riguarda il processo di ridefinizione degli accordi di finanziamento a medio-lungo termine, facendo seguito a quanto già comunicato in data 14 maggio 2024, Antares Vision segnala che è stata completata la formalizzazione degli accordi definitivi con tutti gli istituti finanziatori.
(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash)