Dicembre 2024

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    Consumi, Confesercenti: nella settimana di natale spesi 9 miliardi di euro tra tavola, regali e viaggi

    (Teleborsa) – Una settimana di Natale con i fiocchi, non solo per la neve caduta in abbondanza, ma anche per gli acquisti, superiori alle attese: da venerdì 20 ad oggi sono stati spesi, tra prodotti alimentari, regali e viaggi circa 9 miliardi di euro. Un balzo che, però, non compensa del tutto l’andamento lento delle vendite della prima parte di dicembre. È quanto stima Confesercenti sulla base di un sondaggio condotto sui propri associati per tracciare un primo consuntivo dell’andamento delle vendite delle feste. L’accelerazione finale degli acquisti ha però visto le attività commerciali di vicinato vincere decisamente la battaglia con l’online per gli ultimi regali, con il 78% delle imprese associate che segnala vendite in ripresa rispetto alla settimana precedente. Tra i doni dell’ultimo minuto, protagonisti prodotti e accessori di abbigliamento, in testa sia alla classifica generale che in quella degli acquisti last minute. Salgono invece al secondo posto prodotti gastronomici, seguiti da giocattoli e poi libri e prodotti da enoteca: sono stati moltissimi gli italiani che hanno regalato una bottiglia sotto l’albero, con un primato delle bollicine made in Italy.Gli acquisti alimentari, però, sono stati trainati soprattutto da cene e pranzi domestici: oltre l’80% degli italiani ha trascorso 24 e 25 dicembre a casa propria o di parenti. Sulla tavola, si sono confermati i prodotti della tradizione, soprattutto tra i dolci, dove il panettone – sempre più spesso artigianale e sempre meno industriale – ha battuto decisamente il pandoro. Per il resto, i piatti a base di pesce sono stati protagonisti delle cene della Vigilia, mentre per i pranzi di Natale c’è stata una prevalenza dei prodotti dei monti sul mare. “Ora l’auspicio delle imprese – spiega Confesercenti – è che l’accelerazione dei consumi duri fino a San Silvestro: un buon andamento delle vendite nei giorni immediatamente antecedenti al Natale, infatti, segnala spesso un ultimo dell’anno all’insegna dei migliori risultati. E, stando alle aspettative degli esercenti del settore moda, l’avvio dei saldi potrebbe segnare una decisa affermazione delle vendite effettuate presso le attività del territorio”. LEGGI TUTTO

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    Germania, il presidente Steinmeier scioglie il Parlamento. Il 23 febbraio al voto

    (Teleborsa) – Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha sciolto il Parlamento, fissando le elezioni legislative al 23 febbraio prossimo. Si tratta di una decisione ampiamente prevista che giunge dopo la crisi del governo del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz e in un momento di pesante crisi economica per il Paese. Il cancelliere, lo scorso 16 dicembre, con 394 voti contrari, 207 a favore e 116 astenuti, ha perso la votazione sulla fiducia al Bundestag, spianando di fatto la strada alle elezioni anticipate.(Foto: Increa – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Confcooperative, un italiano su due pronto a riciclare i regali di Natale

    (Teleborsa) – Un italiano su due, circa 28 milioni di persone, ricicla a Natale i doni ricevuti e magari poco graditi. E c’è chi addirittura li rivende online. Il risparmio complessivamente raggiunge i 3,5 miliardi di euro, 100 milioni più dell’anno scorso e 200 più del Natale pre-pandemia. Èquanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Confcooperative.”Si tratta di una vecchia abitudine – spiega Confcooperative – che si è trasformata in una tendenza che va consolidandosi sempre di più negli ultimi anni. Nonostante l’aumento delle tredicesime che è stato costante: 45,7 miliardi del 2022, 49 miliardi nel 2024 e 51,3 quest’anno”. Il riciclo di regali per Confcooperative diventa quindi “una tendenza quasi compulsiva dove si è sempre più portati a spendere per sé stessi che non per gli altri”. A volte è per egoismo, altre per necessità, in un’Italia dove si indebolisce il ceto medio e gli italiani in povertà sono circa 10 milioni. Il riciclo ha forme e modalità diverse, secondo lo studio. Tra le principali troviamo che 6 persone su 10 ricicleranno i doni ricevuti queste festività o che conservano durante l’anno per utilizzarli al momento opportuno (52% donne e 48% uomini). Ci sono addirittura quelli che guadagnano con la vendita del regalo ricevuto sulle piattaforme online e sui social network: parliamo di 2 riciclatori su 10 (57% uomini, 43% donne). Gli altri scambieranno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere o per prendere altri oggetti da regalare a loro volta (60% donne, 40% uomini). Tra i regali riciclati troviamo in pole position i generi alimentari per il 45% (a partire da vini, spumanti, salumi e formaggi). Seguono al 26% sciarpe, guanti, cappelli, calzini, pelletteria, cosmetici e creme. Per il 20% libri e agende, 9% giocattoli. LEGGI TUTTO

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    Giappone, governo approva manovra di bilancio record

    (Teleborsa) – Il governo giapponese ha approvato una legge di bilancio, record, la prima del premier Shigeru Ishiba, da oltre 115 mila miliardi di yen per il prossimo anno. In particolare, le spese destinate alla Difesa sono salite di quasi il 10%, a 8.699 miliardi di yen, mentre quelle destinate al welfare sono pari 38.277,8 miliardi di yen, il 30% del totale circa.Nello specifico, il bilancio della difesa – in aumento per il 13mo anno consecutivo – include spese per la produzione di massa di missili superficie-antinave per colpire basi nemiche con differenti profili di attacco, così come i sistemi di monitoraggio dei droni senza pilota prodotti dalla statunitense General Atomics Aeronautical.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cina, Banca Mondiale alza stime PIL per il 2024 e il 2025

    (Teleborsa) – La Banca Mondiale ha alzato le sue previsioni per la crescita economica della Cina, quest’anno e nel prossimo, ma ha avvertito che la debole fiducia delle famiglie e delle imprese, insieme ai venti contrari nel settore immobiliare, continueranno a pesare nel 2025.La seconda economia più grande del mondo ha avuto difficoltà, quest’anno, principalmente a causa di una crisi immobiliare e di una domanda interna tiepida. Un aumento previsto dei dazi USA sui beni quando il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump entrerà in carica, a gennaio, potrebbe anche colpire la crescita.”Affrontare le sfide nel settore immobiliare, rafforzare le reti di sicurezza sociale e migliorare le finanze degli enti locali saranno essenziali per sbloccare una ripresa sostenuta”, ha affermato Mara Warwick, direttore nazionale della Banca Mondiale per la Cina.”È importante bilanciare il sostegno a breve termine alla crescita con le riforme strutturali a lungo termine”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Auto elettriche, Cina verso il sorpasso nel 2025

    (Teleborsa) – Le vendite di auto elettriche in Cina supereranno per la prima volta quelle di vetture tradizionali il prossimo anno, in un sorpasso storico che pone la Cina anni avanti rispetto ai rivali occidentali. Sulla base delle previsioni di quattro banche di investimento e gruppi di ricerca – secondo i calcoli del Financial Times – le vendite di veicoli elettrici in Cina saliranno del 20% volando a oltre 12 milioni di unità, più del doppio dei 5,9 milioni del 2022. Allo stesso tempo le vendite di vetture tradizionali sono attese calare del 10% a meno di 11 milioni di veicoli, con una contrazione di quasi il 30% rispetto al 2022. “Vogliono elettrificare tutto. Nessun Paese è arrivato così vicino a questo obiettivo come la Cina” commenta Robert Liew, direttore della ricerca sulle rinnovabili di Wood Mackenzie. Pechino ha raggiunto 10 anni prima del previsto il target fissato nel 2020, quando stabilì che entro il 2035 il 50% delle auto vendute dovevano essere elettriche. Attualmente è la Norvegia a detenere il primato delle vendite di e-car in termini di quota di mercato, con oltre il 90% delle nuove auto alimentate a batteria. In uno scenario in cui, nei prossimi anni, gli impianti cinesi di auto tradizionali produrranno milioni di auto ma non avranno un mercato interno a cui venderle e punteranno con forza all’estero, nei mesi scorsi l’Ue ha deciso di imporre in via definitiva i dazi aggiuntivi fino al 35,3% sulle importazioni delle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi elargiti da Pechino. Una decisione che ha aperto la via a un confronto fra l’Ue e la Cina per raggiungere un accordo sui prezzi delle importazioni di auto elettriche, in quella che è considerata una scappatoia alternativa ai dazi che consentirebbe all’Ue di annullare le tariffe imposte per proteggere il comparto dell’automotive e i suoi circa 14 milioni di posti di lavoro. Negli Stati Uniti anche Donald Trump ha annunciato che imporrà un’ondata di dazi contro Pechino, spianando la strada a una nuova guerra commerciale fra le due superpotenze con conseguenze economiche anche per il Messico, che le case automobilistiche cinesi vedono come trampolino di lancio per entrare nel mercato americano. Fra queste c’è BYD, la grande rivale di Tesla. Elon Musk nei mesi scorsi ha detto che il protezionismo e le tariffe “sono l’unica cosa che potrà fermare il dominio delle case automobilistiche cinesi, che altrimenti finiranno per demolirci”. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, misura pesa sui rincari delle costruzioni (+20%)

    (Teleborsa) – Il superbonus spinge i costi della costruzione, saliti in tre anni di circa il 20%. A spiegarlo è uno studio di due analisti della Banca d’Italia, Francesco Corsello e Valerio Ercolani, secondo cui proprio al Superbonus è imputabile circa la metà dei rincari. Il Superbonus, ricordano i due economisti, “è uno dei più grandi programmi fiscali” implementati in Italia dopo lo scoppio della pandemia.Si tratta di in un “generoso” credito d’imposta per specifici tipi di ristrutturazioni edilizie, in particolare legate ai miglioramenti dell’efficienza energetica e della resilienza sismica. Fino a marzo 2024 – prima dell’entrata in vigore del decreto legge 39/2024 – in molti casi poteva essere utilizzato non solo direttamente dai beneficiari come sconto sui loro debiti fiscali, ma anche trasferito a terzi o esercitato come sconto in fattura, “rendendolo in linea di principio attraente anche per gli individui con debiti fiscali relativamente bassi o scarsa liquidità”.Il suo impatto in termini di costi pubblici maturati nell’indebitamento netto, secondo le valutazioni di Corsello e Erolani, si attesterebbe a quasi l’1%, il 3% e il 4% del PIL nel 2021, 2022, 2023, rispettivamente, per una dotazione complessiva di oltre 150 miliardi di euro. Infatti, spiegano i ricercatori, da aprile 2024 l’utilizzo del Superbonus, almeno per la sua componente più consistente relativa ai miglioramenti dell’efficienza energetica, “si è praticamente arrestato”. Gli incentivi edilizi, si legge nel report, avrebbero contribuito per circa metà dell’aumento di tali costi tra settembre 2021 e dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    In recupero la Borsa di Milano. Deboli gli altri mercati europei

    (Teleborsa) – Si muovono con debolezza i principali mercati di Eurolandia, dopo la pausa natalizia, in una seduta ancora caratterizzata da un clima festivo e scambi contenuti.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,042. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.629,6 dollari l’oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 69,78 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +115 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,53%.Nello scenario borsistico europeo nulla di fatto per Francoforte, che passa di mano sulla parità, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e Parigi avanza dello 0,30%. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 33.825 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 36.017 punti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo STMicroelectronics (+1,80%), Nexi (+1,29%), Banco BPM (+1,22%) e Iveco (+1,13%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amplifon, che prosegue le contrattazioni a -1,14%.Tentenna Inwit, con un modesto ribasso dello 0,92%.Giornata fiacca per Terna, che segna un calo dello 0,84%.Piccola perdita per Hera, che scambia con un -0,83%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Banco di Desio e della Brianza (+2,48%), The Italian Sea Group (+2,34%), D’Amico (+2,27%) e Tinexta (+1,92%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Garofalo Health Care, che continua la seduta con -1,07%. LEGGI TUTTO