Dicembre 2024

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    Fitch: covered bond italiani raggiungono “AA” dopo revisioni dei criteri

    (Teleborsa) – Tutti i covered bond italiani (Obbligazioni Bancarie Garantite, OBG) sotto rating hanno ora raggiunto il rating più alto possibile di “AA”, il limite nazionale per la finanza strutturata e i covered bond italiani, con il recente upgrade di Banca Monte dei Paschi di Siena in base ai criteri rivisti. Lo afferma Fitch Ratings nel suo ultimo rapporto sul tema.I presentano un rischio emittente molto basso, in quanto per il suo rimborso la banca vincola una parte dell’attivo patrimoniale destinato esclusivamente alla remunerazione dei bondholder. Questa caratteristica conferisce ai covered bond un’elevata liquidità.La maggior parte dei programmi ha Outlook positivo, che riflette l’Outlook sull’ Issuer Default Rating dell’Italia e il cuscinetto contro potenziali declassamenti dell’emittente.I rating OBG per Credem e Mediobanca hanno un Outlook stabile. Il rating di BMPS OBG è stato recentemente migliorato di un livello a “AA” in seguito alla revisione di ottobre 2024 dei criteri di rating RMBS europei. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio novembre +0,7% su mese

    (Teleborsa) – Accelera la crescita delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di novembre 2024, si è registrata una variazione positiva dello 0,7% su base mensile a 724,6 miliardi di dollari, dopo il +0,5% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau, tuttavia, è migliore delle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,6%. Su base annua si è registrato un aumento del 3,8% dopo il +2,9% di ottobre.Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,2% su base mensile, uguale al +0,2% del mese precedente e al di sotto del +0,4% del consensus.(Foto: Alexander Kovacs on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Manovra, testo in aula mercoledì ma senza accordo con le opposizioni

    (Teleborsa) – Sono ripresi alle 20 i lavori sulla manovra in commissione Bilancio alla Camera. Governo e maggioranza hanno annunciato l’arrivo della manovra in Aula per mercoledì 18, dalle ore 14, con l’idea di porre la fiducia sempre in giornata. È quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo che però non ha registrato alcun accordo tra maggioranza e opposizione al riguardo. Le opposizioni hanno respinto la proposta del presidente Lorenzo Fontana di chiudere domattina l’esame in Commissione Bilancio per portare il testo mercoledì, in modo da porre la fiducia e chiudere l’esame venerdì con il voto finale. La maggioranza va avanti ma rimane il rischio che i tempi previsti e annunciati in Aula a Montecitorio possano saltare con il rinvio del voto finale al Senato dopo Natale.Nel corso delle votazioni agli emendamenti alla manovra in commissione Bilancio alla Camera è arrivato il sì a tante micromisure: dai fondi per valorizzare gli oratori, alle risorse per promuovere il mare e le gare ciclistiche fino a un fondo ad hoc presso il ministero dell’Economia da oltre cento milioni nel triennio a favore di interventi localistici. Un pacchetto di misure che trova spazio accanto a temi di respiro più ampio, dal taglio dell’Ires alla rivisitazione della web tax passando per il rifinanziamento del Reddito di libertà. ORATORI, MARE, PISTE CICLABILI – Cinquecentomila euro per incentivare la funzione sociale, civile ed educativa svolta dagli oratori; ma anche tre milioni nel 2025 per “promuovere un’economia e una crescita blu sostenibili”. E ancora: fondi per le gare ciclistiche professionistiche (2 milioni di euro per l’anno 2025) ed un incremento di 100 euro, da 1.000 a 1.100 euro, la spesa detraibile per i non vedenti per il mantenimento dei cani guida. Spunta infine un fondo al Mef per misure in favore degli enti locali e per micro-interventi da ripartire sulla base di uno specifico atto di indirizzo delle Camere. VIOLENZA SULLE DONNE – Rifinanziato con un ulteriore milione il reddito di libertà “per garantire l’effettiva indipendenza economica delle donne vittime di violenza”. MISSIONI INTERNAZIONALI – Aumentano con 120 milioni nel 2025 i fondi per le missioni internazionali. STIPENDI PARLAMENTARI – Scatta il divieto di incarichi retribuiti nei Paesi extra Ue per i componenti di governo e i parlamentari, europarlamentari e governatori. In caso di inosservanza, il versamento delle somme percepite va all’erario. IRES PREMIALE – Cala nel 2025 dal 24 al 20% l’aliquota per le imprese che accantonano almeno l’80% degli utili e ne reinvestono il 30% per acquistare beni strumentali, destinati a strutture produttive in Italia. Previsti anche dei paletti occupazionali, tra cui l’assunzione a tempo indeterminato dell’1% di lavoratori in più. Le risorse – tra i 400 e i 500 milioni – arrivano dalle banche attraverso la riduzione ulteriore (dal 65% al 54%) della quota di deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti. FLAT TAX DIPENDENTI – Sale da 30mila a 35mila euro la soglia del reddito da lavoro dipendente per poter usufruire della tassa piatta al 15% o al 5 per dipendenti e pensionati. WEB E CRIPTO – La tassa digitale torna solo per le grandi imprese, con fatturato oltre i 750 milioni di euro. Si allenta anche la stretta sulle cripto attività: scompare per il 2025 il maxi aumento al 42% dell’imposta sostitutiva che resta dunque al 26%, mentre nel 2026 il prelievo salirà al 33 per cento. SUD E ZES – Aumenta da 1,6 a 2,2 miliardi il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale del mezzogiorno. Per “mantenere i livelli di crescita occupazionale e contribuire alla riduzione dei divari territoriali” arriva anche lo sgravio del 25% sui contributi per i lavoratori. GIOVANI – I nuovi assunti potranno aumentare il proprio montante contributivo versando all’Inps una maggiorazione della quota di aliquota pensionistica a proprio carico. Si va invece verso un aumento di 8 euro al mese delle pensioni dei soggetti disagiati over 70. NASPI – Chi ha dato dimissioni volontarie da un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avrà diritto alla Naspi in caso di licenziamento da un nuovo impiego solo se ha almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego, perso il quale si richiede l’indennità. TURN OVER E INFERMIERI – Niente riduzione nel 2025 del turn over per forze di polizia e vigili del fuoco nonché per i ricercatori universitari; gli straordinari del personale infermieristico vengono tassati con una aliquota del 5%. SCUOLA E FAMIGLIA – Arriva il “Fondo dote famiglia” da 30 milioni di euro per rimborsare le spese per lo sport o le attività extrascolastiche per i figli tra i 6 e 14 anni dei nuclei con Isee sotto i 15mila euro. BONUS, DALLA LAVATRICE ALLO SPORT – Cento euro in arrivo per chi deve cambiare elettrodomestico, che salgono a 200 se l’Isee è sotto i 25mila euro. Torna anche, ma solo per i titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi. SCOMMESSE, TARIFFE AUTOSTRADALI, CONCESSIONI ELETTRICHE – Scommesse e tasse sui giochi saranno più care, le tasse d’imbarco saliranno invece di 50 centesimi per i voli extra Ue, alcune tariffe autostradali saranno incrementate dell’1,8%. Arriva anche “la proroga di 40 anni delle concessioni relative alla distribuzione elettrica”, denuncia il Pd. RAI, FUORI IL PERSONALE DALLA SPENDING – I costi per il personale vengono esclusi dalla stretta prevista per la Rai, che viene limitata alle sole consulenze esterne. VENTI MILIONI DI EURO IN FAVORE DELL’EDITORIA NEL 2025 – In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei costi di produzione e al fine di sostenere la domanda di informazione, il Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria è “incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2025, per la quota destinata agli interventi di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Le risorse sono ripartite “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri”, nell’ambito “degli interventi a sostegno dell’editoria di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri, previste dal Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria”. Inoltre, lo stesso emendamento proroga per il 2025 il contratto tra il ministero dello Sviluppo economico e la società Centro di produzione. E stabilisce che “per lo svolgimento del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari è autorizzata la spesa di 8.000.000 di euro per il 2025”.PROROGA A 2025 SPERIMENTAZIONE FARMACIA DEI SERVIZI – La sperimentazione della farmacia dei servizi viene prorogata al 2025. Le attività della farmacia dei servizi comprendono la partecipazione all’assistenza domiciliare attraverso la consegna a domicilio dei farmaci, la messa a disposizione di infermieri e fisioterapisti. Entro il 30 settembre 2025 sarà effettuato una verifica dell’attività con rendicontazione, per una eventuale stabilizzazione dei servizi. LEGGI TUTTO

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    Campari, riepilogo sul buyback

    (Teleborsa) – Campari, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 9 al 13 dicembre 2024, complessivamente 119.221 azioni proprie al prezzo medio di 6,1823 euro per azione per un controvalore pari a 737.058,41 euro.A fronte di un numero massimo di azioni Campari pari a 8.000.000 da acquistare in esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie annunciato in data 29 Ottobre 2024, la Società comunica che al 13 dicembre sono state acquistate complessivamente 828.721 azioni proprie.In Borsa, discesa moderata per l’Azienda attiva nel settore beverage, che archivia la sessione in flessione dello 0,71% LEGGI TUTTO

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    Mondadori, buyback per oltre 100 mila di euro

    (Teleborsa) – Arnoldo Mondadori Editore, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 9 e il 13 dicembre 2024, complessivamente 49.860 azioni ordinarie (pari allo 0,019% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 2,177418 euro per un controvalore pari a 108.566,09 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, il gruppo editoriale detiene 722.037 azioni proprie pari allo 0,276% del capitale sociale.A Piazza Affari, performance infelice per Mondadori, che chiude la giornata del 16 dicembre con una variazione percentuale negativa dello 0,23% rispetto alla seduta precedente. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Inapp: “Occupazione aumenta ma non migliora il gap di genere che il paese non si può più permettere”

    (Teleborsa) – Nonostante l’incremento numerico delle donne nel mercato del lavoro (il tasso di occupazione femminile tra i 15-64 anni ha raggiunto il 52,5% con +1,4 punti percentuali dall’anno precedente), le problematiche che hanno determinato e continuano a determinare i gender gap nel mercato del lavoro non appaiono risolte. Il gap di genere tra i tassi di occupazione resta mediamente a 18 punti percentuali di differenza e nonostante il leggero calo annuale del tasso dell’inattività, ad oggi il 64% dell’inattività in Italia continua ad essere femminile e motivato prevalentemente da esigenze di carattere familiare. Non lavorano per motivi di cura il 34% delle donne e il 2,8% degli uomini tra i 15 e 64 anni e il 43,7% delle donne e il 4% degli uomini tra i 25-34 anni (classe di età della fecondità media femminile). La motivazione prevalente dell’inattività maschile resta invece lo studio e la formazione. Sono le principali evidenze emerse dal nuovo Gender Policy Report curato dall’INAPP.In particolare, il Rapporto mette in luce che nel primo semestre 2024 sono state attivate 4.294.151 nuove assunzioni, di cui solo il 42% a donne. Il 24,4% di tutte le assunzioni è avvenuto tramite incentivo, ma nonostante la politica agevolativa restano critici tre indicatori di qualità del lavoro: Livello di stabilità dell’occupazione. La modalità prevalente di assunzione resta il tempo determinato (45,5% per uomini e 40,4% per donne). Il tempo indeterminato copre il 18,3% delle assunzioni maschili e solo il 13,5% di quelle femminili, quota inferiore ai contratti stagionali (17,6%). Incidenza del part time. Di tutti i contratti a donne (che sono il 42% del totale), sono a part time quasi la metà (49,2% contro il 27,3% degli uomini). La “doppia debolezza” di tempo determinato associato a part time colpisce soprattutto le donne. Sono a part time il 64,5% dei contratti a termine delle donne contro il 33% degli uomini.Nel Rapporto si evidenzia inoltre lo squilibrio dei carichi di cura tra uomini e donne che continua ad avere ripercussioni su occupazione e redditi. Secondo l’indagine Inapp Plus, a seguito della maternità il 16% delle donne smette di lavorare, contro il 2,8% degli uomini. I congedi parentali sono richiesti per l’80% da donne, ma essendo a parziale copertura della retribuzione determinano, secondo le stime Inapp Plus, un gender pay gap (grezzo) di 5mila euro. Altro aspetto da prendere in considerazione è il lavoro povero che ha una forte connotazione di genere: per le donne, date le caratteristiche della loro partecipazione (in primis basse retribuzioni orarie e bassa intensità lavorativa), l’incidenza del lavoro a bassa paga è circa il triplo di quella che si registra sull’occupazione maschile (18,5% contro 6,4%).Infine, il background migratorio per le donne ha determinato al 2023 un tasso di occupazione più basso rispetto alle donne native (48,7% contro 53,0%) e una disoccupazione più elevata (14,2% contro 8,3%). A parità di lavoro e qualifiche, le donne immigrate, guadagnano comunque meno sia rispetto ai loro colleghi uomini sia alle donne italiane, con una concentrazione nei decili inferiori della distribuzione del reddito. La presenza di figli rappresenta un ulteriore penalità: se la migrazione è per ricongiungimento o matrimonio l’inattività risulta maggiore sia delle donne native sia delle donne che migrano per lavoro. Per le donne migrate per lavoro, invece, aumenta il tema degli “orfani bianchi”, figli lasciati nel paese di origine. La complessità delle procedure di ricongiungimento e la parziale copertura di tutele di cui gode il settore del lavoro domestico e familiare in cui sono prevalentemente impiegate rappresenta un ulteriore fattore di marginalità.Il report propone anche l’analisi di tre direttive europee, in tema di parità di genere, che l’Italia dovrà recepire entro la primavera 2026: le direttive 1499 e 1500 del 2024 sulla razionalizzazione e sostegno degli organismi per la parità e la direttiva 970 del 2023 dedicata al rafforzamento del principio di parità retributiva per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso misure di trasparenza retributiva.”L’occupazione femminile è una risorsa strategica ma l’incremento del tasso di occupazione per avvicinarlo alla media europea trova l’ostacolo della difficoltà di avere servizi adeguati al lavoro di cura, per l’infanzia e per le persone non autosufficienti – ha dichiarato Natale Forlani, presidente dell’Inapp –. Il lavoro femminile ne risente in termini di qualità dei rapporti di lavoro e una quota significativa di donne rinuncia a cercarlo. L’obiettivo di aumentare la dotazione di servizi e di migliorare la quantità e la qualità dei rapporti di lavoro delle donne, diventa pertanto una priorità delle politiche del lavoro”. (Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    CGA by NIQ: in Italia i consumi fuori casa premiano la qualità

    (Teleborsa) – I consumi italiani stanno virando verso prodotti di qualità superiore. È quanto rileva l’Italy On Premise Consumer Pulse Report redatto da CGA by NIQ, rapporto che fornisce un’istantanea del canale e dei consumatori che frequentano bar e ristoranti nel Bel Paese. Guardando al contesto generale, nel mese di settembre le visite degli italiani ai locali sono rimaste invariate sia rispetto ad agosto sia se confrontate all’anno precedente. Nell’arco della settimana, il sabato continua ad essere il giorno che registra l’affluenza maggiore, mentre le fasce orarie di punta coincidono con il momento dell’aperitivo e il dopocena. In merito ai prodotti consumati, la birra, i drink da aperitivo, il vino, insieme a bevande calde e analcoliche, restano le scelte più popolari. Diversamente, i cocktail sono ora ordinati in quantità minori rispetto al passato, mentre i RTD (Ready-To-Drink, le bevande pronte da bere) continuano a riscuotere successo dovuto soprattutto alla loro qualità. A causa del recente spostamento delle scelte dei consumatori italiani, oggi più propensi ad acquistare prodotti di qualità, CGA by NIQ ha analizzato questo elemento cruciale, focalizzandosi sui comportamenti dei consumatori e le tendenze alla premiumizzazione.Nello specifico, alla domanda su quali caratteristiche permettano a un drink di essere definito premium, oltre la metà dei consumatori ha citato la qualità, un terzo ha parlato di preparazione esperta e quasi un terzo ha fatto riferimento all’unicità dell’offerta del locale, data per esempio dai cocktail d’autore. Inoltre, quasi la metà dei consumatori è più incline a scegliere bevande di qualità superiore nei bar notturni (48%) e nei ristoranti (43%). In particolare le occasioni speciali (46%) e l’aperitivo (31%) sono ritenuti momenti in cui i consumatori sono più propensi a scegliere prodotti di qualità superiore.Ciò che rende un posizionamento premium è dato da un’attenta elaborazione di strategie per attirare l’attenzione sulla bevanda e per proporre allettanti esperienze di abbinamento al cibo: i consumatori cercano prove tangibili dello status attraverso la qualità, l’innovazione e la narrazione.I dati contenuti all’interno del report di CGA by NIQ suggeriscono agli operatori del settore di perfezionare la loro strategia concentrandosi sull’educazione dei consumatori al valore dei prodotti premium sia per rispondere alla domanda emergente sia per incrementare le vendite.”L’On Premise continua a essere un terreno fertile per costruire la brand equity e fidelizzare i consumatori. È fondamentale tenere presente che la premiumizzazione non riguarda esclusivamente il prezzo, ma implica anche la creazione di esperienze eccezionali che giustifichino l’investimento da parte dei consumatori. In un contesto in cui gli italiani mostrano un crescente interesse per nuove categorie di bevande e offerte distintive, si presenta un’enorme opportunità di innovazione e, di conseguenza, di massimizzazione delle vendite” ha dichiarato Valeria Bosisio, Client Success & Insights Manager Italia.(Foto: Bjarne Vijfvinkel su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Scuola, parte il concorso ordinario per 1.435 posti per Funzionari di elevata qualificazione

    (Teleborsa) – “Siamo soddisfatti per la pubblicazione del bando che darà avvio al concorso per l’assunzione di 1.435 nuovi Funzionari di elevata qualificazione, ex DSGA”. Così si è espresso Alberico Sorrentino responsabile del Dipartimento Condir ANIEF a proposito della pubblicazione odierna, da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, del con decreto n. 3122, del bando relativo, su base regionale, al concorso per l’accesso all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione – ex DSGA – per l’assegnazione di 1.435 posti calcolati per il 50% dei 2.870 posti autorizzati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 luglio scorso.Le domande di partecipazione – fa sapere Anief in una nota – potranno essere presentate dal 16 dicembre al 15 gennaio 2025: il concorso si articolerà in una prova scritta con domande a risposta multipla, che dovrebbe essere svolta il 21 febbraio prossimo, e in una orale. Saranno valutati anche i titoli. Tra i requisiti d’accesso, oltre la laurea, è richiesta la certificazione di alfabetizzazione digitale. Nessuna riserva è prevista per i Facenti Funzione laureati il cui servizio sarà, comunque, valutato.Il 29 maggio è la data prevista per la pubblicazione della presunta graduatoria. “All’incontro del 4 dicembre scorso – ha spiegato Sorrentino – avevamo chiesto, e oggi lo ribadiamo, che la procedura concorsuale si completasse in tempo utile all’immissione dei nuovi funzionari all’inizio del prossimo anno scolastico e che sin dal primo settembre inizi un tutoraggio e un affiancamento dei nuovi funzionari. Abbiamo evidenziato, inoltre, che molti dei vincitori dell’ultimo concorso hanno deciso di lasciare, generalmente per passare ad altra pubblica amministrazione. Bisogna invertire questa tendenza e conservare le professionalità acquisite. Di qui la richiesta di un impegno della parte pubblica di una vera valorizzazione della figura che dovrà essere realizzata già nella prossima tornata contrattuale”. LEGGI TUTTO