Dicembre 2024

Monthly Archives

More stories

  • in

    UE, Meta Platforms multata per 251 milioni di euro per violazione dei dati personali

    (Teleborsa) – La Commissione per la protezione dei dati (DPC) irlandese, autorità indipendente responsabile della difesa del diritto degli individui UE alla protezione dei propri dati personali, ha multato Meta Platforms per 251 milioni di euro. Le indagini sono state avviate dalla DPC in seguito a una violazione dei dati personali, segnalata da Meta a settembre 2018.La violazione dei dati ha avuto un impatto su circa 29 milioni di account Facebook a livello globale, di cui circa 3 milioni erano basati nell’UE/SEE. Le categorie di dati personali interessate includevano: nome completo dell’utente; indirizzo e-mail; numero di telefono; posizione; luogo di lavoro; data di nascita; religione; genere; post sulle timeline; gruppi di cui un utente era membro; e dati personali dei bambini. La violazione è derivata dallo sfruttamento da parte di terze parti non autorizzate di token utente sulla piattaforma Facebook. La violazione è stata risolta da Meta e dalla sua società madre statunitense poco dopo la sua scoperta.”Questa azione di coercizione evidenzia come la mancata integrazione dei requisiti di protezione dei dati durante il ciclo di progettazione e sviluppo possa esporre gli individui a rischi e danni molto gravi, tra cui un rischio per i diritti e le libertà fondamentali degli individui – ha commentato il vice commissario del DPC Graham Doyle – I profili Facebook possono contenere, e spesso lo fanno, informazioni su questioni quali convinzioni religiose o politiche, vita o orientamento sessuale e questioni simili che un utente potrebbe desiderare di divulgare solo in circostanze particolari. Consentendo l’esposizione non autorizzata delle informazioni del profilo, le vulnerabilità alla base di questa violazione hanno causato un grave rischio di uso improprio di questi tipi di dati”.”Questa decisione si riferisce ad un incidente avvenuto nel 2018 – dice un un portavoce di Meta – Abbiamo adottato azioni immediate per risolvere il problema non appena identificato e informato proattivamente le persone coinvolte e l’Autorità per la Protezione dei Dati irlandese (DPC). Disponiamo di un’ampia gamma di misure all’avanguardia per proteggere le persone sulle nostre piattaforme”.(Foto: Mariia Shalabaieva on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Debole il mercato americano, dubbi su Fed con continua forza economia

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo che solidi dati sulle vendite al dettaglio hanno evidenziato la continua resilienza dei consumatori e dell’economia statunitense, sollevando dubbi sull’azione della Federal Reserve nel nuovo anno.Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile a novembre, sostenute da un’impennata negli acquisti di auto che ha mascherato una spesa più eterogenea altrove.Un taglio di 25 punti base da parte della Fed mercoledì è praticamente scontato, ma la banca centrale potrebbe lasciare i tassi invaiati nella riunione di gennaio. Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità dell’81% per tassi invariati a gennaio, contro il 72% di una settimana fa e il 54% di un mese fa.Tra le altre indicazioni macroeconomiche, la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di novembre è risultata ancora in calo, contro attese per una crescita.Tra le storie societarie, Pfizer ha previsto un utile per il 2025 superiore alle aspettative di Wall Street, mentre Affirm Holdings ha proposto un’offerta privata di obbligazioni senior convertibili per un valore di 750 milioni di dollari.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones lima lo 0,39%: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata il 5 di questo mese, di nove ribassi consecutivi; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 6.047 punti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,54%); con analoga direzione, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,50%. LEGGI TUTTO

  • in

    Unipol entra in regime di adempimento collaborativo con Agenzia delle Entrate

    (Teleborsa) – Il Gruppo Unipol è stato ammesso dall’Agenzia delle Entrate al regime fiscale di adempimento collaborativo (cooperative compliance) e lo fa con la capogruppo Unipol Gruppo e la sua principale controllata, UnipolSai Assicurazioni.Il regime di adempimento collaborativo ha come principale obiettivo quello di instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza tra Amministrazione Finanziaria italiana e contribuente per aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti, si legge in una nota.In particolare, la collaborazione si esplica attraverso un’interlocuzione costante e preventiva finalizzata a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. L’ammissione del Gruppo Unipol è l’atto conclusivo di un’attività istruttoria condotta dall’Agenzia delle Entrate a seguito della presentazione dell’istanza di adesione, lo scorso dicembre 2023. L’ammissione al regime si fonda sul possesso da parte dell’azienda di un adeguato sistema di rilevazione, gestione e controllo dei rischi fiscali, integrato all’interno di un più ampio sistema di controllo interno, in linea con la migliore prassi internazionale. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, produzione industriale cala a sorpresa a novembre

    (Teleborsa) – Ancora in calo la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di novembre 2024. Secondo i dati pubblicati dalla Federal Reserve, si è registrata una variazione negativa dello 0,1% su base mensile, dopo il -0,4% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare -0,3%), sotto le attese degli analisti (+0,3%). Su base annua si registra una variazione negativa dello 0,9% dopo il -0,3% precedente. La produzione manifatturiera registra un aumento dello 0,2%, inferiore al consensus (+0,5%), che si confronta con il -0,7% di ottobre (dato rivisto da un preliminare -0,5%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è scesa al 76,8%, risultando inferiore alle stime degli analisti (77,3%), rispetto al 77% del mese precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    Spazio, nucleare: da ENEA e ASI un hub energetico sulla Luna

    (Teleborsa) – Produrre energia elettrica sul suolo lunare grazie a piccole centrali alimentate con energia nucleare. È l’obiettivo del progetto tutto italiano denominato SELENE (Sistema Energetico Lunare con l’Energia NuclearE) finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e condotto dall’ENEA come capofila, in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia. Il progetto risultato fra i vincitori, nel 2023, di un bando di finanziamento ASI per lo sviluppo di esperimenti scientifici per la Luna, punta a studiare le tecniche per la produzione di energia sul nostro satellite, superando i limiti delle tecnologie energetiche tradizionali. Nella realizzazione del progetto sono coinvolti quattro centri di ricerche ENEA: Frascati, Casaccia, Bologna e Brasimone.L’obiettivo dell’infrastruttura denominata Moon Energy Hub (MEnH) sarà di fornire una base energetica stabile ai futuri insediamenti lunari attraverso l’impiego di piccoli reattori nucleari a fissione, i Surface Nuclear Reactors (SNR).”L’Italia è fortemente impegnata nell’esplorazione della Luna e nella realizzazione di una base lunare permanente. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, le soluzioni attualmente disponibili, basate sull’utilizzo dell’energia solare, non consentono di raggiungere gli obiettivi energetici sfidanti per le future attività sulla superficie lunare, a causa dell’alternanza di 14 giorni di luce e 14 di buio. La ricerca di una soluzione tecnologica adeguata rappresenta un campo di ricerca di notevole interesse per l’ASI” afferma Angelo Olivieri, responsabile del settore Missioni Scientifiche dell’ASI.”In prospettiva, queste innovazioni potrebbero consentire di superare i limiti dei pannelli solari che hanno mostrato bassa densità di potenza, scarsa scalabilità, breve vita operativa e vulnerabilità da irraggiamento cosmico – sottolinea il coordinatore del progetto Francesco Lodi, ricercatore del Laboratorio ENEA Progettazione e analisi dei sistemi nucleari –. In questo senso, il MEnH segna un passo rivoluzionario nell’esplorazione lunare, ponendosi al centro della strategia per espandere le capacità umane sulla Luna”.Oltre alla progettazione dei sistemi di conversione, distribuzione dell’energia e degli SNR, i ricercatori dell’ENEA lavoreranno all’analisi degli aspetti di decommissioning e della supply chain e alla creazione di una roadmap per l’industrializzazione dell’infrastruttura.Di durata triennale, il progetto SELENE consentirà lo sviluppo di tecnologie e soluzioni avanzate anche in ambiti come la sensoristica, l’alta automazione e la trasmissione di potenza wireless e permetterà la messa a terra, attraverso una prova sperimentale, di una delle tecnologie più sfidanti per l’SNR, cioè lo smaltimento del calore, con l’obiettivo di validare le prestazioni del sistema ed incrementarne la maturità tecnologica.”Unendo innovazione tecnologica, visione strategica, operabilità, affidabilità e compattezza in un ambiente estremamente “esigente”come quello lunare, il MEnH mira a divenire un caposaldo per le future esplorazioni spaziali e un punto di riferimento per la definizione di uno scenario operativo chiaro e di una roadmap per raggiungerlo – evidenzia Mariano Tarantino, responsabile della Divisione Sistemi Nucleari di ENEA –. Il coordinamento di SELENE ci consente di confermare il ruolo dell’ENEA nel settore del nucleare per lo Spazio a livello nazionale e internazionale, divenendo il collante tra il tessuto industriale e il mondo della ricerca impegnati nel settore spaziale, un percorso già iniziato con l’accordo ASI-ENEA per la realizzazione di un primo studio di fattibilità per un reattore nucleare per alimentare le basi lunari”.Un aspetto fondamentale del progetto è la capacità di rispondere a variazioni di carico energetico e di gestire eventuali interruzioni di potenza. Per questo, sono previsti sistemi di accumulo di energia, che garantiscono flessibilità e affidabilità operativa. Il MEnH sarà anche dotato di un sistema di trasmissione di energia orientabile, per supportare attività a distanza dal centro di generazione, e di un sistema di ricezione mobile per attività meno energivore. LEGGI TUTTO

  • in

    Leonardo confermata nei Dow Jones Sustainability Indices

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, è stata confermata per il quindicesimo anno consecutivo nei Dow Jones Sustainability Indices (DJSI World e DJSI Europe) dopo la valutazione annuale effettuata dall’agenzia di rating internazionale S&P Global attraverso il Corporate Sustainability Assessment (CSA). Leonardo ha raggiunto un punteggio di 81 su 100, confermandosi per il sesto anno consecutivo il più alto del settore Aerospazio e Difesa.”Stiamo entrando in una nuova era tecnologica sempre più incentrata sui temi della sostenibilità e la riconferma nei DJSI rappresenta un importante riconoscimento del nostro impegno – ha detto l’AD Roberto Cingolani – La sostenibilità è uno dei fattori abilitanti del nostro Piano Industriale e tiene conto di un contesto globale che impone un nuovo paradigma, quello della sicurezza globale, in cui innovazione tecnologica, digitalizzazione e intelligenza artificiale giocano un ruolo fondamentale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Euronext, arrivano 3 nuovi titoli legati a AI e crypto sul mercato GEM

    (Teleborsa) – Arrivano 3 nuove società sul mercato Euronext Global Equity Market (GEM), con negoziazioni in partenza il 23 dicembre 2024.Si tratta di C3.ai (azienda statunitense attiva nello sviluppo di software di Intelligenza Artificiale per le aziende), Marathon Digital Holdings (società statunitense che si occupa di tecnologia per asset digitali), Hut 8 (società canadese attiva nel settore del mining di criptovalute).Il GEM, lanciato da Borsa Italiana nel 2016, è un sistema multilaterale di negoziazione (MTF) che consente agli investitori retail di negoziare azioni europee e statunitensi. LEGGI TUTTO

  • in

    ICF, acquisto di azioni proprie per 12,4% del capitale con opzione di vendita a 5,85 euro

    (Teleborsa) – Il CdA di Industrie Chimiche Forestali (ICF), quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, ha approvato di sottoporre all’Assemblea dei soci la richiesta di una nuova autorizzazione all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie. Alla data odierna, detiene 57.180 azioni proprie, pari allo 0,848% del capitale sociale. La richiesta di autorizzazione non è finalizzata alla revoca delle azioni.L’autorizzazione si rende opportuna al fine di consentire a ICF di: utilizzare le azioni proprie nell’ambito di operazioni connesse alla gestione caratteristica, con l’obiettivo di perfezionare operazioni di integrazione societaria con potenziali partner strategici, scambi di partecipazioni ovvero accordi di natura commerciale e/o professionale; intervenire a sostegno della liquidità del titolo; offrire agli azionisti uno strumento ulteriore di monetizzazione azione del proprio investimento; favorire la crescita dell’utile per azione per effetto dell’annullamento delle azioni.La proposta del Consiglio di Amministrazione è di autorizzare il consiglio stesso ad acquistare azioni ordinarie, in una o più volte ed anche per tranches fino a massimo 1.242.820 azioni ordinarie, pari al 18,44% del capitale. In particolare: fino a massimo 835.504 azioni ICF, pari al 12,39% del capitale, tramite l’Opzione di Vendita; e per le restanti fino a concorrenza del numero massimo complessivo, secondo le modalità previste dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti.Per quanto riguarda l’Opzione di Vendita, ICF intende acquistare massime 835.504 azioni ICF (pari al 12,39% del capitale) mediante attribuzione a tutti gli azionisti possessori di azioni ICF e in proporzione alle azioni ICF possedute, di un diritto di vendita con codice ISIN IT0005628745 ogni 1 azione ICF detenuta alla data del 14 gennaio 2025 (record date). Il Diritto di Vendita attribuisce a ciascun azionista il diritto di vendere alla società 1 azione ICF ogni 8 Diritti di Vendita posseduti.Il prezzo per la compravendita di ciascuna azione ICF per cui è stato esercitato il Diritto di Vendita sarà pari a 5,85 euro e quindi per un controvalore complessivo massimo di 4.887.702 euro nel caso di acquisto di tutte le massime 835.504 azioni ICF. L’esborso massimo di acquisto per l’operazione per la quale si richiede l’autorizzazione è fissato in 10 milioni di euro, di cui massimi 4.887.702 per gli acquisti tramite l’Opzione di Vendita.Il CdA ha approvato di sottoporre all’Assemblea dei soci l’annullamento, senza riduzione del capitale sociale, in tutto o in parte, delle azioni proprie già in portafoglio e/o che verranno eventualmente acquistate in forza della nuova autorizzazione. LEGGI TUTTO