2 Dicembre 2024

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    Titoli di Stato italiani, UniCredit: domanda sostenuta nel 2025, spread tra 120 e 140 pb

    (Teleborsa) – Con i Bund che probabilmente registreranno una performance contenuta, gli investitori cercheranno di sfruttare opportunità più redditizie nel 2025 in ambito obbligazionario. Questo sarebbe in linea con la ripresa dell’attività di carry trades (acquisto di titoli con rendimento elevato) già osservata quest’anno. Lo si legge nel “The Compass 2025″ di UniCredit, redatto dal nuovo team Group Investment Strategy, che presenta una panoramica completa delle previsioni economiche e delle principali implicazioni finanziarie.”Il deciso interesse verso i titoli di Stato periferici ha ridotto i differenziali di rendimento rispetto ai Bund, grazie alla disinflazione in corso, alla minore volatilità, alle prospettive di bilancio favorevoli, ai tassi di crescita superiori alla media e alla stabilità del quadro politico, soprattutto in Italia – si legge nel rapporto – Fa eccezione invece la Francia, su cui pesano l’indebolimento dei fondamentali macroeconomici e l’incertezza politica”.UniCredit prevede che la domanda di titoli di Stato italiani rimarrà sostenuta nel 2025, sostenuta da un contesto politico stabile e dal risanamento dei conti pubblici in corso. Stima che il differenziale di rendimento a 10 anni tra le obbligazioni italiane e tedesche resti nell’intervallo tra 120 e 140 pb, poiché i fattori positivi saranno in parte compensati da emissioni corpose, dovute principalmente alle obbligazioni in scadenza. D’altra parte, “le prospettive per i titoli di Stato francesi non sono incoraggianti, principalmente a causa dell’instabilità politica e dei rischi di rating”, viene evidenziato. Anche se potrebbero esserci acquisti tattici, le preoccupazioni degli investitori manterranno lo spread OAT-Bund a 10 anni intorno ai 70 pb. UniCredit preferisce quindi i BTP agli OAT, poiché i primi offrono un livello di rendimento iniziale più interessante che dovrebbe anche rappresentare una buffer naturale nell’eventualità di un rialzo dei rendimenti. Inoltre, il fatto che il 50% dell’intero debito pubblico francese sia in mano a investitori esteri (rispetto al 25% dell’Italia) è un altro elemento importante dato che questi sono tendenzialmente molto sensibili ai cambiamenti dei fondamentali economici di un Paese. LEGGI TUTTO

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    d’Amico, buyback per oltre 460 mila euro

    (Teleborsa) – d’Amico International Shipping ha comunicato di aver riacquistato, tra il 27 e il 29 novembre 2024, complessivamente 113.479 azioni proprie (corrispondenti allo 0,091% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 4,0579 euro per azione, per un corrispettivo pari a 460.485,20 euro.Al 29 novembre, DIS detiene 4.896.732 azioni proprie, corrispondenti al 3,95% del capitale socialeIn Borsa, oggi, ribasso composto e controllato per il Leader mondiale nel trasporto marittimo, che archivia la sessione in flessione del 2,07% sui valori precedenti. LEGGI TUTTO

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    Tweppy, delisting efficace dal 9 dicembre dopo successo OPA

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni Tweppy, società quotata su operante nel settore dei servizi ad alto valore aggiunto destinati alla transizione digitale e alla consulenza gestionale e comunicativa per le PMI attraverso lo sviluppo e la gestione di una piattaforma software proprietaria in modalità SaaS, i risultati definitivi hanno confermato che gli offerenti sono arrivati al 94,78% del capitale sociale.Il corrispettivo dell’OPA, pari a 1,15 euro per ogni azione, sarà pagato agli aderenti in data 6 dicembre 2024. La procedura congiunta avrà efficacia in data 9 dicembre 2024.Borsa Italiana disporrà che le azioni siano sospese dalla negoziazione su Euronext Growth Milan nelle sedute del 5 e 6 dicembre 2024 e la loro esclusione dalla negoziazione su Euronext Growth Milan a partire dalla seduta del 9 dicembre 2024. LEGGI TUTTO

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    UniCredit prende atto dell’esercizio di Trasparenza nell’UE del 2024

    (Teleborsa) – UniCredit ha preso atto degli annunci resi oggi dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) e dalla Banca Centrale Europea (BCE) in riferimento alle informazioni dell’esercizio di Trasparenza nell’UE del 2024, sulla base di quanto deciso dal Consiglio di Vigilanza dell’EBA.Il Consiglio di vigilanza dell’EBA ha approvato l’esercizio di trasparenza del 2024, che dal 2016 viene effettuato con frequenza annuale e pubblicato contemporaneamente al Risk Assessment Report (RAR). L’esercizio annuale di trasparenza sarà basato esclusivamente sui dati COREP/FINREP al fine di garantire un sufficiente e adeguato livello di informazione agli attori di mercato.I template sono stati compilati centralmente dall’EBA e successivamente inviati per una verifica alle banche e alle autorità di vigilanza. Le banche hanno avuto la possibilità di correggere eventuali errori identificati e sottoporre quindi i dati corretti tramite i consueti canali per le segnalazioni, e aggiungere informazioni specifiche come richiesto per chiarire ulteriormente i dati. L’esercizio del 2024 utilizza le date di riferimento del 30 settembre e 31 dicembre 2023, del 30 marzo e 30 giugno 2024. LEGGI TUTTO

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    Istat, Meloni: “Occupazione in salita e tasso di disoccupazione che scende. Dati incoraggianti”

    (Teleborsa) – “Accogliamo positivamente i dati di ottobre diffusi dall’Istat, con l’occupazione in salita e il tasso di disoccupazione che scende. Dati che ci incoraggiano a proseguire con determinazione il lavoro per rafforzare l’occupazione, sostenere famiglie e imprese, e costruire un futuro di crescita e stabilità per l’Italia”. È quanto ha affermato la premier Giorgia Meloni commentando i dati Istat di oggi relativi all’occupazione di ottobre e ai conti economici trimestrali.”Le stime provvisorie suggeriscono che la prudenza sui consumi possa essersi attenuata. A sistema con il buon dato sull’occupazione, questo costituisce il presupposto per una parte finale dell’anno un po’ migliore delle attese, con riflessi potenzialmente favorevoli sull’eredità da trasmettere al 2025″. È il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat. “L’aumento dell’occupazione, dopo lo stop di settembre – prosegue Confcommercio – al di là del nuovo massimo in termini aggregati, è favorevolmente caratterizzato dalla crescita dei dipendenti a tempo indeterminato e da quella della componente autonoma. Al contrario, desta nuove preoccupazioni la tendenza alla riduzione del tasso di attività femminile che prosegue ormai da dodici mesi. La rinuncia alla partecipazione al mondo del lavoro, in questo caso, non risiede tanto in una mancanza di opportunità di trovare un’occupazione (l’incremento nel confronto annuo è di 174mila unità), ma origina dalle perduranti difficoltà di contesto sociale e familiare”.Sui consumi si concentra anche il focus di Confesercenti che spiega come al loro rialzo abbia contribuito soprattutto la buona performance del turismo ed i rinnovi contrattuali. “L’economia rallenta, ma la buona performance del turismo ed i rinnovi contrattuali spingono la ripresa dei consumi. I dati odierni diffusi dall’Istat confermano la frenata del PIL nel terzo trimestre dell’anno, ormai indirizzato verso una crescita che, a fine anno, non dovrebbe superare purtroppo lo 0,5%. Segnali più incoraggianti, invece, arrivano dai consumi delle famiglie, che segnano un’importante ripresa, con una variazione del +1,4% rispetto al trimestre precedente – sottolinea Confesercenti –. Un recupero che era atteso, anche per l’impatto dei rinnovi contrattali sul potere d’acquisto delle famiglie, sostenuto anche dalla riduzione del cuneo fiscale e dal miglioramento dell’occupazione: la stessa Istat ad ottobre certifica il ritorno alla crescita del numero di occupati, sia congiunturale che sullo scorso anno, con gli indipendenti che segnano un aumento di circa 127mila lavoratori rispetto ad ottobre dello scorso anno. I consumi delle famiglie italiane sul territorio nazionale risalgono in termini tendenziali dello 0,2%, un aumento che consente così di riassorbire la contrazione del primo semestre. Con riferimento alla spesa turistica, l’aumento riferito al periodo gennaio- settembre risulta in termini reali pari al 9%, per un ammontare superiore ai 150 miliardi di euro e al 4,3% dei consumi sul territorio nazionale. In prospettiva, dato il contesto di stabilizzazione dei prezzi e di tenuta dell’occupazione, i consumi delle famiglie – conclude Confesercenti – potrebbero avvicinare un tasso di crescita dell1% nel 2025, trainando l’intera dinamica del PIL. Rimane, però, la necessità di un sostegno a lungo termine dei redditi delle famiglie. In particolare, di una detassazione generalizzata degli aumenti salariali che – dopo due anni di alta inflazione – permetterebbe di ridurre il rischio di drenaggio fiscale, soprattutto per i lavoratori che hanno ottenuto un aumento delle retribuzioni tale da passare ad un’aliquota IRPEF più pesante. LEGGI TUTTO

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    Rocket Sharing Company riapre la procedura di ABB

    (Teleborsa) – Rocket Sharing Company, startup quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato una piattaforma di marketplace integrata con un sistema di fidelizzazione, ha riaperto la procedura di Accelerated Bookbuilding (ABB) per consentire la sottoscrizione dell’Aumento di Capitale fino all’importo massimo residuo complessivo (comprensivo di sovraprezzo) di 272.980 euro. L’ABB potrà essere chiuso e riaperto in qualsiasi momento al fine di consentire ulteriori sottoscrizioni fino all’importo massimo deliberato entro il termine finale di sottoscrizione fissato al 31 dicembre 2024. Il prezzo di collocamento sarà determinato al completamento dell’Accelerated Bookbuilding.Rocket Sharing ricorda che l’Aumento di Capitale è strettamente strumentale alla prosecuzione dello sviluppo e della crescita del core business e funzionale a sostenerne il rafforzamento, considerata le opportunità di crescita strategica che potrà derivare anche dall’opportunità di sviluppare delle future partnership commerciali e/o sinergie, anche di tipo industriale, nonché dall’opportunità di allargare il network relazionale, commerciale e finanziario derivante dagli investitori, ritenuti strategici dalla società, in linea con quanto dichiarato in sede di IPO. LEGGI TUTTO

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    Health Italia, Cerved conferma per secondo anno consecutivo rating B1.2.

    (Teleborsa) – Cerved Rating Agency ha confermato, per il secondo anno consecutivo, il rating pubblico “B1.2.” di Health Italia, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato italiano della sanità integrativa e della offerta di soluzioni per il benessere di famiglie e dipendenti di aziende. La conferma del rating riflette il consolidamento delle performance economico-finanziarie del gruppo nel primo semestre 2024.”La conferma del rating B1.2 da parte di Cerved Rating Agency, per il secondo anno consecutivo, rappresenta un importante riconoscimento della solidità del nostro modello di business e della resilienza del gruppo – ha commentato l’AD Livia Foglia – Continueremo a perseguire una crescita sostenibile, consolidando la nostra presenza nel settore Healthcare e investendo in innovazione per garantire soluzioni sempre più efficaci e accessibili”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata, bene il Nasdaq con titoli tech

    (Teleborsa) – Seduta contrastata a Wall Street, in attesa di dati macroeconomici importanti (il clou sarà venerdì con il rapporto sulle buste paga non agricole di novembre) e di dichiarazioni da parte dei banchieri centrali statunitensi per avere indizi sulla direzione della politica monetaria. Attualmente, gli operatori vedono una probabilità del 62% che la Fed attui un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione di questo mese, rispetto a una probabilità dell’82% registrata un mese fa, secondo il tool FedWatch del CME.Tra le storie societarie, spicca il pensionamento di Pat Gelsinger, CEO di Intel, colosso statunitense dei semiconduttori che sta attraversando una fase di difficoltà. Intel ha nominato due dirigenti senior, David Zinsner e Michelle (MJ) Johnston Holthaus, come co-amministratori delegati ad interim mentre il consiglio di amministrazione conduce una ricerca per un nuovo CEO.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones lima lo 0,35%, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.045 punti (+0,21%). In denaro il Nasdaq 100 (+1,12%); sulla stessa tendenza, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,41%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti telecomunicazioni (+1,29%), informatica (+1,14%) e beni di consumo secondari (+1,04%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori utilities (-1,66%), energia (-1,26%) e finanziario (-0,86%).Al top tra i giganti di Wall Street, Intel (+4,70%), Microsoft (+1,74%), Boeing (+1,40%) e Amazon (+1,19%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Amgen, che ottiene -1,61%. Piccola perdita per JP Morgan, che scambia con un -1,3%. Tentenna Honeywell International, che cede l’1,15%. Sostanzialmente debole Verizon Communication, che registra una flessione dell’1,07%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Lam Research (+6,28%), Applied Materials (+5,26%), Intel (+4,70%) e Lululemon Athletica (+4,49%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Exelon, che prosegue le contrattazioni a -2,79%. Vendite su MercadoLibre, che registra un ribasso del 2,29%. Seduta negativa per DoorDash, che mostra una perdita dell’1,85%. Sotto pressione Amgen, che accusa un calo dell’1,61%. LEGGI TUTTO