Novembre 2024

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    Fiducia in calo, i consumatori chiedono risposte nella Legge di Bilancio

    (Teleborsa) – Secondo i dati Istat resi noti oggi, a novembre scende la fiducia dei consumatori da 97,4 a 96,6. In particolare, si evidenzia un peggioramento soprattutto delle opinioni sulla situazione economica generale e su quella futura: il clima economico cala da 99,7 a 97,8 e quello futuro si riduce da 95,0 a 93,8. Più contenuto il calo del climapersonale (da 96,6 a 96,2) e di quello corrente (da 99,2 a 98,7).”Natale in bianco. È quello che si rischia per colpa della perdita di fiducia dei consumatori”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori commentando il dato Istat sul calo della fiducia. “Una gelata sui consumi di Natale, considerato che a crollare maggiormente è proprio la componente relativa alle opportunità di acquistare beni durevoli, che precipita da -60,6 a -71, oltre 10 punti percentuali in meno, -10,4, ossia i beni che si comperano tipicamente a Natale. Non vanno bene anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia, anche se la caduta è più contenuta”, ha aggiunto Dona.”Urge una svolta, che purtroppo non si vede nella prossima Legge di Bilancio, atteso che non serve a molto aiutare i ceti più abbienti, quelli che guadagnano fino a 40 mila o peggio ancora 50 mila euro, ma le famiglie più in difficoltà, per le quali invece ci si limita a riconfermare le misure già attuate lo scorso anno, pur se rendendole strutturali”, ha concluso.Anche secondo Federconsumatori il dato rispecchia la situazione di difficoltà che molte famiglie stanno vivendo e che la Federazione denuncia da tempo. “La manovra economica, con le sue mancate risposte, non fa altro che peggiorare la situazione e le aspettative delle famiglie”, ha commentato Federconsumatori in una nota.”Il nostro Osservatorio Nazionale continua a registrare sacrifici e rinunce sul fronte dei consumi: con una riduzione del consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); una ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 49% dei cittadini); un aumento degli acquisti presso i discount (+11,9%). A questo si aggiunge la rinuncia alle cure, che interessa 4,5 milioni gli italiani”, prosegue la nota.”Da questi dati emerge chiaramente come sia necessario e urgente adottare misure di sostegno efficaci ed incisive, di cui nella manovra non si vede traccia: a partire da una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non quelli più elevati, nonché da un intervento (largamente annunciato ma non pervenuto) sulla tassazione degli extraprofitti e sul contrasto all’evasione fiscale”, ha concluso Federconsumatori.(Foto: Alexas_Fotos da Pixabay ) LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: fondamentale equo e fedele adempimento a doveri fiscali

    (Teleborsa) – “Tra i doveri previsti espressamente dalla nostra Costituzione ve né uno molto importante che voglio richiamare: concorrere alle spese pubbliche, ciascuno in ragione della propria capacità contributiva. Un dovere inderogabile che ne richiama un altro altrettanto fondamentale, sempre previsto dalla Costituzione, quello di solidarietà economica”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo alla Giornata della legalità finanziaria al Comando generale della Guardia di Finanza. “Infatti – ha aggiunto – solo attraverso l’equo e fedele adempimento dei doveri fiscali da parte dei contribuenti, lo Stato può raccogliere le risorse per soddisfare i bisogni pubblici”.”L’educazione finanziaria non deve essere una prerogativa di pochi esperti in materia, ma piuttosto un diritto garantito a tutti. Una sorta di bussola per orientare le nostre decisioni”. “Possedere conoscenze adeguate per gestire al meglio le proprie risorse economiche aiuta innanzitutto a dare il giusto valore al denaro e quindi al risparmio per investire e costruire con fiducia e cognizione un futuro solido e sereno” ha sottolineato il Ministro che, ricordando le parole del presidente Mattarella in occasione della 100esima Giornata mondiale del risparmio, ha ribadito come il risparmio sia “un bene individuale e collettivo al tempo stesso, un valore per il futuro delle famiglie e del Paese tutelato dalla nostra Costituzione”. LEGGI TUTTO

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    Borsa Milano prosegue in rialzo. Bene le altre borse UE senza Wall Street

    (Teleborsa) – Milano e gli altri Eurolistini proseguono in positivo, orfani di Wall Street che oggi resterà chiusa per la Festa del Ringraziamento. L’assenza di particolari dati macroeconomici e del mercato americano vedono scambi ridotti rispetto ai consueti volumi giornalieri, mentre si ragiona su tematiche prettamente interne. Così la Francia, che sta scontando le tensioni sulla Manovra e vede salire il rendimento dell’OAT al 3% e lo Spread a 84 punti. Al contrario lo spread italiano si mantiene a 120 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,37%.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,055. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,34%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,72%. LEGGI TUTTO

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    Bank of Korea, nuovo taglio dei tassi di interesse

    (Teleborsa) – Secondo taglio dei tassi di interesse in meno di due mesi per la Banca centrale della Corea del Sud. Il rallentamento dell’inflazione ha convinto la Banca centrale sudcoreana a tagliare il tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo al 3%. Anche ad ottobre il taglio era stato di 25 punti base. Ad ottobre l’inflazione è stata stimata in rallentamento all’1,3%, grazie al calo dei prezzi dell’energia. Il Governatore, Rhee Chang-yong, nel corso di una conferenza stampa che ulteriori tagli dipenderanno “da come gli attuali tagli dei tassi influenzeranno l’inflazione, la crescita, il debito delle famiglie e il tasso di cambio a termine”. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, fiducia economia stabile a novembre

    (Teleborsa) – Sostanzialmente stabile la fiducia dell’economia di Eurolandia nel mese di novembre 2024. L’indice che misura il sentiment complessivo è salito a 95,8 punti, rispetto ai 95,7 punti del mese precedente, sopra i 95,1 punti attesi dagli analisti. Sostanzialmente stabile anche la fiducia del complesso dell’Unione Europea, secondo i dati diffusi dalla Direzione generale Affari economici e fianziari della Commissione Europea, a 96 punti (+0,2 p.p.). Per quanto riguarda le componenti dell’indice per l’Eurozona, la fiducia dei consumatori è scesa a -13,7, mentre quella dell’industria migliora -11,1. Quella dei servizi risulta in calo (-0,9 punti), quella del commercio (+2,3) e delle costruzioni (+0,3) in miglioramento. L’indice sulle prospettive del lavoro (Employment expectations indicator, EEI) è calata leggermente nell’Eurozona (- 0,3 p.p. a 98,9 punti).La DG Economia della Commmissione europea ha pubblicato oggi anche il dato relativo al clima affari della Zona Euro, che mostra segnali di peggioramento, attestandosi a novembre a -0,77 punti da -0,93 di ottobre.(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Stellantis, le carrozzerie di Mirafiori si fermano dal 2 dicembre all’8 gennaio

    (Teleborsa) – A causa della “persistente situazione di incertezza nelle vendite di vetture elettriche in svariati mercati europei che rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori e di vetture del settore del lusso in alcuni paesi extraeuropei come Cina e Stati Uniti” Stellantis ha annunciato che procederà alla sospensione dell’attività delle carrozzerie al complesso di Mirafiori dal 2 al 17 dicembre, cui seguirà la chiusura collettiva dell’intero impianto – già precedentemente prevista in base ad accordi sindacali per le feste di fine anno – dal 18 dicembre al 5 gennaio e riapertura quindi l’8 gennaio. È quanto ha spiegato il gruppo in una comunicazione alle organizzazioni sindacali.Il segmento city car Bev in Europa nei primi 10 mesi dell’anno si è ridotto del 54% rispetto allo stesso periodo del 2023 e, allo stesso tempo in Italia, il mix Bev è su livelli molto bassi intorno al 4%. Questo – prosegue Stellantis – non è sufficiente a mantenere una continuità nella produzione. In questo scenario la scelta di produrre la nuova 500 ibrida a Mirafiori è coerente con la responsabilità sociale del Brand. In un contesto europeo caratterizzato da una domanda in calo, sovracapacità produttiva e la necessità di riconversione indicata dalla normativa, oltre alla concorrenza asiatica, Stellantis fa sapere di essere “fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività” e di stare “lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa cruciale fase della transizione verso l’adeguamento e l’adozione delle nuove piattaforme tecnologiche”. L’Azienda – si legge nella nota – “continua a mettere in atto tutti gli strumenti offerti dalla normativa vigente, con l’obiettivo di ridurre il più possibile l’impatto della transizione sul fabbisogno di manodopera. Per questo è necessario assicurare anche per il prossimo anno il fondo per la cassa integrazione a cui anche noi, come tutte le aziende contribuiamo”. Lo stop riguarda solo le Carrozzerie e non il resto del complesso di Mirafiori – precisa il gruppo – dove, ricorda, “ci sono cinque stabilimenti e uffici amministrativi di varie entità, con circa 13mila persone complessivamente”. “Mirafiori – spiega Stellantis – sta vivendo una profonda trasformazione, verso un vero e proprio polo di innovazione e sviluppo a livello globale, scelta cruciale per vincere la sfida della transizione verso la mobilità sostenibile a cui siamo chiamati. Una visione che prevede un processo di investimenti nel comprensorio torinese e nell’industria automobilistica italiana, finalizzato alla creazione del Mirafiori Automotive Park 2030, che ha al suo interno eccellenze tecnologiche globali, tra cui, la produzione di cambi elettrificati a doppia frizione (eDCT), il Plant di Economia Circolare e il Battery Technology Center. Stellantis è accanto a tutte le sue persone in questo momento turbolento, con l’obiettivo di garantire continuità e crescita, confermando il ruolo dell’Italia come uno dei pilastri globali del Gruppo. Si tratta di un percorso impegnativo, che non risparmia scelte difficili e non offre soluzioni a portata di mano, ma esige unità d’intenti e visione, conclude la società, necessarie per accompagnare questa grande azienda, insieme a tutto l’ecosistema Italia, nel futuro”. Parole che non sono state ben accolte dai sindacati. “Come avevamo preventivato, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali continua in modo esponenziale. Siamo di fronte ad un altro lunghissimo stop produttivo della durata di un’intero mese, che pensiamo possa essere anche ulteriormente prolungato successivamente con il 2025 che si prospetta come un altro anno terribile e sarà il diciottesimo anno consecutivo in cui sono utilizzati gli ammortizzatori sociali – hanno dichiarato Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino, e Gianni Mannori, responsabile Fiom di Mirafiori, con una nota in merito all’annuncio di Stellantis della nuova sospensione delle attività delle carrozzerie agli impianti di Mirafiori. “Leggiamo stupefatti – aggiungono – che i dirigenti di Stellantis dichiarano che serve unità d’intenti e visione, quando nella realtà non c’è nessun tipo di confronto e negoziato con i rappresentanti dei lavoratori. Ricerchiamola allora questa unità d’intenti, con un vero confronto finalizzato a portare ulteriori investimenti a Torino e a Mirafiori utili a far cessare questa cassa integrazione che sta sfiancando economicamente le lavoratrici e i lavoratori”. Secondo Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive “mentre da un lato il Governo taglia le risorse al fondo automotive, per poi chiedere all’Europa di dotarsi di un fondo per la transizione dell’auto, dall’altro lato, Stellantis continua a non dare nessuna garanzia produttiva e occupazionale ed a comunicare le continue chiusure in cassa integrazione. A Mirafiori la produzione terminerà il 2 dicembre e riprenderà solo l’8 gennaio. La situazione è ormai drammatica. Le lavoratrici e lavoratori hanno diritto ad avere risposte. La presidente del Consiglio deve convocare le parti a Palazzo Chigi – è l’appello -: il settore automotive rischia di sparire nel nostro Paese. Non ci fermeremo e proseguiremo fino ad auto-convocarci a Palazzo Chigi”. LEGGI TUTTO

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    Tassi, Schnabel “falco” gela i mercati

    (Teleborsa) – Isabel Schnabel gela i mercati: il membro del comitato esecutivo della Banca centrale, ritiene, infatti, che ci sia poco spazio per altri tagli dei tassi da parte della Banca centrale europea. “Date le prospettive di inflazione, ritengo che potremo spostarci gradualmente verso la neutralità se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra base”, ha dichiarato Schnabel secondo Bloomberg.”Metterei in guardia di non andare troppo lontano, cioè in territorio accomodante”. La rappresentante della Bce stima la neutralità, che non può essere misurata con precisione, al 2%-3%. Con il tasso al 3,25% Schnabel ha detto che “potremmo non essere così lontani”.”Le preoccupazioni per l’elevata inflazione si sono spostate sulla crescita economica. Oltre a ciò, i rischi geopolitici stanno aumentando e l’incertezza sulla politica statunitense potrebbe influenzare la politica commerciale e fiscale, con implicazioni più ampie per l’economia dell’area euro”, ha affermato nelle scorse ore il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, in un’intervista con il quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, Moody’s conferma rating dopo offerta su Banco BPM

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating Moody’s ha confermato i rating del debito Senior Preferred (non garantito) e dei depositi a lungo termine di UniCredit a Baa1, con outlook stabile. Secondo l’agenzia, se l’acquisizione del Banco BPM dovesse essere finalizzata, il merito di credito di Unicredit rimarrebbe sostanzialmente stabile. L’affermazione, si legge in una nota, riflette anche la valutazione dell’agenzia di rating secondo cui l’acquisizione di Banco Bpm non impedirebbe la potenziale acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit. Moody’s ribadisce che, in caso di acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit, prenderà in considerazione la possibilità che il rating stand-alone del gruppo di Piazza Gae Aulenti, attualmente pari a baa3, venga aggiornato a baa2, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia. Ciò comporterebbe un innalzamento del rating anche per il debito senior non privilegiato e junior. LEGGI TUTTO