20 Novembre 2024

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    Real estate, BCE: crescita ricavi non ha tenuto il passo con costi di finanziamento

    (Teleborsa) – Il mercato commercial real estate (CRE) sta affrontando gli effetti simultanei di tassi di interesse più elevati, calo della domanda dovuto a uno spostamento strutturale verso il lavoro da remoto e aumento dei costi dovuto a requisiti di spesa in conto capitale più elevati legati alla sostenibilità. Lo si legge in un focus della Banca centrale europea (BCE) all’interno del Rapporto sulla stabilità finanziaria.Mentre si prevede che la pressione al ribasso esercitata dalla politica monetaria restrittiva diminuirà in futuro, l’impatto della domanda CRE più bassa probabilmente persisterà laddove sarà guidata da cambiamenti strutturali nelle preferenze indotti dalla pandemia e da nuove pratiche di lavoro da remoto, viene osservato. Al contrario, gli shock dell’offerta edilizia hanno svolto un ruolo relativamente meno importante negli ultimi anni.Con prezzi in calo, le svalutazioni delle attività sono state il motore principale del recente forte calo degli utili principali delle società immobiliari, sostiene il report.Inoltre, la crescita dei ricavi delle società immobiliari non ha tenuto il passo con i loro costi di finanziamento, il che ha potenziali implicazioni per la loro capacità di rimborso.”Ciò avrà probabilmente implicazioni immediate sulla capacità delle aziende di far fronte ai rimborsi del debito, con evidenti ricadute sul rischio di credito bancario e di mercato – viene osservato – Mentre qualsiasi ulteriore potenziale allentamento monetario potrebbe ridurre la pressione sulla capacità di rimborso nei prossimi trimestri, le aziende potrebbero comunque vedere aumentare i costi di finanziamento man mano che il debito originato durante il periodo di politica monetaria ultra-allentata giunge a scadenza. Infatti, a giugno 2024 il 20% dei prestiti alle società immobiliari dell’area dell’euro sarebbe dovuto scadere entro due anni”. LEGGI TUTTO

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    Vard (Fincantieri), ordine significativo per cinque navi “Walk-to-work”

    (Teleborsa) – VARD, controllata norvegese del Gruppo Fincantieri attiva nella realizzazione di navi speciali, ha firmato un contratto per la progettazione e costruzione di cinque navi “Walk-to-work” con un cliente internazionale. Il valore dell’ordine è significativo (per Fincantieri significa superiore a 200 milioni di euro).Le unità forniranno servizi di approvvigionamento, manutenzione e operatività per le piattaforme offshore nel settore oil & gas. Tutte le unità saranno costruite, allestite, collaudate e consegnate dal cantiere di Vard a Vung Tau, in Vietnam. Le prime quattro navi verranno consegnate nella seconda metà del 2027, mentre l’ultima è prevista per il primo trimestre del 2028.”Siamo lieti di proseguire il nostro lavoro come partner di fiducia e leader nelle soluzioni per navi specializzate – ha detto Pierroberto Folgiero, AD di Fincantieri – Queste nuove unità, dotate di tecnologia all’avanguardia e caratteristiche personalizzate, sono progettate per massimizzare la sicurezza e l’efficienza, ottimizzando al contempo i consumi. Il nostro impegno per l’innovazione e la collaborazione con i clienti conferma la reputazione di eccellenza di Fincantieri in questo settore, mentre il nostro portafoglio ordini continua a crescere”. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa la Borsa americana in attesa dei conti di Nvidia

    (Teleborsa) – Si muove con cautela Wall Street, in attesa dei risultati trimestrali di Nvidia che arriveranno stasera a mercato chiuso. I conti del colosso statunitense dei semiconduttori sono considerati fondamentali per sostenere il rally del comprato dell’intelligenza artificiale. Intanto, prima della campanella sono arrivate indicazioni contrastanti dal comparto retail. Target ha previsto vendite comparabili e profitti del trimestre delle festività al di sotto delle aspettative di Wall Street, mentre TJX Companies ha migliorato la guidance dopo un terzo trimestre in crescita.Tra gli altri annunci societari, Delta Air Lines ha affermato di aspettarsi che i ricavi del 2025 crescessero solo di una percentuale a una cifra media su una crescita della capacità del 3%-4% per l’anno; Ford Motor sta pianificando di ridurre ulteriormente la sua forza lavoro europea di 4.000 posizioni entro la fine del 2027, principalmente in Germania e Regno Unito.Rimangono sotto la lente i titoli legati alle criptovalute (come MicroStrategy e MARA Holdings) dopo che il Bitcoin è balzato brevemente sopra quota 94.000 dollari.Dal punto di vista della politica monetaria, durante la giornata sono attesi commenti da funzionari della Federal Reserve tra cui Lisa Cook, Michelle Bowman e Susan Collins, mentre il vicepresidente per la supervisione Michael Barr dovrebbe testimoniare davanti alla Commissione per i servizi finanziari della Camera.Sul fronte macroeconomico, sono risultate in aumento le domande di mutuo negli Stati Uniti nell’ultima settimana, nonostante i tassi sui mutui trentennali siano saliti ancora.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si ferma a 43.327 punti; sulla stessa linea, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 5.913 punti, sui livelli della vigilia. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,2%); senza direzione l’S&P 100 (-0,15%). LEGGI TUTTO

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    Smart Capital raccoglie 6,9 milioni di euro. Debutto in Borsa il 22 novembre

    (Teleborsa) – Smart Capital, holding di partecipazioni industriali di tipo permanent capital specializzata in investimenti di Private Equity e di Private Investments in Public Equity, è pronta a sbarcare a Piazza Affari con una capitalizzazione di circa 40,98 milioni di euro (escludendo le azioni a voto plurimo non oggetto di ammissione alle negoziazioni), dopo aver raccolto 6,86 milioni di euro. Il prezzo di collocamento è stato pari a 1,55 euro per azione.Il flottante è al 52,68%; il dato esclude le 1.665.255 azioni a voto plurimo non oggetto di ammissione alle negoziazioni.La società ha 26.437.764 azioni ordinarie di cui 4.422.846 di nuova emissione. Sono presenti 1.665.255 azioni a voto plurimo (10 voti per ciascuna azione), non oggetto di ammissione alle negoziazioni, di titolarità di Finagrati S.r.l.; Costantini Investments S.r.l.; Reef Capital S.r.l..I maggiori azionisti dopo l’ammissione sono: Costantini Investments S.r.l. (società riconducibile ad Andrea Costantini) con 12,26% delle azioni ordinarie, 25,96% dei diritti di voto; Finagrati S.r.l. (società riconducibile alla famiglia Agrati) con 20,05% delle azioni ordinarie, 30,75% dei diritti di voto; Reef Capital S.r.l. (società riconducibile ad Andrea Faraggiana) con 0,20% delle azioni ordinarie, 1,88% dei diritti di voto; Herongreen S.p.A. (società riconducibile a Sergio Buoncristiano) con 13,60% delle azioni ordinarie, 8,35% dei diritti di voto; altri azionisti derivanti dalla conversione di strumenti finanziari partecipativi con 37,28% delle azioni ordinarie, 22,87% dei diritti di voto; mercato con 16,62% delle azioni ordinarie, 10,19% dei diritti di voto.I componenti del Consiglio di Amministrazione sono: Andrea Costantini, Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore Delegato; Cesare Annibale Agrati, Amministratore; Pietro Carena, Amministratore indipendente.Al 30 giugno 2024, il Gruppo ha riportato un totale attivo consolidato pari a circa 50,8 milioni di euro e un Net Asset Value (NAV) pari a 41,4 milioni di euro. I Proventi Finanziari da partecipazioni del Gruppo sono pari a circa 1,9 milioni di euro e l’utile consolidato di pertinenza del Gruppo si è attestato a circa 1,1 milioni di euro. LEGGI TUTTO