12 Novembre 2024

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    Tyson Foods, guidance inferiore alle attese per le vendite 2025

    (Teleborsa) – Tyson Foods, multinazionale americana che opera nel settore alimentare, ha chiuso il quarto trimestre del 2024 (terminato il 28 settembre) con vendite di 53.309 milioni di dollari, in aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. L’utile operativo rettificato è di 1.820 milioni di dollari, in aumento del 95% rispetto all’anno precedente, mentre l’EPS rettificato è di 3,10 dollari, in aumento del 131% rispetto all’anno precedente. La cassa fornita dalle attività operative è di 2.590 milioni di dollari, in aumento del 48% rispetto all’anno precedente.”Abbiamo ottenuto un miglioramento significativo della redditività per il quarto trimestre e l’intero anno. Abbiamo anche rafforzato la nostra posizione finanziaria, con una solida generazione di flussi di cassa e una sostanziale riduzione del nostro rapporto di leva finanziaria netta – ha affermato il CEO Donnie King – Guardando al futuro, siamo ottimisti sulle nostre prospettive e sulla nostra capacità di offrire valore a lungo termine ai nostri azionisti. Il nostro portafoglio multi-proteico e multi-canale, unito al nostro team migliore della categoria, ai marchi iconici e all’attenzione all’eccellenza operativa, ci posiziona bene per l’anno fiscale 2025 e oltre”.Tyson Foods prevede che le vendite saranno in calo dell’1% o invariate nell’anno fiscale 2025 rispetto all’anno fiscale 2024. Gli analisti si aspettavano una crescita dell’1,8%, secondo i dati compilati da LSEG. Inoltre, prevede che il free cash flow sarà maggiore dei dividendi per l’anno fiscale 2025. LEGGI TUTTO

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    Sabaf, utile 9 mesi sale a 12,6 milioni. Impulso da nuovi stabilimenti nel 2025

    (Teleborsa) – Sabaf, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di componenti per elettrodomestici, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi di vendita normalizzati pari a 212,3 milioni di euro, superiori del 20,4% rispetto ai 176,3 mln di euro dei primi nove mesi 2023 (+12,7% a parità di perimetro). L’EBITDA normalizzato dei primi nove mesi 2024 è stato di 32,1 milioni di euro (15,1% delle vendite), in crescita del 31,9% rispetto ai 24,4 milioni di euro (13,8%) dei primi nove mesi 2023. L’utile netto normalizzato del periodo è stato di 12,6 milioni di euro, superiore del 49,5%.”Anche nel terzo trimestre, Sabaf ha conseguito una crescita organica a doppia cifra, che conferma il 2024 come anno record per il fatturato, grazie all’acquisizione di nuove quote di mercato a livello globale – ha commentato l’AD Pietro Iotti – Nel 2025, l’attesa prosecuzione di politiche monetarie espansive potrà avere un effetto positivo anche sul mercato degli elettrodomestici consentendo il pieno dispiegarsi degli effetti delle nostre strategie. Confidiamo pertanto in un deciso, ulteriore miglioramento dei risultati”.Al 30 settembre 2024 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 77 milioni di euro (73,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e 83,4 milioni di euro al 30 settembre 2023).Il Gruppo prevede di chiudere il 2024 con ricavi tra i 276 e i 280 milioni di euro, in crescita del 15-17% rispetto al 2023. L’attività presso i nuovi stabilimenti produttivi (Messico e India) è in costante espansione e darà nel 2025 un importante ulteriore contributo alla crescita. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,3 milioni di quote di emissione a 65,92 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,3 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 65,92 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    TISG, Filippo Menchelli torna presidente. Conti 9 mesi in crescita

    (Teleborsa) – The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso quotato su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi per 292 milioni di euro, in crescita del 11,4% rispetto a 262,2 milioni nello stesso periodo del 2023. L’EBITDA è pari a 50,1 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto, con un EBITDA Margin del 17,2%.”Un altro trimestre positivo per The Italian Sea Group, che ha registrato risultati in linea con le aspettative – ha commentato l’AD Giovanni Costantino – A seguito dell’ottimo riscontro ottenuto lo scorso settembre al Monaco Yacht Show con la presentazione di superyacht dall’estetica estremamente raffinata e dall’eccellente livello qualitativo, stiamo lavorando per finalizzare alcune importanti trattative, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, che ci daranno ulteriore slancio per consolidare la guidance 2025″. “Continua inoltre il successo delle linee semicustom, tra cui il progetto Panorama e il progetto Admiral Quaranta – ha aggiunto – di quest’ultimo si è tenuta a fine ottobre la cerimonia di posa della chiglia del primo motoryacht in costruzione, la cui vendita è stata conclusa nel primo semestre del 2024 e che ha segnato un importante sviluppo della flotta di The Italian Sea Group. Un’ulteriore conferma della solidità e validità del nostro modello di business”.L’indebitamento Finanziario Netto è pari a 19 milioni di euro al 30 settembre 2024, rispetto a un Indebitamento Finanziario Netto di 1,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023Il valore complessivo del portafoglio ordini (Order Book) – ossia il valore lordo dei contratti in essere relativi a yacht nuovi non ancora consegnati alla clientela – al 30 settembre 2024 (Shipbuilding e Refit) è pari a 1.275 milioni di euro. Il valore complessivo dei contratti in essere relativi a yacht non ancora consegnati alla clientela, al netto dei ricavi già iscritti nel conto economico (Net Backlog) al 30 settembre 2024 (Shipbuilding e Refit), è pari a 533 milioni di euro.La società conferma la Guidance 2024 e l’Outlook Strategico 2025.Dopo la rinuncia alla carica da parte di Simona Del Re, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato e nominato Presidente Filippo Menchelli, che aveva già ricoperto il medesimo incarico dal maggio 2020 a giugno 2024. Nel giugno 2024 gli era stato chiesto un maggiore focus e una maggiore operatività sul business. A valle della raggiunta maggiore efficienza nei processi produttivi, il CdA lo ha cooptato e nominato Presidente. LEGGI TUTTO

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    Cammilli (Pictet AM): scelte d’investimento spesso inefficienti e focalizzate su breve termine

    (Teleborsa) – “Negli ultimi quattro anni la crescente complessità dei mercati finanziari, unita alle incertezze geopolitiche ed economiche, ha indubbiamente alimentato un maggiore interesse per la materia, la cui conoscenza e comprensione è ritenuta oggi cruciale da tutti per riuscire a realizzare i propri progetti di vita. Tuttavia, continua a persistere un gap tra quelle che sono le iniziative promosse in questo ambito e l’effettiva crescita del livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia”. Lo ha affermato Daniele Cammilli, Head of Marketing di Pictet Asset Management, commentando l’Osservatorio Edufin 2024, realizzato da Pictet AM con FINER Finance Explorer.”Ciò appare evidente sia nella difficoltà a trovare contenuti adeguati, sia nelle scelte di investimento che risultano spesso inefficienti e focalizzate sul breve termine – ha spiegato – Esempio emblematico sono ancora una volta i giovani: oltre la metà di loro si informa quasi quotidianamente su temi finanziari, prediligendo i canali social – in particolare Instagram – salvo poi non ritenersi soddisfatti dei contenuti e dell’affidabilità dei referenti”. “A questa difficoltà -secondo Cammilli – è imputabile l’incapacità di vedere il risparmio e gli investimenti in un’ottica di lungo termine, disciplinata da una attenta pianificazione finanziaria. Ad esempio, i più giovani mostrano una pericolosa predilezione per il trading on line o l’acquisto di crypto valute, piuttosto che optare per approcci improntati alla diversificazione e alla comprensione del rischio attraverso un ingresso graduale nei mercati azionari tramite un PAC o pensare ad attivare forme di previdenza complementare”. “Alla luce di ciò, noi operatori dobbiamo impegnarci nell’educare al futuro gli investitori di oggi e di domani, estendendo ad un più ampio pubblico (generazioni e ricchezza) i servizi tipici della consulenza finanziaria, attraverso modelli di servizio innovativi, e promuovendo in primis una corretta pianificazione finanziaria per obiettivi”, ha sostenuto. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Banca Progetto da parte di Centerbridge

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del controllo esclusivo di Banca Progetto da parte di Centerbridge Partners. La transazione riguarda principalmente i servizi di credito alle imprese e di factoring.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che le società non sono attive negli stessi mercati o in mercati verticalmente correlati. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Finanza, cresce l’interesse. Ma i giovani snobbano azionario e previdenza complementare

    (Teleborsa) – Anche nel 2024, complice l’aumentata complessità dei mercati finanziari e le incertezze relative a crescita economica e tensioni geopolitiche, l’Italia conferma il trend positivo di un crescente interesse per le tematiche finanziarie da parte di investitori e risparmiatori. Lo afferma l’Osservatorio Edufin di Pictet Asset Management, realizzato insieme a FINER Finance Explorer. Sul totale del campione, gli italiani si dichiarano oggi molto o abbastanza interessati nell’88% dei casi, rispetto al 76% del 2021. Tuttavia, è evidente il gap generazionale quando si tratta di investire o tenere i risparmi liquidi. L’interesse degli investitori per la finanza resta poi in larga parte correlato al rapporto tra età e patrimonio finanziario.Le conoscenze inadeguateLa complessità del mercato generata da uno scenario macro più incerto e volatile negli ultimi tre anni, fa crescere, trasversalmente in tutti i segmenti, la percentuale di quanti non ritengono sufficientemente adeguate le proprie conoscenze in materia finanziaria, con un incremento del 11% dal 2021 ad oggi. In particolare, tra le generazioni più giovani, oltre il 40% desidera aumentare le proprie conoscenze in materia. Per la prima volta quest’anno, la percentuale di quanti dichiarano di informarsi quotidianamente o settimanalmente a temi economico-finanziari ha raggiunto il 38% superando quella di quanti vi si dedicano esclusivamente durante eventi eccezionali una tantum (pari al 33% nel 2024).La scelta dei contenutiNonostante il maggiore interesse alla materia e una migliore consapevolezza delle proprie lacune, gli investitori e risparmiatori italiani continuano a non trovare gli strumenti adeguati ad approfondire e ampliare le proprie conoscenze finanziarie. In effetti, se nel 2021 la difficoltà nel comprendere la materia era al primo posto (31% degli intervistati), dal 2022 quest’ultima ha ceduto il podio alla percezione di mancanza di contenuti o di referenti ritenuti affidabili, aumentata del 17% negli ultimi 3 anni e indicata oggi come principale ostacolo dal 35% del campione. In particolare, negli ultimi 12 mesi, la percezione di scarsità di contenuti di qualità e referenti di fiducia è aumentata fino al 5% in tutti i segmenti di investitori e tipologie di risparmiatori.Il ruolo dei social networkTra gli strumenti utilizzati per informarsi, i social si confermano quale canale privilegiato e sempre più utilizzato, passando dal 27% del 2021 al 36% nel 2024, seguiti al secondo posto da eventi digitali, preferiti dal 24% degli intervistati. Di contro, prosegue il costante declino di stampa e tv nella dieta mediatica, come canali di informazione economica-finanziaria: se nel 2021 questi due fonti erano scelte dal 32% del campione, nel 2024 la percentuale è scesa al 18%. In generale, si riconferma una sempre maggiore centralità dei social network quali strumenti di informazione in modo trasversale rispetto al campione (investitori e non), a prescindere dalla generazione e dal patrimonio: WhatsApp, Facebook e Instagram (che cresce in modo significativo rispetto al 2022) i più usati, a cui seguono LinkedIn, Spotify e Tik Tok. Anche qui le differenze generazionali rispetto alle preferenze di social sono particolarmente marcate: per Boomer (1940-1964) e GenX (1965-1980) Whatsapp e Facebook restano predominanti, mentre per GenY (1981-1996) e GenZ (1997-2010) Instagram è in assoluto il favorito con oltre il 35% delle preferenze.Complessivamente, prosegue la crescita della fiducia verso i social network; se nel 2021 solo il 2% del campione esprimeva fiducia nei social, nel 2024 è passata al 27%. Subito dietro troviamo amici e conoscenti, che mantengono salda la prima posizione (49%) come referenti di fiducia per risparmio e investimenti. Infine, guardando invece ai livelli di fiducia degli italiani nei confronti delle istituzioni e degli operatori del settore finanziario, scuola e istituzioni raccolgono la maggior parte delle preferenze. Un dato, quest’ultimo, che trova riscontro nell’inserimento dell’educazione finanziaria nelle scuole, apprezzata dal 58% del pubblico. L’attitudine al risparmioLa ricerca si è soffermata sull’attitudine al risparmio, mettendo in evidenza gli obiettivi, le paure e le difficoltà nel mettere da parte del denaro prima ancora di decidere come investirlo. Partendo dagli obiettivi, il 41% del campione ha dichiarato di voler accrescere le proprie conoscenze finanziarie per realizzare i propri progetti di vita, seguito da un 25% che desidera imparare a risparmiare e un 23% che vuole saper correttamente investire il proprio risparmio. In effetti, per poter realizzare i propri sogni, è fondamentale in primis riuscire a risparmiare per crearsi una solidità finanziaria a lungo termine e un “cuscinetto di protezione” in caso di imprevisti più a breve; queste, infatti, sono state le due principali motivazioni portate dal 60% degli intervistati sul perché sia importante risparmiare. Tuttavia, il connubio tra inflazione, rialzi dei tassi, crisi energetica e incertezza economica che ha caratterizzato gli ultimi tre anni ha reso particolarmente difficile riuscire ad accantonare una quota di risparmio. A conferma di ciò, il 46% del campione ha dichiarato di non riuscire a risparmiare, mentre per il restante 33% dei casi, solamente il 12% riesce a risparmiare oltre il 10% dello stipendio percepito.La ricerca evidenzia che il livello di ansia finanziaria appare proporzionale all’educazione finanziaria: quanto più è scarsa la conoscenza della materia, tanto inferiori sono i rischi economico-finanziari percepiti. Questa correlazione è ben evidente anche nel caso della previdenza complementare, dove il 78% del campione dichiara di non pensarci minimamente, sebbene oggigiorno si comunichi moltissimo sull’importanza di una pensione integrativa, in particolar modo per le giovani generazioni che, dal canto loro, non sembrano preoccuparsene; il 55% di GenY e GenZ afferma di non averci ancora pensato.Le scelte di investimentoAnche nel 2024 la maggiore complessità del mercato, unita alla difficoltà nell’identificare contenuti di valori e consulenti di fiducia, ha generato un forte bias rispetto all’orizzonte temporale di investimento. In un anno in cui il mercato azionario ha ripreso a performare bene, la visione di breve termine, unita all’idea di un rendimento sicuro offerto dai Titoli di Stato, ha tuttavia continuato a prevalere. Tra gli investitori, il grosso dei portafogli è risultato carico di bond e titoli governativi italiani (47%) seguiti da investimenti immobiliari (22%), con appena un 9% di azioni (inferiore rispetto all’11% del 2023), mostrando una scarsa diversificazione del rischio. Guardando poi alla propensione all’investimento per fasce d’età, persiste il “paradosso” dell’investimento a lungo termine, dove sebbene un giovane sia il soggetto più indicato per investire in azioni, dalle evidenze della ricerca risulta che l’azionario cresce d’attrattività con l’avanzare dell’età. Analogamente, i giovani si mostrano meno interessati (e meno a conoscenza) di strumenti ritenuti ideali per iniziare il proprio percorso di pianificazione finanziaria e investimento di lungo periodo: i Piani di Accumulo (PAC). Guardando invece ai trend relativi agli strumenti di investimento, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo sviluppo della digitalizzazione della finanza. Ad oggi, oltre il 40% di Boomer e GenX si avvale del banking online, mentre tra i più giovani questo strumento è affiancato e, nel caso della GenZ, superato dal trading on line e dall’acquisto di crypto valute. Anche in questo caso ci ritroviamo dinanzi a un paradosso, dove le generazioni più giovani e con un livello di conoscenza finanziaria più limitato investono spesso in strumenti ad altissimo rischio in maniera del tutto inconsapevole.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Seduta negativa nelle borse europee: anche Piazza Affari in calo

    (Teleborsa) – Giornata difficile per Piazza Affari, che scambia in ribasso, assieme agli altri Eurolistini.I dati macroeconomici su inflazione e sentiment degli investitori tedeschi – in leggera crescita la prima, in netto peggioramento il secondo – aumentano le preoccupazioni in un’Europa che resta tesa sui mercati. Negativi anche quelli del Regno Unito relativi ad un raffreddamento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che torna a salire (più delle attese) dopo la discesa estiva.Continua intanto a regnare l’incertezza in attesa dell’insediamento dell’amministrazione Trump. Molte aziende europee sono preoccupate dalla possibile introduzione di nuove tariffe doganali da parte del nuovo presidente, mentre quelle legate al settore della difesa godono di un rinnovato ottimismo per una crescita degli investimenti parte dei membri europei della Nato. Le incertezze cinesi continuano invece ad affossare i marchi del lusso.Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,41%. Lieve calo dell’oro, che scende a 2.601,8 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,56%. LEGGI TUTTO