12 Novembre 2024

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    Mercato degli autocarri, ANFIA: a ottobre +0,2%. Si riduce flessione di veicoli trainati e autobus

    (Teleborsa) – Nel mese di ottobre il comparto degli autocarri si mantiene sui volumi registrati un anno fa, mentre i veicoli trainati e gli autobus proseguono il trend negativo, ma riducono la flessione. Analizzando nel dettaglio il mercato di ottobre 2024, nel mese sono stati rilasciati 2.241 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+0,2% rispetto ad ottobre 2023) e 1.203 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-4,5%), suddivisi in 140 rimorchi (+10,2%) e 1.063 semirimorchi (-6,2%). Questi i dati diffusi oggi dall’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA).Nei primi dieci mesi del 2024 si contano 25.046 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 2,7% in più rispetto ai primi dieci mesi del 2023, e 11.466 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-13,5% rispetto a gennaio-ottobre 2023), cosìripartiti: 1.147 rimorchi (+1,1%) e 10.319 semirimorchi (-14,9%).Per gli autocarri, nei primi dieci mesi del 2024, tutte le aree geografiche del Paese presentano una variazione positiva: +6,7% il Nord-Est, +2,4% il Nord-Ovest e rialzi più contenuti nell’area Sud e Isole (+0,3%) e nelle regioni del Centro (+0,2%).Per classi di peso, a gennaio-ottobre 2024 i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano ancora la crescita più significativa (+127%), seguiti dai veicoli sopra le 12,5 e fino a 16 tonnellate (+15,4%) e dai veicoli pesanti sopra le 16 tonnellate (+2,2%). In calo, invece, i veicoli sopra le 5 e fino a 8 tonnellate (-3,5%) e i veicoli sopra le 8 e fino a 12,5 tonnellate (-1,7%).Nei primi dieci mesi del 2024, gli autocarri rigidi risultano in crescita del 7,4%, mentre i trattori stradali chiudono a -1,6%. Nello stesso periodo, mantengono una crescita a doppia cifra i veicoli da cantiere (+25,1%), mentre la variazione è pressoché stabile per i veicoli stradali (+0,5%).Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi dieci mesi del 2024 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta dell’1,9% (stessa quota di gennaio-ottobre 2023), per un totale di 465 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano lo 0,8% del totale (era l’1,4% nei primi dieci mesi del 2023).”Il forte rallentamento nel trend di immatricolazioni dei veicoli commerciali registrato nel mese di ottobre testimonia ancora una volta l’inconciliabilità di politiche discontinue e incerte per un settore chiamato ad affrontare la sfida della transizione ecologica – commenta Luca Sra, delegato ANFIA per il trasporto merci –. Risulta pertanto incomprensibile la scelta dell’Esecutivo di tagliare i fondi già stanziati e destinati al settore automotive, facendo così mancare il supporto alle piccole e medie imprese che investono in veicoli commerciali di ultima generazione, la cui produzione in Italia rappresenta un’eccellenza europea. Similarmente, si esprime disappunto per il mancato recepimento nel disegno di legge di bilancio attualmente in discussione di uno stanziamento congruo per l’autotrasporto, come già richiesto dalle principali associazioni automotive e del settore. Affinché si possa rispondere alla sfida della decarbonizzazione, sarà infatti necessario incrementare le risorse disponibili per il comparto destinandole alla strutturazione di un fondo pluriennale che supporti le aziende nel rinnovo del parco circolante con mezzi a basse e zero emissioni, a cominciare dalle motorizzazioni a gas naturale compresso o liquefatto o quelle diesel di ultima generazione, entrambe compatibili con i rispettivi biocarburanti – biometano e HVO. Contestualmente, si rinnova l’invito a valutare la reintroduzione di agevolazioni fiscali per gli investimenti in beni strumentali veicolari sostenibili”. In riferimento ai veicoli trainati, nei primi dieci mesi del 2024 tutte le aree geografiche – tranne il Sud e Isole, che chiude a +1,1% – registrano una flessione: più lieve nelle regioni del Centro (-5,6%), mentre calano a doppia cifra il Nord-Ovest (-21,3%) e il Nord-Est (-23,7%). Le marche estere totalizzano 6.321 libretti di circolazione a gennaio-ottobre 2024 (-21,1%); variazione negativa, seppur più contenuta, anche per le marche nazionali (-1,9%), con 5.145 libretti.”Il mese di ottobre continua a registrare un calo nel mercato italiano di rimorchi e semirimorchi che, tuttavia, è andato meglio rispetto agli altri paesi europei – afferma Massimo Menci, presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA –. Alla luce di questi dati, in aggiunta alla totale assenza in Legge di bilancio di risorse dedicate allo svecchiamento del parco circolante e alla conseguente decarbonizzazionedel settore, urge l’adozione del regolamento di attuazione del Codice della strada per la libera circolazione dei veicoli a 18mt che, con una riduzione dei viaggi, garantirà una maggiore sicurezza stradale e un contenimento degli impatti ambientali. Auspichiamo, inoltre, che il MIT definisca in tempi brevi il decreto direttoriale per la definizione dei tempi e delle modalità di prenotazione dei 25 milioni stanziati dal DMInvestimenti del 2024″.Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza ad ottobre 2024 440 nuove unità, con un decremento del 2,9% rispetto ad ottobre 2023. Nel decimo mese dell’anno, ad eccezione degli autobus adibiti al TPL, in ripresa (+14,4%), gli altri compartimantengono un andamento negativo: calano a doppia cifra gli autobus e midibus turistici (-59,7%) e gli scuolabus (-21,4%), mentre presentano una flessione più contenuta i minibus (-2,8%). Nei primi dieci mesi del 2024, i libretti di autobus rilasciati sono 5.276 (+19% rispetto a gennaio-ottobre 2023). Nel cumulato tutti i segmenti registrano invece una variazione positiva: +98,8% i minibus, +24,3% gli autobus e midibus turistici, +10,1% gli scuolabus e +6,4% gli autobus adibiti al TPL.Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 23,9% a gennaio-ottobre 2024 (contro il 15,6% dei primi dieci mesi del 2023), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 25,6% (20,5% a gennaio- ottobre 2023). A livello territoriale, infine, nei primi dieci mesi del 2024 le immatricolazioni si mantengono in crescita in due aree geografiche su quattro, con un rialzo a doppia cifra nel Centro (+58,3%) e nel Sud e isole (+38,4%), mentre calano del 3,1% nel Nord-Ovest e del 19,9% nel Nord-Est. LEGGI TUTTO

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    OPA Servizi Italia, adesioni oltre il 14%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni Servizi Italia, società quotata su Euronext STAR Milan e leader nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere, risulta che oggi 12 novembre 2024 sono state presentate 37.032 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 848.756, pari al 14,07% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 ottobre 2024 e terminerà il 15 novembre 2024.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Servizi Italia acquistate sul mercato nei giorni 14 e 15 novembre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Nielsen Ad Intel: mercato pubblicitario in positivo a settembre (+2,2%)

    (Teleborsa) – Nielsen, leader globale nella misurazione dell’audience, dei dati e nelle analisi, ha pubblicato i risultati Ad Intel relativi al mercato pubblicitario nel mese di settembre 2024. Questi vedono gli investimenti pubblicitari in Italia chiudere il mese a +2,2%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi nove mesi a +5,7%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei primi nove mesi del 2024 si attesta a +6,8%.”Continua l’andamento positivo del 2024 anche se si registra un rallentamento della crescita, principalmente dovuto al confronto con l’ultimo quadrimestre del 2023 dove si erano registrati investimenti particolarmente sostenuti – dichiara Luca Bordin, Country leader Italia –. Le previsioni per gli ultimi mesi dell’anno, infatti, ci portano ad ipotizzare un rallentamento del tasso di crescita del mercato che, pur rimanendo in positivo, potrebbe calare di circa un punto percentuale rispetto alla crescita cumulata Gen./Set. (+5,7%). Tutto questo al netto delle incertezze legate agli avvenimenti di politica internazionale che in questo periodo potrebbero essere particolarmente rilevanti”.Relativamente ai singoli mezzi, la TV è cresciuta del +5,7% a settembre e +9,8% nei primi nove mesi dell’anno. I Quotidiani sono in calo del -7,8% a settembre 2024 e del -7,2% nei primi nove mesi dell’anno. A settembre in calo del -2,5% anche i Periodici, che nei primi nove mesi registrano un -1,6%. La Radio è in calo a settembre del -2,7% e nei primi nove mesi del +7,4%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nei primi nove mesi del 2024 chiude con un +4,0% (+4,6% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).Segno positivo nei primi nove mesi per l’Out of Home (Transit e Outdoor) che registra un +9% e per il Cinema +41,2%. In calo la Go TV che segna un -3,8% e il Direct Mail -8,3%.Sono 17 i settori merceologici in crescita nel mese di Settembre, il contributo maggiore è portato da Automobili (+18,8%), Servizi Professionali (+15,5%) e Cura Persona (+13,7%). In calo a settembre gli investimenti di Media/Editoria (-31,8%), Abbigliamento (-21,4%) e Finanza/assicurazioni (-11,8%).Relativamente ai comparti con la maggiore quota di mercato, si evidenzia, nei primi nove mesi del 2024, l’andamento positivo di Automobili (+26,7%), Gestione casa (+34,3%) e Distribuzione (+11,4%), in calo invece Media/Editoria (-16,7%), Telecomunicazioni (-7,4%) e Abbigliamento (-2,9%).”Dopo 3 mesi di crescita, il settore Finanza/Assicurazioni registra una flessione segnando un calo del -11,8%. Il risultato negativo è attribuibile alla contrazione registrata da Tv e Radio che rappresentano il 76% del mercato del comparto. La flessione – conclude Bordin – è stata, rispettivamente, del -4,4% e del -29,7%”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in calo. Occhi su inflazione e Fed

    (Teleborsa) – Prevale la cautela a Wall Street, dopo il record registrato la vigilia, ancora sull’entusiasmo per la vittoria di Trump alle presidenziali. Ora gli addetti ai lavori guardano al dato importante che sarà pubblicato domani: l’inflazione americana, attesa in rialzo, che sarà letta in chiave Fed, dopo il taglio dei tassi di 25 punti deciso la scorsa settimana.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones continua la seduta con un leggero calo dello 0,57%; sulla stessa linea, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 5.982 punti. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,27%); sulla parità l’S&P 100 (-0,15%).Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell’S&P 500. Nel listino, i settori materiali (-1,53%), utilities (-1,45%) e beni di consumo secondari (-1,08%) sono tra i più venduti.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Honeywell International (+2,51%), Wal-Mart (+0,95%), Microsoft (+0,86%) e Amazon (+0,67%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -3,51%.Vendite su 3M, che registra un ribasso del 3,02%.Seduta negativa per Boeing, che mostra una perdita del 2,72%.Sotto pressione Dow, che accusa un calo del 2,63%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Adobe Systems (+4,44%), DexCom (+3,53%), Zscaler (+2,79%) e Honeywell International (+2,51%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tesla Motors, che prosegue le contrattazioni a -6,43%.Tonfo di Micron Technology, che mostra una caduta del 5,32%. LEGGI TUTTO

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    MAIRE, a NEXTCHEM licensing e Process Design Package per impianto acido nitrico in Messico

    (Teleborsa) – MAIRE annuncia che NEXTCHEM (Sustainable Technology Solutions), attraverso la sua controllata Stamicarbon, licensor per le tecnologie dei fertilizzanti azotati, si è aggiudicata il licensing e il Process Design Package (PDP) per un’unità di abbattimento terziario che verrà installata nell’impianto di acido nitrico di Soluciones Químicas a Minatitlán, Veracruz, Messico.Stamicarbon applicherà la sua tecnologia proprietaria di abbattimento terziario, un sistema altamente efficiente progettato per ridurre le emissioni degli impianti di acido nitrico. Questa tecnologia non solo aiuta a rispettare le normative ambientali, ma contribuisce anche agli sforzi globali per mitigare il cambiamento climatico, riducendo l’impronta di carbonio nella produzione di acido nitrico.Questa tecnologia, che fa parte del portafoglio di tecnologie NX STAMI Nitrates, sarà utilizzata per fornire una soluzione su misura per la rimozione del protossido di azoto (N2O) dal flusso di gas di processo, portando i parametri ambientali dell’impianto in linea con le attuali normative sulle emissioni.”Questo accordo conferma il nostro impegno nel proporre soluzioni avanzate per i clienti che operano nell’industria dei fertilizzanti”, ha commentato Alessandro Bernini, CEO di MAIRE. LEGGI TUTTO

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    Metalmeccanici, rotta trattativa su contratto: annunciato sciopero di otto ore

    (Teleborsa) – Si rompe la trattativa tra Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici 2024/2027. È quanto emerso al termine del tavolo di oggi, a causa delle distanze riscontrate tra le parti sulle proposte relative agli aumenti salariali. I sindacati hanno annunciato l’avvio della mobilitazione, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, fino allo sciopero di 8 ore su base territoriale, da programmare nelle prossime settimane, oltre al blocco delle flessibilità e degli straordinari.I sindacati di categoria, in particolare, chiedono un aumento dei salari in tre anni di 280 euro mensili sui minimi per il livello medio. Le associazioni datoriali – che nella loro proposta estendono a quattro anni la vigenza del contratto – propongono invece di confermare l’aumento definito in base all’inflazione (Ipca-Nei). Sulla base delle previsioni disponibili da parte dell’Istat, l’adeguamento dei minimi tabellari all’indice Ipca Nei sarebbe pari a 173,37 euro lordi per il livello C3 nel periodo 2025-2028, cifra da adeguare sulla base del dato effettivo. “Grave è la volontà di Federmeccanica e di Assistal di voler cambiare le regole del modello contrattuale che nella sostanza significa nessun aumento certo per i prossimi anni ma tutto legato all’andamento dell’inflazione – spiegano in una nota unitaria Fim, Fiom e Uilm nazionali, dopo la rottura della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici –. Insignificanti sono state le risposte per quanto riguarda la stabilizzazione dei contratti di lavoro precari, come del resto non è stata data alcuna disponibilità per quanto riguarda la riduzione dell’orario di lavoro, per noi elemento significativo per affrontare una situazione industriale difficile”. Sono inoltre “mancati passi in avanti anche su altre importanti parti normative: tra i principali welfare, previdenza formazione e inquadramento professionale, salute e sicurezza, appalti. Su queste basi – sottolineano i sindacati – era per noi impossibile continuare il confronto”. Fim, Fiom e Uilm confermano dunque di aver proclamato “lo stato di agitazione attraverso il blocco delle flessibilità e lo sciopero dello straordinario”. Inoltre sono state proclamate 8 ore di sciopero articolate con modalità da definire unitariamente a livello territoriale, da effettuarsi a partire dalla prossima settimana. “Al fine di coinvolgere i lavoratori e renderli consapevoli della grave rottura che si è consumata – concludono i sindacati – verranno organizzate assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro”. “La nostra proposta è una risposta alle richieste del sindacato, ai bisogni dei lavoratori incidendo sulle varie dimensioni della persona”, e “alle esigenze delle imprese incidendo su fattori di competitività, ai problemi sociali che potranno incidere negativamente su persone e imprese”sottolinea in una nota Federmeccanica, dopo l’incontro di oggi con Fiom, Fim e Uilm. Secondo l’associazione datoriale la proposta prevede un beneficio economico potenziale, in presenza di tutte le condizioni previste, per un livello C3, nel periodo 2025-2028, che può arrivare a 7.010 euro. “La nostra proposta – scrive l’associazione di categoria – è la risposta a chi dice che non vogliamo rinnovare il Ccnl nonostante le gravissime difficoltà del nostro settore”. In particolare, la proposta “riconosce benefici aggiuntivi rispetto all’adeguamento all’inflazione (Ipca Nei), con strumenti e modalità che tengono conto della grave situazione del settore”. Con l’adeguamento ex post dei minimi tabellari all’Ipca Nei, sulla base delle stime ad oggi disponibili, “l’incremento totale sarebbe pari a 173,37 euro nel periodo 2025-2028”. “In più – prosegue la nota – sono previsti altri benefici che complessivamente, al verificarsi delle condizioni previste sui vari istituti, potranno determinare fino a 6.510 euro circa lordi come massa salariale al livello C3 nel periodo 2025-2028”. A questa somma, “grazie agli incentivi sui flexible benefits i dipendenti potranno ricevere fino a 500 euro netti aggiuntivi nel periodo 2025-2028”. A questo, sempre secondo Federmeccanica, il sindacato ha però risposto “con l’annuncio dell’apertura di una fase conflittuale”. LEGGI TUTTO

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    Tonfo di Piazza Affari insieme ai mercati europei

    (Teleborsa) – Giornata difficile alla Borsa di Milano, che è stata investita dalle vendite, insieme agli altri mercati di Eurolandia, con gli investitori che guardano con preoccupazione all’insediamento di Trump alla Casa Bianca che ha parlato di nuove tariffe doganali. Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,06. Giornata negativa per l’oro, che continua la seduta a 2.601,2 dollari l’oncia, in calo dello 0,71%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,62%.Sale molto lo spread, raggiungendo +128 punti base, con un deciso aumento di 13 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,62%.Tra le principali Borse europee pesante Francoforte, che segna una discesa di ben -2,13 punti percentuali; sotto pressione Londra, con un forte ribasso dell’1,22%, e seduta negativa per Parigi, che scende del 2,69%. A Milano, forte calo del FTSE MIB (-2,15%), che ha toccato 33.607 punti; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 35.738 punti, in forte calo del 2,12%.Il controvalore degli scambi nella seduta del 12/11/2024 a Piazza Affari è stato pari a 3,32 miliardi di euro, con un incremento di ben 625,1 milioni di euro, pari al 23,19%, rispetto ai precedenti 2,7 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,46 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,61 miliardi.Al top tra le azioni più importanti di Milano, segna un buon incremento STMicroelectronics, che riporta un +1,09% rispetto al precedente.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Mediobanca, che ha archiviato la seduta a -8,15%.Sensibili perdite per Prysmian, in calo del 5,48%.In apnea Brunello Cucinelli, che arretra del 4,78%.Tonfo di Amplifon, che mostra una caduta del 4,24%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Digital Value (+10,70%), Alerion Clean Power (+9,79%) e Pharmanutra (+6,55%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Ferragamo, che ha archiviato la seduta a -7,65%. LEGGI TUTTO

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    Fisco, via libera del Cdm a riapertura del concordato. Adesioni entro il 12 dicembre

    (Teleborsa) – Approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il decreto che riapre i termini di adesione al concordato preventivo fiscale biennale per il 2024 e il 2025. Una misura che dà la possibilità di adesione ai titolari di partita Iva che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2024. I contribuenti interessati potranno aderire alla proposta fiscale entro il 12 dicembre 2024. “Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il Decreto Legge concernente la riapertura dei termini per fruire del Concordato preventivo biennale, fissando la data al 12 dicembre – ha annunciato il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo –. Chi non è riuscito ad aderire entro la precedente scadenza del 31 ottobre, potrà ora aderirvi attraverso questa nuova finestra. Si tratta di un importante prova di ascolto da parte del governo, che dopo un confronto con le categorie e i professionisti ha deciso di allargare ulteriormente la possibilità di aderire a una misura apprezzata e conveniente per tutti: Stato e cittadini. Si è potuto fare solo ora in quanto al 31 ottobre era necessario acquisire dati certi sul gettito del concordato per avviare un’ulteriore riduzione delle tasse dal 2025. Il fisco che abbiamo sempre professato di volere è proprio questo: semplice e dialogante con i contribuenti”. Luce verde del Cdm anche all’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus Natale di 100 euro che sarà erogato con la tredicesima. La norma – a quanto si apprende – è contenuta nello stesso decreto che ha riaperto i termini per l’adesione al concordato preventivo biennale. I costi dell’intervento sono previsti in circa 400 milioni di euro. Al momento il bonus Natale, secondo quanto prevede il dl omnibus che lo ha introdotto, spetta ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico e che abbiano capienza fiscale. Il dl prevede anche un rifinanziamento del Fen (Fondo emergenze nazionali) gestito dalla Protezione civile. Il decreto approvato oggi in Consiglio dei Ministri confluirà probabilmente nel cosiddetto decreto fiscale all’esame del Senato. Via libera, infine, anche alla nomina di Salvatore Luongo come comandante generale dei Carabinieri. Luongo, attuale vicecomandante generale, prenderà il posto di Teo Luzi. LEGGI TUTTO