7 Novembre 2024

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    Gruppo Mediocredito Centrale, utile 9 mesi in forte crescita a 57,4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Gruppo Mediocredito Centrale ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto consolidato pari a 57,4 milioni di euro, rispetto a 19,2 milioni al 30/09/2023. Il risultato consolidato rileva la positiva performance di tutte le banche del Gruppo, con la Capogruppo MCC che ha conseguito un utile di 19,7 milioni (rispetto a 4,3 milioni al 30/09/2023), BdM Banca, proseguendo il trend già evidenziato nei trimestri precedenti, ha registrato un utile di 18,55 milioni (rispetto a 0,4 milioni al 30/09/2023) e Cassa di Risparmio di Orvieto ha rilevato un utile di 9,3 milioni (rispetto a 5,8 milioni al 30/09/2023). Al risultato aggregato delle tre banche, pari a 47,6 milioni, si aggiungono effetti positivi di consolidamento per 9,8 milioni.Il Gruppo segna un +25% per il margine di interesse, pari a 260 milioni rispetto a 208,5 milioni al 30/09/2023, grazie al positivo andamento dei tassi di interesse di mercato; +7,1% per le commissioni nette, pari a 127 milioni rispetto a 119 milioni al 30/09/2023 (in crescita le commissioni da servizi di investimento a +17% e da gestione delle garanzie pubbliche a +22%).C’è stata una riduzione del cost income dal 75,1% al 30/09/2023 al 67,2% al 30/09/2024, e degli impieghi netti a clientela, pari 9,68 miliardi (rispetto a 9,71 miliardi al 31/12/2023). Continua il supporto all’economia: erogati nei primi nove mesi più di 1,3 miliardi di euro, a favore del tessuto imprenditoriale e delle famiglie.Grado di copertura dei crediti deteriorati su base aggregata in crescita al 45,2% (44,1% a fine 2023) grazie all’incremento degli accantonamenti in coerenza con il programma di derisking. Stabile l’NPL ratio lordo, pari al 7,9% (7,8% al 31 dicembre 2023) e netto, pari al 4,5% (4,6% a fine 2023). Escludendo i titoli deteriorati coperti da GACS, la copertura dei crediti deteriorati sale al 52,4% (51,2% al 31/12/2023), l’NPL ratio lordo è pari al 7,0% e l’NPL ratio netto è pari al 3,5%, entrambi stabili rispetto al 31/12/2023. LEGGI TUTTO

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    USA: produttività sotto attese, costo lavoro sale più del previsto

    (Teleborsa) – Nel 3° trimestre del 2024 la produttività del settore non agricolo in USA è salita su base trimestrale del 2,2%, dopo il +2,1% dei tre mesi precedenti, confrontandosi con il +2,6% atteso dagli analisti. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è cresciuto dell’1,9%, rispetto al +2,4% del 2° trimestre 2024 e contro il +1,1% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Mossa: deal Intermonte è game changer, focus su sinergie ricavi

    (Teleborsa) – “L’acquisizione di Intermonte è un game changer per Banca Generali e siamo fiduciosi di chiudere l’offerta entro fine gennaio 2025, mentre siamo in attesa del nulla osta da parte del regolatore”. Lo ha detto l’AD Gian Maria Mossa in conference call con gli analisti, dopo la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi 2024.Il deal sarà un game changer per tre principali aree di sinergie: Brokerage e market making, Structured products, Investment banking.Sul primo fronte, Banca Generali intende sfruttare l’esperienza di trading e l’attività di ricerca e consulenza dedicata su azioni, ETF e derivati, internalizzare margini sui flussi di negoziazione di Banca Generali (ad esempio market making su ETF, cash equities e derivati) e fornire soluzioni tailor-made.Sul secondo fronte, intende sfruttare il desk derivati di Intermonte per internalizzare la componente derivative dei prodotti strutturati, spingere ulteriormente sull’arricchimento dell’offerta con consulenza e intermediazione di prodotti strutturati anche sul mercato secondario, sfruttare la piattaforma digitale di Intermonte (Websim) per attrarre nuovi clienti.Sul terzo fronte, intende differenziare ulteriormente la proposta di Banca Generali per attrarre profili FA senior, ampliando la proposta per i clienti imprenditori e avvicinarsi a nuovi segmenti di clientela, catturare un segmento di clientela (imprenditori e PMI) esposto al megatrend del trasferimento generazionale di ricchezza e agli eventi di liquidità associati, capitalizzare le attuali tendenze normative e il supporto governativo per migliorare il mercato dei capitali delle PMI.In sintesi, l’operazione Intermonte “permette l’insourcing di competenze strategiche in trading, derivati e investment banking per migliorare ulteriormente la proposta di valore di Banca Generali, permette la generazione di notevoli sinergie di ricavi distribuite sulle diverse linee di business chiave, e aumenta anche la fedeltà di clienti e banker”.Banca Generali è quindi “fiduciosa di offrire un ritorno sull’investimento superiore al costo del capitale di Banca Generali, confermando così la capacità di creare valore extra per i propri azionisti, e prevede che la dividend policy rimarrà invariata, dato che gli elevati coefficienti patrimoniali assorbiranno facilmente i requisiti di capitale indotti da Intermonte”.Agli analisti che chiedevano dettagli sull’impatto del deal sull’EPS, Mossa ha detto che ulteriori dettagli saranno resi noti al Capital Market Day del prossimo anno. “L’operazione comunque sarà accrescitiva – ha spiegato – La sinergie su ricavi sono sostanziose sulle varie linee di business e siamo fiduciosi di espandere i servizi e catturare anche dell’extra business. Sicuramente ci sono delle sinergie di costi, ma questo è un deal trasformativo in termini di sinergie sui ricavi”.Mossa ha raccontato agli analisti l’operazione Intermonte, annunciata a settembre, mentre l’attenzione degli operatori è su un deal di M&A ancora più grande: l’OPA di Banco BPM su Anima. Il banchiere ha riconosciuto che “il Danish Compromise è un’opportunità, quindi il deal ha molto senso dal punto finanziario e del capitale. In generale, io continuo a pensare che la nostra industria sia il “place to be”, grazie a volumi in continua crescita al di là della singola società. Quindi è ovvio vedere l’interesse da parte di grandi gruppi in un momento in cui anche importanti CEO hanno suggerito un calo dei ricavi da interessi”. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione salgono meno delle attese

    (Teleborsa) – Crescono, ma meno delle attese, le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 1 novembre, i “claims” sono risultati pari a 221 mila unità, in salita di 3 mila unità rispetto ai 218 mila della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 216.000 mila). Le attese degli analisti erano per una salita fino a 223 mila unità.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 227.250 unità, in calo di 9.750 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 25 ottobre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.892.000, in discesa di 39.000 unità rispetto alle 1.853.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.862.000 mila) e superiore a 1.880.000 attese. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: PIL in ripresa, non stupirebbero eventuali revisioni al rialzo

    (Teleborsa) – Dopo le revisioni al rialzo del PIL degli ultimi anni “in misura inedita” effettuate dall’Istat “anche alla luce del notevole incremento dell’occupazione sin qui registrato, non sarei stupito da eventuali revisioni al rialzo anche relativamente alle stime preliminari del PIL 2024”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra sottolineando che le prospettive di crescita a breve termine risultano, nel complesso, ancora incoraggianti. I modelli di previsione interni lasciano ritenere che, nel trimestre finale dell’anno, il Pil dovrebbe tornare in espansione, grazie al recupero della domanda estera netta e al prosieguo della ripresa dei consumi”Nel ddl di bilancio, l’aver reso strutturali diverse misure prima finanziate annualmente, contribuisce ad attenuare le incertezze degli operatori di mercato.Giorgetti ha voluto anche “sgombrare il campo dalle osservazioni di quanti ritengano che la manovra non abbia introdotto rilevanti novità rispetto alle politiche già adottate dal Governo. Al contrario, la conferma a regime e talora la modifica del perimetro e della configurazione, fermi restando gli effetti economici di determinate misure, può contribuire ad attenuare i timori degli operatori di mercato legati all’incertezza delle prospettive economiche”Quanto alle risorse derivanti dal concordato preventivo introdotto nel decreto-legge fiscale “non sono state considerate, per ragioni prudenziali, nell’ambito delle coperture e solo una volta quantificate e iscrivibili in bilancio potranno essere destinate, come previsto già a legislazione vigente, al finanziamento di interventi di riduzione della pressione fiscale”. Il taglio del cuneo fiscale rivisto e ampliato ai redditi fino a 40.000 euro rispetto alla precedente soglia dei 35.000 porterà benefici “a ulteriori 3 milioni di contribuenti”, ha proseguito il Ministro per il quale la diversa configurazione dell’intervento consentirà di “di attenuare le distorsioni legate al cosiddetto effetto soglia che caratterizzava lo schema precedente”.Capitolo sanità – “Per effetto degli ulteriori stanziamenti disposti dalla manovra, nei prossimi anni il finanziamento della spesa sanitaria assumerà inoltre un andamento all’incirca pari a quello dell’inflazione misurata in termini di IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i Paesi dell’Unione Europea), che in base alle stime programmatiche del Piano strutturale di bilancio di medio termine sarà pari a circa l’1,9 per cento nel periodo 2025-2027”. LEGGI TUTTO

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    BT Group rivede guidance ricavi, tiene profittabilità 1° semestre

    (Teleborsa) – La compagnia telefonica britannica BT Group ha chiuso il primo semestre dell’esercizio con un utile netto reported di 755 milionidi sterline, in calo dell’11&% su anno, mentre l’EPS adjusted si è attestato a 10,7pence per azione, in aumento del 4% rispetto allo scorso anno. I ricavi si sono contratti del 3% a poco più di 10,1 miliardi di sterline, mentre l’EBITDA adjusted è aumentato dlel’1% a 4,1 miliardi. IlBT Group ha annunciato un dividendo infrannuale di 2,40p per azione, in crescita del 4% rispetto ai 2,31p per azione distribuiti lo scorso anno. La compagnia di tlc ha confermato le prospettive di EBITDA per l’anno fiscale 2025 a 0,2 miliardi di sterline, mentre ha leggermente rivisto al ribasso quella sui ricavi dell’esercizio, che ora sono attesi in calo dlel’1-2%, riflettendo l’indebolimento del trading al di fuori del Regno Unito. Spese in conto capitale attese a 4,.8 miliardi e cash flow a 1,5 miliardi. Per il medio termine, BT Group prevede una crescita sostenuta dei ricavi rettificati e un aumento dell’EBITDA superiore ai ricavi, sostenuta dall’intervento sui costi dal 2026 al 2030. LEGGI TUTTO

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    Energia, Vargronn entra nel mercato tedesco dell’eolico offshore

    (Teleborsa) – Vargronn, joint venture tra Plenitude e HitecVision per lo sviluppo di progetti eolici offshore, ha annunciato oggi l’acquisizione del 27,4% dell’impianto eolico offshore Vortex da 288MW, operativo nel Mar Baltico tedesco. Questa operazione – spiega la società in una nota –segna l’ingresso di Plenitude nel mercato offshore wind tedesco. Gli altri partner di Vortex sono EnWB (50,1%), azienda specializzata in progetti offshore wind, e il fondo tedesco Arzteversorgung Westfalen-Lippe (22,5%). “Vargronn – afferma Stephen Bull, ceo di Vargronn – è lieta di entrare in Germania, uno dei mercati eolici offshore più grandi al mondo. Questa transazione fornisce a Vargronn una piattaforma significativa per un’ulteriore crescita e un’importante visione operativa in un nuovo mercato”. LEGGI TUTTO

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    IGD conferma guidance. Oneri finanziari pesano su perdita

    (Teleborsa) – IGD SIIQ, uno dei principali player in Italia nel settore immobiliare retail e società quotata su Euronext STAR Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi lordi da attività locativa pari a 100,7 milioni di euro, in decremento del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; l’incremento rispetto al dato 2023 restated (a seguito della cessione del portafoglio di asset completata ad aprile 2024) è pari a +3,2%. L’Ebitda della gestione caratteristica è pari a 77,7 milioni di euro (-4,1% rispetto ai primi nove mesi del 2023; +3,9% la variazione rispetto al dato restated), con un margine in lieve calo pari al 72,8% (-10bps).La gestione finanziaria complessiva è pari a -52,1 milioni di euro (+67,8%); il dato, depurato da partite contabili relative a IFRS 16 e oneri non ricorrenti, è pari a -43,9 milioni di euro, in peggioramento del +50,3% rispetto al 30 settembre 2023, per l’incremento del costo medio degli ultimi finanziamenti ottenuti. L’Utile netto ricorrente (FFO) è pari a 26,3 milioni di euro, in decremento del -40,7% rispetto al 30 settembre 2023, per il solo effetto dei maggiori oneri finanziari. La variazione rispetto al dato restated è pari a -31,0%. Il gruppo chiude i nove mesi con una perdita netta contabile pari a -32 milioni di euro, inferiore del -17,7% rispetto a settembre 2023 (-39 milioni di euro).”L’andamento dell’attività nel terzo trimestre di quest’anno evidenzia un trend positivo e un rafforzamento della gestione caratteristica, con segnali incoraggianti per il futuro – ha commentato l’AD Roberto Zoia – Abbiamo registrato un incremento dell’8% sui rinnovi e le ricommercializzazioni del trimestre e un allungamento delle scadenze dei contratti, che ci offre una buona visibilità anche sui prossimi anni. Trimestre dopo trimestre, ritengo siano ben visibili i risultati del lavoro che stiamo facendo. La prossima tappa di questo nuovo percorso sarà la messa a terra delle linee strategiche del nuovo piano industriale che presenteremo tra qualche settimana. Stiamo continuando a operare con grande attenzione alla parte finanziaria, con l’obiettivo di allungare le scadenze e ridurre il costo medio del debito, altra priorità che ci siamo dati già nei mesi scorsi”.La società conferma la guidance FFO comunicata al mercato in data 27 febbraio 2024 (Utile netto ricorrente 2024 atteso a circa 34 milioni di euro).Il 21 novembre sarà presentato il Business Plan 2025-2027 alla comunità finanziaria a Milano. LEGGI TUTTO