15 Ottobre 2024

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    Ingram Micro punta a raccogliere fino a 428 milioni di dollari in IPO sul NYSE

    (Teleborsa) – Ingram Micro, società statunitense che distribuisce a livello mondiale prodotti tecnologici (con focus sulla supply chain IT, sui servizi legati all’intero ciclo di vita dei dispositivi mobili e nelle soluzioni di logistica), ha annunciato il lancio della sua offerta pubblica iniziale (IPO) con l’offerta di 11.600.000 azioni ordinarie, mentre l’azionista venditore sta offrendo 7.000.000 azioni ordinarie.Prevede che il prezzo di offerta pubblica iniziale delle azioni ordinarie sarà compreso tra 20,00 e 23,00 dollari per azione, per una raccolta totale di 427,8 milioni di dollari.Ingram Micro ha presentato domanda per quotare le sue azioni ordinarie al New York Stock Exchange (NYSE) con il simbolo “INGM”. LEGGI TUTTO

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    CONSOB multa Invesco per violazione norme short selling in AuCap Saipem

    (Teleborsa) – CONSOB ha applicato a Invesco, società di gestione degli investimenti statunitensi, una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 250.000 euro, di cui 220.000 euro per la violazione del Regolamento Short Selling e 30.000 euro per la violazione relativa alle mancate comunicazioni della Posizione Netta Corta detenuta. La sanzione è legata all’aumento di capitale di Saipem del 2022 (deliberato dal CdA il 21 giugno e positivamente concluso a luglio).Nella giornata del 14 luglio 2022 Invesco ha effettuato vendite per un ammontare di 616.469 azioni Saipem (equivalente al 2,90% del capitale sociale) e ciò allo scoperto e senza avere, nei modi normativamente previsti, la correlata disponibilità dei titoli (cosiddette vendite allo scoperto nude).Invesco disponeva di diritti di opzione Saipem, ma questi non potevano essere utilizzati ai fini del rispetto del Regolamento Short Selling, in quanto davano diritto a ricevere azioni Saipem fungibili con le azioni in circolazione soltanto a partire dal 19 luglio 2022 e, quindi, non in tempo utile per il regolamento delle vendite allo scoperto effettuate il 14 luglio 2022, che sarebbe dovuto avvenire il 18 luglio 2022. La società è incorsa in un ingente settlement fail per non aver consegnato le azioni vendute allo scoperto con il rispetto dei termini di regolamento. Le vendite allo scoperto in azioni Saipem sono state coperte, tardivamente, con le nuove azioni rivenienti dall’esercizio dei diritti di opzione.Inoltre, le vendite allo scoperto nude su azioni Saipem effettuate da Invesco hanno originato una PNC che ha raggiunto, il 14 luglio 2022, le soglie di notifica alla CONSOB (pari allo 0,1% del capitale sociale) e al pubblico (pari allo 0,5%) e che avrebbe, pertanto, dovuto essere comunicata; analogamente, avrebbe dovuto essere comunicata alla CONSOB e al pubblico la successiva chiusura della PNC, il 19 luglio 2022.Disposto anche la confisca dei beni di pertinenza di Invesco fino a concorrenza del valore del profitto conseguito per effetto della violazione del Regolamento Short Selling, pari a 94.680 euro.La multa odierna a Invesco si aggiunge alle maxi sanzioni per complessivi 4,7 milioni di euro (oltre alla confisca di complessivi 4,9 milioni di euro) applicate dalla CONSOB nello scorso giugno ai danni dei fondi olandesi Optiver e Flow Traders per la stessa vicenda. LEGGI TUTTO

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    Anticipazioni PAC, AGEA: dal 16 ottobre al 30 novembre 1 miliardo e 300 milioni per 467mila aziende

    (Teleborsa) – AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, annuncia l’avvio delle erogazioni delle anticipazioni degli interventi SIGC-PAC per la Campagna 2024. I pagamenti, che interesseranno complessivamente 467.476 aziende agricole, partiranno mercoledì 16 ottobre e riguarderanno sia gli aiuti diretti del fondo FEAGA che gli interventi FEASR SIGC (superficie e animali) dello sviluppo rurale della vecchia (2014-2022) e della nuova programmazione (2023-2027). Le risorse erogate fino al 30 novembre ammonteranno a 1 miliardo e 300 milioni di euro, di cui poco più di un miliardo destinato agli Aiuti Diretti. Le percentuali di anticipazione applicate saranno quelle massime previste dalla normativa UE: 70% per gli Aiuti Diretti e 85% per lo Sviluppo Rurale, con alcune eccezioni a seconda della tipologia di misura richiesta.Beneficeranno delle anticipazioni le 405.039 aziende che hanno presentato la Domanda Unificata, la nuova modalità digitale introdotta quest’anno che ha semplificato la richiesta dei sostegni europei, riducendo gli oneri amministrativi e il numero di istanze ricevute di 126.145 unità. A queste si aggiungono 62.437 istanze relative allo sviluppo rurale della vecchia programmazione.L’avvio delle anticipazioni, nel rispetto delle scadenze previste dalla normativa europea, – fa sapere l’AGEA – è stato possibile grazie anche ai controlli anticipati effettuati in tempi brevissimi attraverso l’utilizzo della Carta dei Suoli e dell’AMS (Area Monitoring System), le nuove procedure informatiche realizzate all’interno del SIAN con tecnologie satellitari, algoritmi di elevata specializzazione e con l’Intelligenza Artificiale, che hanno integrato l’imponente base dati fotocartografica aerea e alfanumerica già presente nel Sistema Informativo AgricoloNazionale. Le nuove procedure e i nuovi strumenti hanno sostituito il precedente Refresh che consentiva un’interpretazione manuale del suolo agricolo, di conseguenza eliminando l’errore umano, rendendo oggettivi ed automatici i controlli e segnalando ex ante e non più ex post le incongruenze dichiarative, attraverso un sistema grafico e multi-temporale di monitoraggio che è in grado di rilevare le attività agricole praticate. Il nuovo sistema così integrato ha supportato l’agricoltore a classificare correttamente a livello geo-spaziale i propri appezzamenti con una precisione di 5 volte superiore a quella ottenuta con la metodologia precedente.”Dal 16 ottobre al 30 novembre sarà immesso nel sistema agricolo nazionale un importante volume di liquidità che sosterrà la produzione e consentirà alle imprese e agli agricoltori di programmare le attività future – dichiara Fabio Vitale, Direttore di AGEA –. Non è stato facile riuscire per il secondo anno consecutivo ad avviare i pagamenti delle anticipazioni nel rispetto delle scadenze europee, a causa delle importanti novità tecnologiche introdotte come la Carta dei Suoli e l’AMS. Tali misure andavano introdotte per snellire l’iter burocratico, rendere più efficaci i controlli e puntuali i pagamenti. Ci siamo riusciti grazie all’impegno del personale AGEA e al confronto con tutti gli attori del sistema. Prosegue così la sinergia tra Agea e il Ministero, grazie anche alla sensibilità del Ministro Lollobrigida che, sin dal suo insediamento, ha dimostrato di saper raccogliere le istanze di tutte le realtà che compongono il mondo dell’agricoltura. Il nuovo sistema è stato testato con esiti positivi e i benefici delle novità saranno ancor più tangibili dalla prossima campagna”.”Le nuove procedure automatizzate di interpretazione delle parcelle agricole sono state estese a tutti gli Organismi Pagatori regionali per rendere omogenee le attività di verifica e controllo sull’intero territorio nazionale – dichiara Salvatore Carfì, Direttore di AGEA Coordinamento –. Oggi abbiamo una mappatura totale del suolo nazionale, un patrimonio di informazioni geospaziali che potrà favorire e orientare nuove politiche agricole”.Dal primo dicembre saranno poi avviati i pagamenti dei saldi della Campagna 2024, che dovranno concludersi entro il 30 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    ESMA, BCE e Commissione UE sollecitano passaggio a regolamento titoli T+1

    (Teleborsa) – Per gran parte dell’ultimo decennio, lo standard globale per il regolamento (settlement in inglese) dei titoli prevedeva che avvenisse il secondo giorno lavorativo successivo alla data in cui tali titoli erano stati negoziati (T+2). Tuttavia, i mercati dei capitali internazionali hanno iniziato a spostarsi gradualmente verso un ciclo di regolamento dei titoli standard più breve, vale a dire T+1. Questa tendenza ha ricevuto una spinta significativa a maggio di quest’anno con il Nord America (Stati Uniti, Canada e Messico), che è passato alla liquidazione T+1, il che ha spinto altre giurisdizioni ad annunciare una mossa simile.L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) consegnerà la sua relazione al Consiglio e al Parlamento europeo nei prossimi mesi, ma i suoi risultati preliminari sono “chiari”. In primo luogo, l’accorciamento del ciclo di regolamento nell’UE cambierà il modo in cui funzionano i mercati, con impatti che dipendono dal tipo di stakeholder, dalla categoria di transazione e dal tipo di strumento finanziario. In secondo luogo, quantificare alcuni dei costi e dei benefici correlati all’accorciamento del ciclo di regolamento nell’UE è difficile, ma gli elementi valutati dall’ESMA fino ad oggi suggeriscono che gli impatti di T+1 in termini di riduzione del rischio, risparmi sui margini e riduzione dei costi legati al disallineamento con altre importanti giurisdizioni a livello globale, comportano “importanti benefici” per l’Unione europea. In terzo luogo, saranno necessarie armonizzazione, standardizzazione e modernizzazione e richiederanno investimenti.Sebbene il regolamento delle transazioni su titoli in T+1 nei depositari centrali di titoli (CSD) dell’UE sia già tecnicamente e legalmente possibile, i partecipanti al mercato dell’UE hanno espresso una forte preferenza per la modifica del regolamento UE per imporre un accorciamento armonizzato del ciclo di regolamento nell’UE. Ciò garantirebbe una transizione “coordinata e fluida” a T+1 e fornirebbe certezza giuridica. Una decisione in merito deve essere presa dai colegislatori dell’UE a seguito di una proposta legislativa della Commissione europea, qualora quest’ultima decida di adottarne una.In una dichiarazione congiunta, ESMA, BCE e Commissione UE affermano che “è urgente agire se l’UE vuole evitare di prolungare e amplificare gli impatti negativi del disallineamento con le principali giurisdizioni a livello internazionale. Dato l’elevato livello di interconnessione tra i mercati dei capitali dell’UE e quelli di altre giurisdizioni in Europa, è auspicabile un approccio coordinato in tutta Europa, con sforzi per raggiungere un consenso sui tempi di qualsiasi passaggio a T+1”.A questo proposito, le tre istituzioni ritengono “necessario accelerare ogni aspetto del lavoro tecnico necessario per spianare la strada a qualsiasi futuro passaggio a T+1 nell’UE”Hanno quindi concordato di istituire una struttura di governance, che incorpori il settore finanziario dell’UE, “il prima possibile” per supervisionare e supportare i preparativi tecnici di qualsiasi futuro passaggio a T+1. “Per non perdere slancio, i dettagli della struttura di governance seguiranno a breve – viene sottolineato Sarà importante che questa governance sia inclusiva e garantisca una rappresentanza equilibrata a livello settoriale e geografico”. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State: peggiora il settore manifatturiero nel distretto di New York

    (Teleborsa) – Peggiora e torna in territorio negativo, a ottobre, l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -11,9 punti dai +11,5 punti di settembre. Il dato è anche peggiore delle stime degli analisti, che erano per un calo fino a +3,4 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini è peggiorata a -10,2 punti (da +9,4) mentre quella sulle consegne cala a -2,7 punti. Quella sulle scorte si porta a -7,5 punti da 0 punti. LEGGI TUTTO

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    Shedir Pharma, KT&Partners lima fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha abbassato il fair value (a 7,98 euro per azione da 8,11 euro) e confermato la raccomandazione (Add) sul titolo Shedir Pharma, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel campo della nutraceutica e farmaceutica.Dopo i risultati finanziari del primo semestre, gli analisti hanno mantenuto le stime 2024–27 per lo più invariate, mantenendo una visione cauta sulla stima dei risultati finanziari futuri del gruppo nonostante abbia superato le stime del 1H24 a quasi ogni livello del conto economico. Hanno leggermente modificato le stime per voci selezionate, rivedendo la stima CapEx FY24 dopo l’investimento di acquisizione di 1,1 milioni di euro effettuato di recente e apportando piccole modifiche alle previsioni per le voci NWC.KT&Partners continua a prevedere ricavi totali FY24 pari a 63,8 milioni di euro, prevedendo che il fatturato crescerà a un CAGR23–27 del +6,1% raggiungendo i 76,4 milioni di euro entro FY27. Ha lasciato invariate le previsioni di EBITDA, prevedendo che l’EBITDA FY24 si attesti a 13,2 milioni di euro con un margine del 20,6% e continuando a prevedere un EBITDA 2027 a 15,9 milioni di euro con un margine del 20,9%. A livello di bottom-line, dopo aver contabilizzato maggiori D&A (derivanti dal maggiore CapEx di acquisizione), prevede che l’utile netto FY24 sarà di 6,3 milioni di euro con un margine del 9,9% (rispetto a 6,4 milioni su un margine del 10% precedentemente stimato); prevede quindi che l’utile netto raggiungerà 7,9 milioni di euro nel FY27 con un margine del 10,4%.Infine, stima una posizione di cassa netta FY24 di -6,6 milioni di euro (rispetto a -6,5 milioni di euro precedentemente stimati); prevede che il Gruppo migliorerà la sua PFN fino a raggiungere – 34,2 milioni di euro di cassa netta nel FY27 (rispetto a una cassa netta di -35,8 milioni di euro precedentemente stimata), sfruttando le sue capacità di generazione di cassa. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, da immigrati l’8,8 % del PIL italiano: punte in agricoltura (16,4%) e costruzioni (15,1%)

    (Teleborsa) – I lavoratori immigrati producono 164,2 miliardi di Valore Aggiunto, dando un contributo al PIL pari all’8,8%, con picchi superiori al 15% in Agricoltura e Costruzioni. Il tasso di occupazione degli stranieri nel 2023 torna ai livelli pre-Covid (61,6%). Gli occupati stranieri sono 2,4 milioni (10,1% del totale). Tra il personale qualificato gli stranieri salgono al 29,2%, mentre tra le professioni qualificate e tecniche sono appena il 2,5%, segno di una forte segmentazione del mercato del lavoro. È quanto emerge dal Rapporto annuale 2024 sull’economia dell’Immigrazione, curato dalla Fondazione Leone Moressa che sarà presentato domani, 16 ottobre, al Viminale e alla Camera dei Deputati.Contributo demografico positivo – Sono 5,1 milioni gli stranieri residenti nel 2023 in Italia (8,7% della popolazione totale). La presenza straniera è mediamente più giovane (35,7 anni stranieri / 46,9 anni italiani) e offre un contributo positivo nel contrastare l’inverno demografico in corso: tra gli stranieri vi sono 10,4 nati ogni mille abitanti e 1,9 morti; tra gli italiani, 6,3 nati e 13,1 morti per mille abitanti. Significativo anche il numero di stranieri “naturalizzati” italiani: 213 mila nel 2023, per un totale di 1,5 milioni negli ultimi 10 anni.Fabbisogno di manodopera – Secondo le previsioni Unioncamere – Excelsior, nel quinquennio 2024-2028 le imprese italiane avranno bisogno di 3 milioni di nuovi occupati (esclusa P.A.), di cui 640 mila immigrati (21,3%). Il fabbisogno di manodopera in Italia dipenderà per l’80% dal ricambio legato ai pensionamenti e solo per il 20% alla crescita economica. Nelle regioni del Centro-Nord la percentuale di immigrati sul fabbisogno totale supera il 25%, con punte del 31% in Toscana e Trentino Alto Adige.Continua espansione degli imprenditori immigrati – In continuo aumento gli imprenditori immigrati, che nel 2023 sono 776 mila (10,4% del totale). In dieci anni (2013-23), gli immigrati sono cresciuti (+27,3%) mentre gli italiani sono diminuiti (-6,4%). Incidenza più alta al Centro-Nord e nei settori di Costruzioni, Commercio e Ristorazione.Il sostegno ai Paesi d’origine – Nel 2023 gli immigrati in Italia hanno inviato 8,2 miliardi di euro a sostegno delle famiglie nei Paesi d’origine. Considerando le rimesse “informali” (es. consegne a mano o regali), il volume complessivo potrebbe arrivare a 12 miliardi. Rapportando questo dato alla popolazione straniera residente, mediamente ciascun immigrato ha inviato in patria 133 euro al mese. Valori che aumentano tra i cittadini del Bangladesh (558 euro mensili) e del Pakistan (393 euro mensili).Impatto fiscale positivo – I contribuenti immigrati in Italia sono 4,6 milioni (11,0% del totale) e nel 2023hanno dichiarato redditi per 72,5 miliardi di euro e versato 10,1 miliardi di Irpef. Rimane alto il differenziale di reddito pro-capite tra italiani e immigrati (oltre 8 mila euro annui di differenza), conseguenza diretta della struttura occupazionale. Confrontando le entrate per lo Stato (gettito fiscale e contributivo) con la spesa pubblica per i servizi di welfare, il saldo per la componente immigrata è positivo (+1,2 miliardi di euro): gli immigrati, prevalentemente in età lavorativa, hanno infatti un basso impatto sulle principali voci di spesa pubblica come sanità e pensioni. LEGGI TUTTO

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    Eurotech, assemblea approva delega per AuCap da massimi 20 milioni di euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Eurotech, società quotata su Euronext STAR Milan che progetta, sviluppa e fornisce Edge Computer e soluzioni per l’Internet of Things (IoT), ha nominato quale consigliere di amministrazione Davide Albino Carando, che era stato nominato per cooptazione in sostituzione del consigliere Marco Costaguta, che aveva rassegnato le dimissioni il 4 giugno 2024. In sede straordinaria, l’assemblea ha deliberato l’attribuzione al consiglio di amministrazione di una delega ad aumentare il capitale sociale per un importo massimo di 20 milioni di euro (comprensivi dell’eventuale sovrapprezzo), da eseguirsi anche in via scindibile, in una o più tranches, per il periodo dei prossimi due anni, in opzione ai soci ovvero anche con esclusione del diritto di opzione. La delega è finalizzata a supportare il processo di crescita e sviluppo del gruppo Eurotech e dunque a reperire risorse finanziarie necessarie per la realizzazione degli obiettivi strategici del piano industriale della società, incluse possibili operazioni di acquisizione con priorità agli Stati Uniti. LEGGI TUTTO