Settembre 2024

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    Euro digitale, la spinta di Cipollone: serve a preservare sovranità monetaria

    (Teleborsa) – Piero Cipollone, l’esponente italiano nel Comitato esecutivo della Bce è tornato a perorare la causa per la creazione di un euro digitale, sulla quale l’istituzione di Francoforte è impegnata. “La moneta è cruciale per la sovranità”, circostanza “ancor più versa nell’era digitale. Circa 63 paesi oggi stanno operando, guidando, sviluppando o esplorando monete di banche centrali digitali (Cbdc)”, ha affermato Cipollone durante un evento organizzato dalla Banca centrale dell’Austria. “Nel frattempo i maggiori sistemi di pagamento privati si stanno espandendo a livello globale alcune nazioni potrebbero perfino cercare di fare leva sui cripto asset, con esponenti come il candidato alle presidenziali negli Stati Uniti, Donald Trump, che promette di fare degli Usa una superpotenza del Bitcoin”. Secondo Cipollone “in questo contesto in rapida evoluzione, l’Europa non può restare ferma. Il ruolo della Bce di emettere una moneta che sia accettata nell’area valutaria è particolarmente cruciale in una unione monetaria dove i pagamenti dei mercati restano frammentati tra i confini nazionali”.”Alla Bce – ha proseguito – siamo impegnati assicurare che in Europa si possa continuare a usare il contante. Tuttavia non vogliamo restare fermi a guardare mentre le persone non sono in grado di usare la moneta di banca centrale per le loro transazioni digitali. Portare la moneta di Banca centrale in un mondo digitalizzato tramite l’euro digitale salvaguarderebbe la nostra sovranità monetaria”. LEGGI TUTTO

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    Aste medio-lungo, collocati 8,75 miliardi di euro con rendimenti in calo

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha collocato 8,75 miliardi di euro di titoli di Stato nelle aste di collocamento di titoli di Stato svolte nella giornata del 27 settembre 2024.In particolare, sono stati collocati 2,5 miliardi di euro del BTP 3,00% 5 anni 01-10-2029, per cui la domanda ha raggiunto 4,70 miliardi, che corrispondono ad un rapporto di copertura di 1,88. Secondo il resoconto fornito dalla Banca d’Italia, il rendimento lordo si è assestato al 2,76%, ovvero 31 punti base inferiori a quello dell’asta analoga precedente, che risale al 29 agosto 2024.Inoltre, sono stati collocati 3,5 miliardi di euro del BTP 3,85% 10 anni 01-02-2035, per cui la domanda ha raggiunto 5,68 miliardi, che corrispondono ad un rapporto di copertura di 1,62. Il rendimento lordo si è assestato al 3,43%, ovvero 26 punti base inferiori a quello dell’asta analoga precedente, che risale al 29 agosto 2024.Sono stati anche collocati 1 miliardi di euro del BTP 3,00% 10 anni 01-08-2029, per cui la domanda ha raggiunto 2,38 miliardi, che corrispondono ad un rapporto di copertura di 2,38. Il rendimento lordo si è assestato al 2,68%.Infine, sono stati collocati 1,75 miliardi di euro del CCTeu T.V. 8 anni 15-10-2030, per cui la domanda ha raggiunto 3,40 miliardi, che corrispondono ad un rapporto di copertura di 1,94. Il rendimento lordo si è assestato al 4,68%. LEGGI TUTTO

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    IMD, Banca Akros taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Akros ha confermato a Buy la raccomandazione sul titolo I.M.D. International Medical Devices, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei sistemi di diagnostica per immagini, abbassando il target price a 1,80 euro per azione (dai precedenti 2,35 euro).Gli analisti ricordano che, a causa del rallentamento del settore e della continua complessità della situazione geopolitica e macroeconomica, insieme ai ritardi nell’ottenimento di alcune certificazioni di prodotto per alcuni dispositivi ad alto margine e ai ritardi da parte di alcuni fornitori, la società ha dichiarato che gli obiettivi del 2024 di 50 milioni di euro di vendite e 8 milioni di euro di EBITDA non saranno raggiungibili. Inoltre, a causa della continua incertezza dell’attuale contesto, la società ha deciso di sospendere le comunicazioni sulle previsioni future.Banca Akros, sulla base dei deboli risultati del primo semestre 2023 e delle nuove indicazioni, ha abbassato le stime sui ricavi FY24 da 42,6 milioni di euro a 40,2 milioni di euro e il margine EBITDA FY24 dal 14% al 12%. Ridotto l’EPS FY24 del 18%.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Green Oleo, migliorano i margini nel 1° semestre. Ricavi +16%

    (Teleborsa) – Green Oleo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo della chimica verde da fonti rinnovabili, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 38,7 milioni di euro, +16% rispetto a 33,4 milioni di euro nel 1H 2023. L’EBITDA si attesta a 2,1 milioni di euro, +104% rispetto a 1 milioni di euro nel 1H 2023. Relativamente al miglioramento del Margine Operativo Lordo la società evidenzia che l’incidenza dei costi per le materie prime passa dal 74,4% del 1H 2023 al 67,7% del 1H 2024, beneficiando dell’efficientamento del processo di approvvigionamento avviato nel Q4 2023. Il Risultato Netto è pari a 0,1 milioni di euro, invariato rispetto a 0,1 milioni di euro nel 1H 2023.”Le evidenze del primo semestre 2024 sono positive sotto tutti i punti di vista: gli esteri proseguono il trend di crescita a doppia cifra registrando ottime performance sia nella cosmetica che nella lubrificazione – hanno commentato Beatrice Buzzella, Presidente e AD e Francesco Buzzella, AD – nuovamente positivo il contributo alla crescita derivante da tutte le categorie di prodotto degli acidi grassi; sull’incidenza dei costi per le materie prime emerge l’efficacia del processo di approvvigionamento avviato nel Q4 2023 basato su un’attività di forecast trimestrale; la struttura finanziaria resta solida ed equilibrata, con un Patrimonio Netto in crescita e un Indebitamento Finanziario Netto in calo grazie alla riduzione dei debiti finanziari e alla generazione di cassa della gestione caratteristica”.L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 12,2 milioni di euro; il miglioramento rispetto a 14,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023 è attribuibile sia alla riduzione dei debiti finanziari che alla generazione di cassa della gestione caratteristica, grazie alla riduzione del Capitale Circolante Netto che passa da 10,3 milioni di euro nel 1H 2023 a 8,8 milioni di euro nel 1H 2024. LEGGI TUTTO

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    Edil San Felice, 1° semestre in crescita. AD: focus su diversificazione, aperti dossier per M&A

    (Teleborsa) – Edil San Felice, primario operatore integrato attivo nel settore delle manutenzioni di infrastrutture critiche in Italia, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un Valore della Produzione pari a 24,6 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto ai 21,5 milioni di euro al 30 giugno 2023. Evidenti i frutti della diversificazione in atto, specialmente nel settore ferroviario, e della recente riorganizzazione della struttura operativa: per quanto riguarda la BU “Operations” il valore della produzione è pari a 10,3 milioni, mentre per la BU “Ingegneria e Realizzazione” il dato è pari a 14,2 milioni.”L’azienda è cresciuta tanto con il volano della manutenzione, ma secondo la mia visione ha bisogno di diversificazione con le grandi opere, quindi fare quei cantieri che ti consentono di concentrarti lì per due tre anni, e creare qualcosa che sia diverso dalla manutenzione. Anche perché in generale il settore grandi opere è più complesso ma ha una marginalità più alta”, dice a Teleborsa l’amministratore delegato Lorenzo Di Palma, a margine del CdA che ha approvato la semestrale. L’imprenditore è convinto di avere le capacità per affrontare questo nuovo mercato, con la riorganizzazione interna nelle due BU e l’assunzione di manager, e “l’ultimo step sarà prendere entro fine anno un’ultima certificazione per partecipare ad appalti da oltre 100 milioni di euro nel campo infrastrutture”.L’EBITDA dei primi sei mesi ammonta a 5,7 milioni di euro – con 23,1% di EBITDA margin – in crescita del 5% rispetto ai 5,4 milioni del 30 giugno 2023. Il risultato di esercizio si attesta a 4,2 milioni di euro, in crescita del 2,5%.Il valore dei capex al 30 giugno 2024 è pari a 6 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023 in cui era pari a 1,4 milioni. L’incremento è relativo agli investimenti per l’apertura della nuova sede operativa di Bologna e del nuovo sito industriale, adiacente alla sede principale di Nola, finalizzato alla produzione di carpenteria metallica e di segnaletica. “Contiamo all’inizio del 2025, massimo per giugno, di essere operativi – ha spiegato l’AD – Questo sarà un sito produttivo, che non va a fare concorrenza ai grossi produttori, ma servirà all’azienda per ottimizzare il suo business in termini di efficienza operativa e risparmi”.Il backlog ammonta a 114,8 milioni di euro, con un incremento di circa il 42,6% rispetto agli 80,5 milioni dell’esercizio 2023. La crescita è il risultato dell’aggiudicazione di commesse di grande valore, come in particolare quella relativa ai lavori di manutenzione ferroviaria ottenuta da RFI – Rete Ferroviaria Italiana, per un valore di circa 12 milioni di euro, che ha permesso alla società di aprirsi al settore ferroviario, come dichiarato in sede di IPO. Di rilievo anche le commesse relative ai lavori di manutenzione straordinaria sul Viadotto Calata San Domenico per circa 8 milioni di euro e ai lavori di edilizia per l’espansione del Politecnico di Milano.Di Palma non ha paura che gli investimenti sulla manutenzione o sulle grandi opere siano episodici, ma non crede in una crescita trainata da poche grandi commesse: “C’è talmente tanto lavoro, e purtroppo le aziende sono talmente poche in Italia, che il problema non ci sarà. Se non si farà una grande opera, si faranno tante altre attività. Ci sono aziende pienissime di lavoro, che magari hanno 20 milioni di fatturato e un backlog da 1 miliardo che non riescono a fatturare. Sicuramente il mercato è stato un po’ drogato da PNRR, però noi ad esempio ad appalti PNRR o Ecobonus non abbiamo proprio partecipato, quindi andiamo avanti come abbiamo sempre fatto. Non credo in questi grandi backlog, vogliamo avere una crescita costante nel tempo e man mano raggiungere i nuovi obiettivi che ci poniamo”.L’indebitamento finanziario netto intanto ha registrato un miglioramento rispetto al dato relativo all’esercizio 2023 il cui valore della posizione finanziaria netta era pari a 5,1 milioni di euro. Al 30 giugno 2024, infatti, la PFN è negativa (cassa) e pari a 6,5 milioni di euro. Il miglioramento è conseguente alle maggiori disponibilità liquide generate dalla gestione operativa.Questo consente di guardare con serenità a potenziali operazioni straordinarie. Sul fronte dell’M&A, spiega l’AD, “abbiamo aperto due-tre tavoli con dei target che hanno un fatturato compreso tra 10-15 milioni con delle buone marginalità tipiche del settore ferroviario. Il nostro desiderio è fare un’acquisizione, ma ci stiamo guardando interno per fare l’acquisto migliore e tutti i passaggi necessari, anche perché serve cautela essendo quotati da un anno. Mi auguro che il prossimo anno possa essere quello giusto per chiudere un deal. Con la cassa potremmo essere tranquillamente autonomi, ma il tema non è solo economico: vogliamo individuare un target giusto perché in Italia trovi tante realtà che sono iper-politicizzate, che dipendono dal singolo individuo, che non sono strutturate”.Anche senza operazioni straordinarie, la Borsa ha saputo apprezzare la crescita di Edil San Felice. Il titolo ha guadagnato oltre il 60% dallo sbarco a Piazza Affari un anno fa (27 settembre 2023), in un periodo in cui invece le small cap hanno faticato molto (il FTSE Italia Growth segna -3,3% negli ultimi 12 mesi). Gli scambi tuttavia latitano: il controvalore massimo mensile è stato di 740 mila euro (gennaio 2024) e sommando gli ultimi tre mesi (giugno-luglio-agosto) non si arriva a 600 mila euro.”Siamo in un momento particolare, in cui il mercato è debole e ci sono poche movimentazioni, e questo dispiace un po’, ma considerando il rialzo del titolo dell’IPO molti mi dicono che non possiamo lamentarci – dice Di Palma – Io mi lamento ugualmente perché credo che meritiamo qualcosa in più, ma in generale non mi sono mai pentito della scelta di quotarci: abbiamo acquisito visibilità e siamo diventati molto più attrattivi per assumere personale qualificato”.Con gli investitori “comunque parliamo, nel nostro capitale abbiamo anche un fondo francese che abbiamo ospitato in azienda (fondo di Indépendance AM, ndr), vediamo interesse e vogliamo coltivare questi rapporti, anche per un eventuale aumento di capitale che ci potrebbe servire per un’acquisizione”, sottolinea l’AD.Sul fronte della forza lavoro, “siamo arrivati a quasi 300 dipendenti, infatti ci sono state 60 assunzioni, e ce ne saranno ulteriori 70-80 prossimamente per cui arriveremo nel 2025 a circa 400 dipendenti, ma questo si allinea alla logica di andare ad aprire cantieri anche molto importanti”. Per quanto riguarda l’outlook, “si aspettiamo di rispettare quando detto in sede di quotazione, cioè arrivare al 2025 con un fatturato di 50 milioni di euro, una cifra impensabile fino a pochi anni fa”. LEGGI TUTTO

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    Wise Equity vende l’italiana Innovery alla francese Neverhack (Carlyle)

    (Teleborsa) – Wise Equity, società di gestione del fondo Wisequity IV, ha annunciato la cessione di Innovery, società di servizi specializzata in soluzioni innovative di cybersecurity e in tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), a Neverhack, gruppo francese leader nel settore della cybersecurity di proprietà di Carlyle attraverso la sua piattaforma Carlyle Europe Technology Partners (CETP).Fondata in Italia nel 2001, Innovery è un’azienda globale di servizi di cybersecurity con sedi in Italia, Spagna, Messico e Stati Uniti,Nel 2019, l’acquisizione da parte di Wise Equity di una quota di maggioranza di Innovery, attraverso il fondo Wisequity IV, ha permesso all’azienda di rafforzare la propria presenza a livello globale, favorendo la crescita organica e attuando un’importante strategia di M&A volta a sviluppare prodotti, servizi e mercati a livello internazionale. Con il supporto di Wise Equity, l’azienda si è assicurata le acquisizioni di Proxy nel 2019, Obiectivo nel 2020, NB Service & Security nel 2021 e Open3S nel 2022. LEGGI TUTTO

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    HQF, utile semestrale stabile a 0,4 milioni di euro. Valore produzione +1,6%

    (Teleborsa) – High Quality Food (HQF), gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore agro-industriale di alta qualità, ha chiuso il primo semestre del 2024 con Valore della Produzione pari a 10,6 milioni di euro, in crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023L’EBITDA è positivo per 1,2 milioni di euro, con una marginalità pari all’11,4% sul valore della produzione, in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nel quale era 0,8 milioni con una marginalità del 8,1% sul valore della produzione. La marginalità è migliorata sia per la minor incidenza dei costi fissi, con particolare riferimento al costo delle materie prime, sia per la maggiore competitività dei prodotti.Il Risultato di Periodo Consolidato è positivo per 0,4 milioni di euro, praticamente invariato rispetto al dato fatto registrare al 30/06/2023 (+1,5%).”Siamo orgogliosi di poter annunciare risultati così positivi e premianti per questo primo semestre 2024 – ha commentato l’AD Simone Cozzi – La curva di crescita è rilevante rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sia in termini di ricavi che di valore della produzione, EBITDA ed EBIT. Il conseguimento di questi risultati, in uno scenario economico caratterizzato da volatilità e complessità geopolitiche con importanti conseguenze dal punto di vista energetico e di approvvigionamento di materie prime, conferma la solidità del nostro modello di business e delle nostre strategie di marketing che trovano continuo riscontro nel mercato in cui operiamo premiando l’eccellenza del luxury food italiano”.La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30/06/2024 è positiva (debito netto) per 7,6 milioni, incrementata di 1,2 milioni rispetto al 31/12/2023 (quando era positiva – debito netto – per 6,4 milioni). La PFN è composta principalmente da disponibilità liquide per 0,8 milioni e debiti finanziari per circa 8,4 milioni. LEGGI TUTTO

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    Milano in rialzo, corre il Lusso. Occhi a inflazione

    (Teleborsa) – Lieve aumento per il FTSE MIB, al pari delle principali Borse Europee, con il focus sul settore del lusso, che beneficia della notizia per cui il colosso francese LVMH ha acquistato il 10% di Double R, il veicolo della famiglia Ruffini che detiene una partecipazione diretta in Moncler pari al 15,8%; Double R aumenterà la sua partecipazione in Moncler fino a un massimo del 18,5% attraverso un programma di acquisto di azioni Moncler in un periodo di circa 18 mesi, con il finanziamento di tali acquisti che sarà messo a disposizione da LVMH.Sul fronte macroeconomico, in Francia a settembre l’inflazione ha segnato una decisa frenata, così come in Spagna. In Germania il tasso di disoccupazione di settembre è rimasto stabile al 6%. In Italia, il fatturato dell’industria è diminuito a luglio. In Eurozona, è diminuita leggermente la fiducia a settembre. Oggi l’attenzione è rivolta al rapporto del Dipartimento del Commercio statunitense sull’indice della spesa per consumi personali (PCE), l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,117. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 2.667,9 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,34%.In lieve rialzo lo spread, che si posiziona a +131 punti base, con un timido incremento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,47%.Tra le principali Borse europee buona performance per Francoforte, che cresce dello 0,85%, giornata moderatamente positiva per Londra, che sale di un frazionale +0,54%, e seduta senza slancio per Parigi, che riflette un moderato aumento dello 0,29%.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 34.591 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 36.768 punti.Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,37%); come pure, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,37%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in evidenza Moncler, che mostra un forte incremento dell’8,76%. Svetta STMicroelectronics che segna un importante progresso del 4,21%. Sostenuta Stellantis, con un discreto guadagno del 3,24%. Buoni spunti su DiaSorin, che mostra un ampio vantaggio del 2,58%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Prysmian, che ottiene -2,19%. Giornata fiacca per Banca Popolare di Sondrio, che segna un calo dello 0,92%. Piccola perdita per Banco BPM, che scambia con un -0,92%. Tentenna BPER, che cede lo 0,82%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Ferragamo (+3,35%), Caltagirone SpA (+3,09%), Safilo (+3,00%) e Piaggio (+2,20%).I più forti ribassi, invece, si verificano su D’Amico, che continua la seduta con -1,85%. Soffre Sanlorenzo, che evidenzia una perdita dell’1,60%. Sostanzialmente debole Cembre, che registra una flessione dell’1,34%. Si muove sotto la parità Cementir, evidenziando un decremento dello 0,61%. LEGGI TUTTO