Settembre 2024

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    Euronext, nessuna variazione nella revisione trimestrale dell’indice BEL 20

    (Teleborsa) – Euronext, la principale infrastruttura di mercato paneuropea, ha comunicato che non ci sono modifiche al BEL 20, il principale indice azionario della Borsa di Bruxelles, in occasione della revisione trimestrale.Dal BEL Mid escono Deceuninck ed Econocom. Nel BEL Small entrano Deceuninck, Econocom e Hyloris.Le variazioni avranno luogo dopo la chiusura dei mercati di venerdì 20 settembre 2024 e saranno effettive da lunedì 23 settembre 2024. LEGGI TUTTO

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    Inflazione USA, Intesa: marginale sorpresa più coerente con taglio da 25 punti base

    (Teleborsa) – “La marginale sorpresa al rialzo sull’indice core è più coerente con un taglio dei tassi da parte della Fed, la prossima settimana, di 25 piuttosto che di 50 punti base”. Lo affermano gli analisti di Intesa Sanpaolo dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo statunitensi per il mese di agosto.I dati sui prezzi al consumo di agosto sono stati circa in linea con le aspettative: l’indice headline è aumentato dello 0,2% m/m come a luglio, e ha rallentato dal 2,9% al 2,5% su base annua: si tratta di un nuovo minimo da febbraio 2021. Al contrario, il CPI core ha sorpreso al rialzo di un decimo (0,3% m/m, dallo 0,2% precedente), ma sull’anno è rimasto stabile al 3,2% a/a come previsto (ai minimi da aprile 2021).Gli analisti fanno notare che i costi degli alloggi rimangono l’unica causa di spinte inflazionistiche, visto che la moderazione prevista non si sta ancora materializzando, nonostante il rallentamento in corso dei prezzi degli affitti di mercato. I servizi non abitativi mostrano qualche segnale in più di disinflazione, mentre un contributo negativo all’indice generale continua ad arrivare sia dall’energia che dai beni “core”.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    doValue, soci approvano proposte CdA per acquisizione di Gardant

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha approvato le proposte presentate dal consiglio di amministrazione come parte dei passaggi chiave per l’attuazione dell’acquisizione di Gardant.In particolare, ha deliberato di approvare la proposta del CdA di aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo complessivo di 150 milioni di euro, mediante l’emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale, con le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli azionisti.inoltre approvato l’emissione di un Prestito Obbligazionario Convertibile in azioni ordinarie fino al 20% del capitale sociale di doValue con conseguente aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5, del Codice Civile, da offrire agli azionisti di Gardant nell’ambito dell’acquisizioneSubordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti, l’offerta in opzione sarà avviata immediatamente dopo il completamento dell’acquisizione di Gardant.L’offerta in opzione è sottoscritta da un gruppo di azionisti di riferimento per un importo di circa 82,5 milioni di euro. Un pool di banche italiane, leader del mercato, agirà come Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners in relazione all’offerta in opzione e ha stipulato con doValue un accordo di pre-underwriting per il rischio di mercato residuo di circa 62,5 milioni di euro.È stato anche deliberato il raggruppamento delle azioni ordinarie di doValue nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria avente godimento regolare ogni 5 azioni ordinarie esistenti. LEGGI TUTTO

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    Esprinet torna in utile nel 1° semestre. Ricavi in calo a 1,85 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Esprinet, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi contabili da contratti con clienti pari a 1.849,9 milioni di euro, -3% rispetto a 1.905,8 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno.L’EBITDA Adjusted, che coincide con l’EBITDA non essendo stati rilevati costi di natura non ricorrente, è pari a 24,7 milioni di euro, rispetto a 24,9 milioni di euro nei primi sei mesi del 2023 (-1%). L’incidenza sui ricavi si attesta all’1,33% rispetto all’1,31% nello stesso periodo del 2023 e sconta l’aumento del peso dei costi operativi (dal 4,22% nel primo semestre del 2023 al 4,33% al 30 giugno 2024) in conseguenza della riduzione dei ricavi.L’utile netto è pari a 3,3 milioni di euro, rispetto a -26,9 milioni di euro nei primi sei mesi del 2023.”Nel secondo trimestre 2024 il mercato della distribuzione ICT nel sud Europa è tornato a crescere e tale dinamica positiva è proseguita anche nel mese di luglio – ha commentato l’AD Alessandro Cattani – Il Gruppo in questo contesto ha sovraperformato il mercato con un aumento delle Gross Sales del 9% guadagnando quota di mercato in particolare nel segmento alto marginante di Solutions e Servizi dove la crescita è stata del 17% in un mercato flat. Anche il segmento della clientela retail ha dato segnali di ripresa dopo un lungo periodo di contrazione. Lo scenario complessivo sembra quindi confermare le previsioni degli analisti che vedono il mercato nella seconda parte dell’anno in recupero rispetto al 2023″.La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 164,0 milioni di euro e si confronta con un saldo negativo pari a 188,3 milioni di euro al 31 marzo 2024 e con un saldo negativo pari a 207,2 milioni di euro al 30 giugno 2023.Esprinet conferma le proprie attese per l’esercizio in corso che prevedono un EBITDA Adj. compreso tra 66 e 71 milioni di euro a fronte dei 64,1 milioni di euro dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Relatech, Marco Marianelli sostituisce Valentina Pippolo in CdA

    (Teleborsa) – Relatech, società quotata su Euronext Growth Milan e operante nel settore della digital transformation delle imprese, ha comunicato che Valentina Pippolo ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione della società, con efficacia immediata, per perseguire nuove opportunità professionali.A seguito delle dimissioni, si è tenuta una riunione del consiglio di amministrazione nell’ambito della quale il consiglio ha nominato per cooptazione Marco Marianelli, Senior Investment Manager di Bregal Unternehmerkapital. Si tratta della società che, in accordo col maggiore azionista, sta promuovendo l’OPA per il delisting.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Bifire, ricavi e redditività in calo nel primo semestre

    (Teleborsa) – Bifire, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di materiali per la protezione al fuoco e l’isolamento termico nei settori dell’edilizia e dell’industria, ha chiuso il primo semestre del 2024 con Ricavi Totali pari a 19,8 milioni di euro, in calo del 9% rispetto al primo semestre 2023, principalmente a causa del rallentamento del settore dell’edilizia nella prima parte dell’anno, dovuto sia allo scenario macroeconomico ancora penalizzato da tassi di interesse elevati, che alla cancellazione del cosiddetto Superbonus.L’EBITDA si è attestato a 4,4 milioni di euro, in diminuzione del 20% sul primo semestre 2023, un dato che risente principalmente dell’adeguamento della struttura ai due nuovi impianti produttivi di Varedo e Seregno, dei quali è in fase di avviamento la produzione.L’EBITDA Margin (calcolato sui Ricavi Totali) è pari al 22,3%, un livello fisiologico ampiamente atteso e in linea con il primo semestre 2022 e gli anni precedenti, in calo rispetto al dato eccezionale del primo semestre 2023 (25,2%).”Siamo soddisfatti della buona crescita delle vendite dei prodotti per l’edilizia e per l’industria (ad esclusione dei prodotti direttamente legati al Superbonus) nel primo semestre dell’anno sia in Italia che all’estero, a conferma della qualità dei prodotti Bifire e dell’apprezzamento degli stessi sul mercato nazionale e internazionale – ha commentato l’AD Alberto Abbo – Siamo fiduciosi sulle prospettive di crescita future di Bifire, principalmente legate al continuo sviluppo di prodotti innovativi e nuove certificazioni, fattori propulsivi della nostra espansione in Italia e all’estero (con particolare riferimento ai mercati DACH), anche in vista dell’implementazione della Direttiva UE Case green”. LEGGI TUTTO

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    Banche, Morningstar DBRS: mossa UniCredit alimenta prospettive di ulteriore consolidamento

    (Teleborsa) – “Dopo un lungo e drastico processo di ristrutturazione, che ha incluso aumenti di capitale, cessioni di attività e de-risking, UniCredit è tornata sulla scena europea come uno degli attori più attivi per il potenziale consolidamento del mercato bancario europeo”. Lo afferma Morningstar DBRS dopo che stamattina la banca italiana ha annunciato di aver acquisito una quota di circa il 9% del capitale di Commerzbank. UniCredit ha anche affermato di essere aperta a superare potenzialmente il 9,9% del capitale di Commerzbank una volta ottenute le approvazioni normative.Nell’ottobre dell’anno scorso, UniCredit e Alpha Bank hanno annunciato la fusione delle loro filiali in Romania e una partnership strategica in Grecia, mentre a luglio di quest’anno, il gruppo ha annunciato l’acquisizione della banca digitale belga Aion e Vodeno, un fornitore di servizi bancari basati su cloud. In recenti interviste, il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, ha affermato che il gruppo sta esaminando potenziali accordi, come un possibile modo per impiegare parte del suo capitale in eccesso.Attualmente, la Germania è il secondo mercato più grande per UniCredit dopo l’Italia. La presenza del gruppo nel Paese risale al 2005, quando UniCredit si è unita a HypoVereinsbank (HVB).”Un accordo con Commerzbank potrebbe creare il potenziale per economie di scala e sinergie nei segmenti corporate, PMI e retail in Germania – scrive Morningstar DBRS – Commerzbank è una banca leader per il Mittelstand tedesco, la spina dorsale della più grande economia europea. La Germania è anche il principale partner economico dell’Italia sia in termini di esportazioni che di importazioni. Un accordo potrebbe anche sostenere un’ulteriore espansione nell’Europa centrale, attraverso mBank, una delle più grandi banche in Polonia, attualmente controllata da Commerzbank”. LEGGI TUTTO