Settembre 2024

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    Giappone, produzione industriale rivista al rialzo a luglio

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo la produzione delle fabbriche giapponesi a luglio 2024. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito del 3,1%, più della stima preliminare (+2,8%). A giugno si era registrata una discesa del 4,2%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in aumento del 2,9%.La capacità di utilizzo si è attestata al 97,6% (-0,2% su mese). Le consegne registrano un aumento mensile del 2,7% mentre le scorte segnano un incremento dello 0,4%.La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a -2,4%. LEGGI TUTTO

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    Nexi, l’assemblea conferma Luca Velussi in CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Nexi, società PayTech italiana che fa parte del FTSE MIB, ha confermato la nomina di Luca Velussi quale amministratore della società a seguito della cooptazione da parte del Consiglio di Amministrazione dello scorso 8 maggio.L’amministratore così nominato resterà in carica per il restante periodo del mandato in corso e, dunque, fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024. LEGGI TUTTO

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    Tassa di soggiorno, accordo governo-Anci: potranno applicarla tutti i Comuni

    (Teleborsa) – Governo e Anci hanno trovato un accordo sulla revisione dell’imposta di soggiorno. L’intesa è arrivata durante l’incontro tra la ministra del Turismo, DanielaSantanchè, il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ed il presidente Anci, Roberto Pella. “Le parti – si legge in una nota – hanno convenuto la necessità di uniformare e semplificare la disciplina su tutto il territorio nazionale e di renderla applicabile a tutti i comuni su base volontaria. Al centro del confronto il tema di far diventare l’imposta di soggiorno imposta di scopo per restituire soldi al settore del turismo”.”Al centro del confronto – si spiega nella nota – il tema di far diventare l’imposta di soggiorno imposta di scopo per restituire soldi al settore del turismo, garantendo gli ambiti e la possibilità, come richiesto da Anci, di destinare l’imposta anche a decoro urbano e sicurezza; sarà convocato per questo la prossima settimana un tavolo tecnico. Al tempo stesso il tavolo studierà le fasce di prezzo per rendere l’imposta proporzionale al costo della stanza e pagabile a persona”. “L’intenzione è razionalizzare gli oneri dichiarativi a carico degli albergatori e allo stesso tempo permettere ai comuni di effettuare i controlli sulla componente finanziaria. Sono necessarie regole uniformi su tutto il territorio nazionale”, ha commentato il viceministro all’Economia Maurizio Leo. “L’industria del turismo è importante per il Pil e anche per i comuni e i soldi vanno quindi rilasciati sul settore. Non dobbiamo far vivere ai residenti il turismo come una minaccia ma come un’opportunità. Non dobbiamo essere ideologici quando ci sediamo al tavolo per trovare soluzioni. Noi cerchiamo di distribuire meglio questa imposta”, ha aggiunto la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Apprezziamo la decisione di ampliare la platea a tutti i comuni perché è giusto dare opportunità a tutti. Condividiamo il tema della semplificazione e trovare garanzie per tutelare gli albergatori e i Sindaci”, ha commentato il presidente Anci Roberto Pella.Contrario all’accordo l’Unione Nazionale Consumatori. “No a una generica estensione della tassa di soggiorno a tutti i Comuni. Se si spremono in questo modo i turisti, senza una strategia e una logica, se ne andranno sempre più all’estero, soprattutto gli italiani”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’UNC. “Non si può aumentare una tassa a casaccio! Lasciare la palla ai Comuni, da sempre pronti a fare cassa e a caccia di soldi, tanto più quando non devono tassare i loro concittadini – ha concluso Dona – non vuol dire avere una strategia ma solo lavarsene le mani come Ponzio Pilato”. LEGGI TUTTO

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    Cy4Gate, perdita di 9,2 milioni di euro nel 1° semestre. Pesa Forensic Intelligence

    (Teleborsa) – Cy4Gate, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un Valore della produzione pari a 31,1 milioni di euro, in decremento dell’8,6% rispetto al 30 giugno 2023 (34,1 milioni). Tale decremento è riconducibile principalmente alla mancanza, nel semestre 2024, di ricavi legati a commesse estere nel settore Forensic Intelligence che avevano invece influito positivamente nel primo semestre 2023. Il rallentamento nel business Forensic estero è legato, essenzialmente, ad uno scenario geopolitico ancora incerto. In Italia sono in crescita stabile le attività legate alle procure ed i ricavi nel settore Defence.L’EBITDA è pari a 2,4 milioni di euro (vs 5,5 milioni) ed evidenzia un EBITDA Margin pari all’8% circa. La marginalità sconta gli effetti dei minori ricavi nel segmento Forensic Intelligence estero, business ad alta profittabilità, compensati solo parzialmente dalle vendite relative alla Decision intelligence, Cyber security e Forensic Italia. La perdita è pari a 9,2 milioni di euro (vs perdita per 3 milioni).”I risultati del primo semestre 2024 confermano la solidità del gruppo CY4Gate grazie soprattutto al settore governativo, con specifico riferimento al settore Difesa e Giustizia – ha commentato l’AD Emanuele Galtieri – Il gruppo si è strutturato per garantire un progressivo, ma solido e costante, percorso di sviluppo del business, nell’ottica di una crescita sostenibile. L’acquisizione di XTN e lo sviluppo del settore corporate consentirà sempre più di mitigare la stagionalità del fatturato, concentrato negli ultimi tre mesi dell’anno per effetto delle aggiudicazioni Defence e Forensic estero”. “Il percorso strategico intrapreso prosegue verso il consolidamento ulteriore della leadership in Italia sul mercato Security & Law Enforcement e sulla penetrazione più incisiva del mercato Corporate nazionale per la cybersecurity, con una progressiva espansione in Europa nei prossimi anni – ha aggiunto – Siamo in attesa di aggiudicazione di numerosi contratti in Italia ed all’estero grazie ad una estesa pipeline nonostante le difficoltà ed i rallentamenti legati all’attuale contesto geopolitico internazionale sul fronte forensic”.La posizione finanziaria netta è cash negative per 19,1 milioni di euro (7,9 milioni). L’aumento di circa 11,2 milioni è dovuto principalmente all’effetto dell’assorbimento di capitale per finanziare l’acquisizione di XTN, nonché ai capex di periodo, oltre che all’acquisto di azioni proprie avviato nel 2023 e conclusosi nel febbraio 2024. La posizione finanziaria netta non include l’accantonamento per passività finanziarie potenziali legate alle put/call di Diateam e XTN per l’acquisto della restante di quota dei terzi (per complessivi 6,3 milioni), mentre include, in applicazione dell’IFRS 16, leasing e affitti per 4,1 milioni.Cy4Gate ha confermato le guidance 2024: una conversione della Pipeline commerciale in un range di 20-23 milioni di euro; backlog e contratti recurring con effetto nel 2024 in un range di 64-67 milioni di euro; ricavi totali in un range di 84-90 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Unidata, EnVent conferma Outperform e TP a 6,6 euro

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha confermato la raccomandazione (Outperform) e il target price (6,6 euro per azione, upside del 78%) sul titolo Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan.In seguito all’acquisizione appena annunciata da Verizon, terzo più grande fornitore di banda larga negli USA, di Frontier, numero 6 nella stessa classifica e uno dei maggiori proprietari di fibra ottica, gli analisti hanno analizzato il valore e l’andamento del mercato delle infrastrutture in fibra. I principali risultati per i 4 più grandi quotati sono: concorrenza di un enorme debito finanziario, superiore ai ricavi e da 4 a 6 volte l’EBITDA (contro 1,5 volte di Unidata); % EBITDA nella regione del 30 e EBIT nel 20. Secondo McKinsey, i multipli P/E delle transazioni basate sulle infrastrutture in fibra sono andati oltre 20x, fino a 30x, mentre al giorno d’oggi si prevede che il traffico crescerà al 20% di CAGR. L’EV/ricavo medio è nell’intervallo 2/3 volte (più alto per i player wholesale). In tale contesto, “vediamo un periodo promettente per Unidata, non appena le Joint Venture Fiber saranno pienamente operative”, si legge nella ricerca.”Apprezziamo le prestazioni di Unidata in termini di continuità e crescita organica durante l’integrazione di TWT e consideriamo le cifre del primo semestre complessivamente coerenti con le nostre ipotesi per l’anno fiscale 2024, contando su un secondo semestre ancora migliore come nel 2023 – scrive EnVent – Restiamo fiduciosi con le nostre ultime stime e valutazioni, mentre il prezzo delle azioni è attualmente scambiato a un notevole sconto rispetto ai peer”. LEGGI TUTTO

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    Sedgwick valutata 13,2 miliardi di dollari dopo investimento di Altas

    (Teleborsa) – Sedgwick, un fornitore a livello mondiale di soluzioni di gestione e liquidazione sinistri, ha annunciato un investimento strategico da parte di Altas Partners, società di private equity nordamericana. Gli investitori attuali, tra cui fondi gestiti dalla società di investimento globale Carlyle e da Stone Point Capital, rimarranno investitori e continueranno a effettuare nuovi investimenti significativi nell’azienda, con Carlyle che manterrà la sua posizione di controllo in partnership con il gruppo di investitori e il team di gestione di Sedgwick.Questa transazione implica un valore aziendale totale di circa 13,2 miliardi di dollari, un aumento rispetto ai 6,7 miliardi di dollari quando Carlyle ha effettuato il suo investimento iniziale in Sedgwick nel 2018. Altas si è impegnata a investire 1 miliardo di dollari di capitale come parte della transazione e sarà un partecipante attivo nel percorso di creazione di valore dell’azienda in futuro, si legge in una nota.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Euronext, nessuna variazione nella revisione trimestrale del CAC 40

    (Teleborsa) – Euronext, la principale infrastruttura di mercato paneuropea, ha comunicato che non ci sono modifiche al CAC 40, il principale indice azionario della Borsa di Parigi, in occasione della revisione trimestrale.Nel CAC Next 20 entrano ADP e Nexans al posto di Air France-KLM e Forvia.Nel CAC Large 60 entrano ADP e Nexans al posto di Air France-KLM e Forvia.Nel SBF 120 entra Clariane al posto di Lectra.Nel CAC Mid 60 entrano Air France-KLM, Clariane e Forvia al posto di ADP, Lectra e Nexans.Le variazioni avranno luogo dopo la chiusura dei mercati di venerdì 20 settembre 2024 e saranno effettive da lunedì 23 settembre 2024. LEGGI TUTTO

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    Ue, Draghi: consapevole che per dare seguito al Rapporto sulla competitività ci vorrà tempo

    (Teleborsa) – L’ex presidente della BCE MarioDraghi ha dichiarato di essere “consapevole che ci vorrà tempo” per dare seguito al Rapporto sulla competitività. Intervenendo Il tempo delle donne, iniziativa del Corriere della Sera a Milano, Draghi ha aggiunto che “guardando la situazione dei vari governi in Europa è abbastanza scoraggiante perché sono tutti molto deboli quindi prendere grandi decisioni diventa difficile. Ma la risposta non deve arrivare in una settimana. L’importante è avere una visione a comune”.”Si vuol essere padroni del proprio destino o no? Affrontare l’espansionismo cinese, l’aggressione russa, quel che succederà negli Usa in situazione di autonomia o di dipendenza, forse anche di servitù a un certo punto? Il rapporto vuole dare una risposta su cosa fare per essere indipendenti. Per esserlo bisogna avere un’unità di vedute, in politica estera, sulla difesa”, ha spiegato. Quanto alla possibilità di coinvolgere tutti i 27 Stati membri Draghi ha affermato: “se si riesce bene, altrimenti si lavora a gruppi di Paesi, si fanno accordi intergovernativi”. L’importante è – ha aggiunto – “raggiungere la consapevolezza che si vuole essere indipendenti nell’affrontare le sfide del momento”.”Il calcolo dei 7-800 miliardi l’anno viene dal basso ed è stata una cifra raggiunta da due istituzioni indipendenti Commissione e Bce. E come si fa a finanziarla? In gran parte dai risparmi privati. Noi risparmiamo moltissimo, più degli Stati Uniti. Fa dispiacere che la ricchezza delle famiglie americane sia tre volte la nostra e la questione ha a che fare con la crescita”, ha dichiarato Draghi. “Il risparmio privato – ha aggiunto – è il principale canale di finanziamento ma non con l’attuale mercato dei capitali, serve mercato più integrato”. “Queste cifre – ha proseguito – sono gigantesche e il paragone col piano Marshall è per dare l’idea della grandezza ma sono realistiche”. Tutto questo si può fare anche se poi “serve una parte di investimento pubblico comune perché sennò in alcuni casi il debito di alcuni Paesi diventa troppo alto e poi, noi lo sappiamo bene, è un disastro e si ferma tutto. Questa è la logica”. LEGGI TUTTO