Settembre 2024

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    Poste, via libera del Cdm alla privatizzazione: al MEF resterà quota superiore al 50%

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato in via definitiva il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che regolamenta l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal MEF in Poste Italiane. È quanto riporta il comunicato di Palazzo Chigi sul Consiglio dei ministri. La cessione della quota Mef dovrà comunque “determinare il mantenimento di una partecipazione dello Stato al capitale di Poste Italiane, anche per il tramite di società direttamente o indirettamente controllate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, superiore al 50%”.Secondo Raffaele Roscigno, segretario generale del Slp Cisl, “è positivo che il Ministero dell’Economia abbia confermato oggi che lo Stato non scenderà sotto la soglia del 50 per cento nella quota di proprietà di Poste Italiane”. “È stata questa – ha aggiunto – la battaglia del Slp Cisl in questi mesi con il sostegno prezioso della Confederazione. Bisogna salvaguardare il grande patrimonio pubblico rappresentato dall’azienda postale, mettendola al riparo da eventuali scalate di multinazionali o di investitori selvaggi”. “Le Poste sono oggi la più grande azienda a capitale pubblico del paese con migliaia di dipendenti. Lo stato ed governi devono proteggere questo patrimonio, investire nelle Poste per difendere l’occupazione e rilanciare il ruolo pubblico di questa azienda più che mai strategica per la crescita ed il futuro del nostro paese”, ha concluso il sindacalista.Totalmente contraria alla privatizzazione invece Cgil e Slc che hanno definito l’operazione “miope e malsana”. “Gli asset strategici che portano ricchezza al Paese – hanno affermato in una dichiarazione congiunta il segretario confederale Cgil, Pino Gesmundo, ed il segretario nazionale di Slc, Nicola Di Ceglie – non si vendono, ed è sbagliato metterli in gioco per fare cassa”. Per i due sindacalisti “queste scelte sono frutto di un paese oramai allo sbando sul piano economico e industriale, una condizione confermata da tutti gli indicatori statistici. E la risposta non può essere di così corto respiro e di ricorso alle privatizzazioni”. “Ci sono asset di grande importanza per lo sviluppo della nostra economia che ora rischiano di andare nelle mani di fondi speculativi stranieri che hanno ben altri obiettivi che non la crescita del Paese”, hanno aggiunto(Foto: © GoneWithTheWind / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Giappone, ordini macchinari settore privato ancora in calo a luglio

    (Teleborsa) – Frenano gli ordini di macchinari del settore privato in Giappone a luglio 2024. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI). Il totale degli ordinativi al settore privato segna un decremento su base mensile del 4,1% dopo il -20,6% riportato a giugno. Calano dello 0,1% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +2,1% precedente e contro il +0,9% stimato dagli analisti. Su base annua si registra un +8,7%, dopo il -1,7% di giugno. Al dato complessivo degli ordini, che appare sostanzialmente invariato dopo il -6% di giugno, ha contribuito la crescita di quelli esteri (+8%), mentre sono in calo quelli governativi (-5,6%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, deficit bilancia commerciale cresce meno delle attese

    (Teleborsa) – Cresce il deficit la bilancia commerciale del Giappone nel mese di agosto 2024, anche se il passivo appare al di sotto delle attese. Secondo il Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), il saldo commerciale destagionalizzato ha registrato un disavanzo di 695,3 miliardi di yen. Il dato si confronta con il deficit di 628,7 miliardi di luglio e con l’avanzo di 940,1,5 miliardi di yen di agosto 2023. Le attese degli analisti indicavano un deficit commerciale di 1.380 miliardi.In termini di volumi, l’export segnala una crescita tendenziale del 5,6% a 8.441,8 miliardi di yen, mentre le importazioni hanno registrato un aumento del 2.3% a 9.137,2 miliardi di yen. LEGGI TUTTO

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    Microsoft festeggia nuovo buyback e aumento cedola, titolo in rialzo

    (Teleborsa) – Scambia al rialzo il titolo Microsoft che allunga il passo mettendo a segno un guadagno dello 0,92%, dopo che la società tech ha presentato un nuovo programma di riacquisto azionario da 60 miliardi di dollari. Inoltre, il gigante del software ha annunciato che alzerà il suo dividendo trimestrale del 10%.A livello comparativo su base settimanale, il trend del colosso informatico americano evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del Dow Jones. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Microsoft rispetto all’indice.Tecnicamente, la società informatica di Redmond è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 440,7 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 431,1. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 450,3. LEGGI TUTTO

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    Fisco, primo sì da CdM a testo unico su riscossione. Leo: “Avanti con semplificazione”

    (Teleborsa) – “Dopo i testi unici su giustizia tributaria, tributi erariali minori e sanzioni tributarie, attualmente all’esame del Parlamento, oggi il Consiglio dei ministri ha approvato in prima lettura il testo unico in materia di versamenti e di riscossione”. Lo annuncia Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze. “Si tratta del quarto testo unico approvato dal Governo Meloni, a dimostrazione del nostro impegno costante per semplificare e razionalizzare le attuali norme in materia tributaria” aggiunge. “rispetto al percorso dei testi unici, con l’approvazione del provvedimento odierno, possiamo dire di essere a metà del percorso. In totale ne sono previsti otto – spiega Leo – andiamo avanti nel percorso di attuazione della riforma fiscale, per la costruzione di un fisco più equo e moderno”Il Testo, sottolinea il comunicato, è strutturato in base all’ordinario iter di acquisizione delle entrate, riportando: la disciplina dei versamenti diretti, e relativi rimborsi; la disciplina della riscossione mediante ruoli e coattiva; le disposizioni concernenti il funzionamento del servizio nazionale della riscossione; le disposizioni che estendono la disciplina della riscossione mediante ruolo alle diverse entrate dello Stato, anche non tributarie; la disciplina di recepimento della direttiva 2010/24/UE, in materia di mutua assistenza tra gli Stati membri dell’Unione Europea ai fini della riscossione dei crediti erariali; le disposizioni transitorie e finali, nell’ambito delle quali sono individuate quelle oggetto di abrogazione, nonché di coordinamento. Tre allegati, inoltre, riguardano l’individuazione delle forme societarie dei soggetti residenti in UE e delle imposte sui redditi applicate negli Stati membri UE, ai fini dell’applicazione dell’esenzione dalle imposte sugli interessi; i canoni pagati a società non residenti o con stabile organizzazione in altro Stato membro; l’elencazione delle disposizioni di interpretazione autentica ricondotte all’interno del testo unico. LEGGI TUTTO

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    doValue, al via il 23 settembre il raggruppamento azioni ordinarie

    (Teleborsa) – doValue, il prossimo 23 settembre, procederà al raggruppamento delle n. 80 milioni di azioni ordinarie doValue esistenti in 16 milioni azioni ordinarie doValue di nuova emissione con le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie emesse. Le nuove azioni, si legge in una nota, saranno raggruppate nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 5 azioni ordinarie esistenti. L’azienda precisa che il prossimo 20 settembre 2024 sarà dunque l’ultimo giorno di negoziazione del titolo ante raggruppamento. Ad esito del raggruppamento il capitale sociale nominale rimarrà invariato e quindi pari a 41.280.000 euro. LEGGI TUTTO

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    OPA IVS Group, adesioni oltre il 54,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni IVS Group, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore della distribuzione automatica (vending) di bevande e snack, risulta che oggi 17 settembre 2024 sono state presentate 103.856 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 11.478.815, pari al 54,62% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 9 settembre 2024 e terminerà il 27 settembre 2024.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie IVS acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 settembre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPAS Unieuro, adesioni oltre l’1,35%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) promossa da Fnac Darty e Ruby Equity Investment su Unieuro, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, risulta che oggi 17 settembre 2024 sono state presentate 5.830 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 270.213, pari all’1,35% dell’offerta e pari all’1,35% sulle eventuali massime 19.944.793 azioni oggetto di offerta in caso di esercizio di stock options.L’offerta è iniziata il 2 settembre 2024 e terminerà il 25 ottobre 2024.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Unieuro acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: © Sergiomonti | Dreamstime.com) LEGGI TUTTO