Agosto 2024

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    OPA Saras, l’offerente supera la soglia del 66,67% del capitale

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, l’offerente ha comunicato di aver superato la soglia del 66,67% del capitale sociale, e verrà così a detenere complessivamente 758.125.552 azioni di Saras, pari al 79,719% del capitale sociale tenuto conto delle 281.439.568 azioni di Saras, pari al 29,594 % del capitale sociale portate in adesione e delle 476.685.984 delle azioni Saras già detenute, pari al 50,125% del capitale sociale.L’iniziale periodo di adesione, come prorogato, si concluderà il 16 agosto 2024. Tuttavia, il periodo di adesione verrà riaperto per le sedute del 26 agosto 2024, 27 agosto 2024, 28 agosto 2024, 29 agosto 2024 e 30 agosto 2024.L’offerta è finalizzata ad acquisire l’intero capitale sociale e, in ogni caso, a conseguire il delisting da Euronext Milan.Ad esito del superamento della soglia del 66,67% del capitale sociale di Saras nel contesto dell’offerta, l’offerente deterrà azioni sufficienti da assicurare l’approvazione delle delibere in sede di assemblea straordinaria, inclusa la fusione per il delisting (ove attuata, in un momento a sua scelta rispetto all’avvio del procedimento di fusione), con la conseguenza che i titolari di azioni dell’emittente che non esercitino il diritto di recesso diventerebbero titolari di una partecipazione nel capitale di una società le cui azioni non saranno quotate. LEGGI TUTTO

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    OPA Civitanavi, risultati provvisori: offerente al 99,2% del capitale

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Honeywell su Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, l’offerente ha comunicato che alla chiusura del periodo di adesione risultano portate in adesione 30.520.139 azioni, pari al 99,22% del capitale sociale. L’offerente verrà quindi a detenere complessive 31.397.954 azioni, pari al 99,24% del capitale sociale.La riapertura dei termini non avrà luogo. L’offerente eserciterà quindi il Diritto di Acquisto e, contestualmente, adempirà all’Obbligo di Acquisto, dando corso alla Procedura Congiunta con conseguente Delisting. LEGGI TUTTO

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    Laboratorio Farmaceutico Erfo, ricavi ed EBITDA in calo nel primo semestre

    (Teleborsa) – Laboratorio Farmaceutico Erfo, società operante nel settore nutraceutico e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi consolidati pari a circa 3,33 milioni di euro (3,38 milioni di euro nello stesso periodo del 2023). A livello di top line si registra una crescita significativa nella controllata Erfo France (+13% YoY) e nei prodotti della Medical Division (+21% YoY).Il numero di centri attivi al 30 giugno 2024 è di 148 (147 nel 1H 2023) e sono così suddivisi: centri a marchio Diètnatural: 120, di cui in Franchising 103 in Italia, 1 in Francia e 1 in Belgio, oltre a 15 diretti in Italia; centri a marchio BodySano: 28, di cui 27 in Franchising in Francia e 1 diretto in Belgio.Al 30 giugno 2024 l’EBITDA adjusted generato dalla società è pari a circa 0,83 milioni di euro con una marginalità pari al 25% dei ricavi. Al 30 giugno 2023 era pari a 1,02 milioni di euro (30% dei ricavi). La riduzione di circa 185 mila euro è dovuta principalmente ad un incremento delle spese di marketing che si sono concentrate principalmente nella prima metà dell’anno (+ 100% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), oltre ai maggiori costi per il personale legati al rafforzamento della struttura produttiva a supporto principalmente dell’internazionalizzazione e delle attività di R&D.La PFN adjusted, che tiene già conto dell’accantonamento del dividendo 2023 (pagato nel mese di luglio), è cash positive e pari a circa 1,92 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2023 (1,72 milioni di euro). La generazione di cassa del primo semestre è stata pari a circa 0,75 milioni di euro.”Vogliamo che il 2024 rappresenti un anno di significativa evoluzione per ERFO, che è impegnata nell’ampliamento del portafoglio prodotti, per sviluppare un’offerta sempre più integrata e in grado di supportare a 360° il benessere dell’individuo – ha commentato l’AD Alessandro Cutè – Il nostro modello di business inoltre, conferma la sua elevata capacità di generare cassa (circa 750 mila euro nel 1H2024) che siamo pronti ad impiegare a supporto delle nostre strategie di crescita anche per linee esterne”. LEGGI TUTTO

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    Mattarella promulga ddl Nordio: tutte le novità

    (Teleborsa) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il ddl Nordio. Sono otto gli articoli del disegno di legge, che propone una significativa riforma del codice penale, del codice di procedura penale e dell’ordinamento giudiziario. Si va dall’abrogazione dell’abuso d’ufficio alle modifiche al traffico di influenze; dall’informazione di garanzia alle intercettazioni fino alla limitazione della possibilità per il Pm di proporre appello contro le sentenze di assoluzione di primo grado.ABROGAZIONE DELL’ABUSO D’UFFICIO – Viene abolita la norma del codice penale (art.323) che punisce il pubblico ufficiale che violando consapevolmente leggi, regolamenti o l’obbligo di astensione, cagiona un danno ad altri o si procura un vantaggio patrimoniale. Nel 2020 questo articolo era stato modificato specificando che il reato non si poteva configurare in presenza di margini di discrezionalità amministrativa nell’adozione di un provvedimento. Ora questa disposizione viene cancellata del tutto. Nel frattempo, però, il governo, con il decreto carceri, ha reintrodotto una parziale copertura penale per gli abusi patrimoniali dei pubblici ufficiali. E si prevede la pena da 6 mesi a 3 anni per chi, sempre che non residuino margini di discrezionalità amministrativa nel provvedimento, danneggia terzi o si avvantaggia destinando somme di cui è in possesso a finalità diverse da quelle previste dalla legge. Si tratta di quello che prima del 1990 era detto ‘peculato per distrazione’. MODIFICHE AL TRAFFICO DI INFLUENZE – Si restringe l’ambito di applicazione di questo reato. La mediazione viene ritenuta illecita se finalizzata a far compiere un reato ad un pubblico ufficiale. Si elimina l’ipotesi della “millanteria” e restano le condotte più gravi. Sul piano sanzionatorio, aumenta il minimo edittale della pena: da 1 anno e 6 mesi a 4 anni e 6 mesi. INTERCETTAZIONI E TUTELA DEL TERZO ESTRANEO – Non dovranno essere riportate le conversazioni e i dati relativi a soggetti non coinvolti dalle indagini, se non considerati rilevanti per il procedimento. E nella richiesta di misura cautelare del Pm e nell’ordinanza del giudice non dovranno essere indicati i dati personali dei soggetti diversi dalle parti, salvo che ciò sia considerato indispensabile per l’esposizione degli elementi rilevanti. Il giudice dovrà quindi stralciare le intercettazioni che contengono dati relativi a soggetti diversi dalle parti, laddove non essenziali. INFORMAZIONE DI GARANZIA – Nell’avviso dovrà essere contenuta una descrizione solo sommaria del fatto su cui si indaga. La consegna dell’atto dovrà avvenire in modo di garantire la riservatezza del destinatario. CONTRADDITTORIO E MISURE CAUTELARI – Il giudice dovrà procedere all’interrogatorio dell’indagato prima di disporre la misura cautelare, previo deposito degli atti, con facoltà della difesa di averne copia. L’indagato potrà così avere la possibilità di una difesa preventiva, prima di eventuali misure come la custodia cautelare in carcere. COLLEGIALITÀ E MISURE CAUTELARI – Introduzione di un organo collegiale, formato da 3 giudici, per l’adozione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere che attualmente è invece sempre disposta dal giudice monocratico (per consentire le necessarie assunzioni, l’entrata in vigore è differita di due anni). La collegialità è prevista solo in fase di indagini ed è estesa anche alle pronunce di aggravamento della misura cautelare e all’applicazione provvisoria delle misure di sicurezza detentive ma non quando la misura è adottata durante le procedure di convalida di arresto o fermo. LIMITI ALL’APPELLO – Limitazione alla possibilità per il Pm di proporre appello contro le sentenze di assoluzione di primo grado. Il provvedimento non riguarda i reati più gravi. ETÀ DEI GIUDICI POPOLARI IN CORTE D’ASSISE – Il requisito massimo è fissato a 65 anni e deve sussistere soltanto al momento della nomina. LEGGI TUTTO

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    Sciopero degli ombrelloni: la protesta divide i balneari

    (Teleborsa) – È stata a macchia di leopardo l’adesione allo sciopero dei balneari organizzato da Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti per protestare sulle concessioni. I due sindacati festeggiano la “partecipazione massiccia, tra il 70 e l’80%”, ma c’è chi, come il Codacons, parla di “flop” o, come l’Unione nazionale consumatori, di “sceneggiata a tarallucci e vino”.”Abbiamo registrato una massiccia partecipazione in tutta Italia allo sciopero degli ombrelloni, oltre ogni aspettativa – affermato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti –. Se da una parte i nostri clienti non hanno subito nessun disagio, dall’altra hanno compreso i motivi della protesta manifestando il proprio supporto e la solidarietà, in quanto apprezzano la professionalità e la passione che mettiamo nel nostro lavoro, frutto di anni di esperienza. Hanno dimostrato di aver ben capito, infatti, che la situazione è drammatica e gli imprenditori balneari non hanno certezze per il proprio futuro. Anche i turisti stranieri sono rimasti colpiti da questa iniziativa e i motivi dello sciopero che intende difendere la tradizione di 30mila imprese balneari italiane e il lavoro di 100mila addetti diretti che superano il milione con l’indotto’. Molti clienti – hanno riferito – lo hanno definito lo ‘sciopero gentile’, in diversi litorali, poi, sono stati offerti caffè e cornetto per compensare del piccolo disagio. Tutto si è svolto in completa sicurezza e senza problemi di nessun genere. Nel corso della mobilitazione nazionale, poi, tutti gli altri molteplici servizi offerti dagli stabilimenti balneari, ‘fiore all’occhiello’ dell’offerta turistica italiana, sono stati garantiti. A fronte delle indiscrezioni che danno per gli inizi di settembre un provvedimento da parte del Governo abbiamo deciso di annullare le altre due date previste: 19 e 29 agosto. Siamo assolutamente decisi – hanno precisato i presidenti di Sib e Fiba – a difendere le nostre aziende e il nostro lavoro, a tutti i costi. I tempi di attendere sono finiti, così come la nostra pazienza. Abbiamo la forza e la perseveranza, oltre all’appoggio di tutta la categoria, per andare avanti fino ad avere regole certe che ci possano consentire di continuare a rappresentare un comparto d’eccellenza della nostra offerta turistica, invidiata e, soprattutto, copiata dagli altri Paesi. Diversamente il 2025 sarà ricordato come l’anno che ha decretato la fine del turismo nel Belpaese”. Secondo la linea del governo, le attuali concessioni sono da considerarsi valide fino al 31 dicembre 2024, con la facoltà dei Comuni di rinviare di un anno in presenza di contenziosi o altre ragioni oggettive che impediscano di procedere con i bandi. Il riordino potrebbe arrivare nell’ambito del decreto salva-infrazioni. L’ipotesi messa a punto da una parte della maggioranza sarebbe una proroga delle concessioni al 2030 nelle Regioni in cui la percentuale di spiagge occupate è inferiore al 25%; laddove invece la quantità di spiagge libere è esigua, si andrebbe avanti con le gare garantendo prelazioni e indennizzi agli attuali gestori. Bruxelles ha fatto già sapere che “il parere motivato” spedito a Roma a novembre “è l’ultimo passaggio prima di un possibile deferimento alla Corte di giustizia Ue”. Intanto gli enti locali si stanno muovendo. Oggi al Comune di Genova incassa il doppio disco verde dal Tar alla procedura di evidenza pubblica per assegnare le concessioni. LEGGI TUTTO

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    OPA Saras, adesioni oltre il 54,2%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, risulta che oggi 9 agosto 2024 sono state presentate 132.044.578 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 281.439.568, pari al 54,28% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 12 luglio 2024 e terminerà il 16 agosto 2024, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Saras acquistate sul mercato nei giorni 8 e 9 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Piotr Trojanowski / 123RF) LEGGI TUTTO

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    OPA Civitanavi, adesioni oltre il 99%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Honeywell su Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, risulta che oggi 9 agosto 2024 sono state presentate 632.470 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 30.520.139, pari al 99,2% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 27 maggio 2024 e terminerà oggi, 9 agosto 2024, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Civitanavi Systems acquistate sul mercato nei giorni 8 e 9 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Piano Casa, Urso: “Lo presenteremo in autunno”

    (Teleborsa) – “Il Governo presenterà in autunno un Piano casa destinato a favorire la mobilità dei lavoratori anche attraverso una sorta di bonus”. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, a Tgcom24. “Un Piano casa che è nostra intenzione presentare in autunno – ha detto Urso – in concomitanza con la Manovra economica, anche perchè ha bisogno di risorse e quindi di stanziamenti dalla Manovra economica, che abbia due livelli: il primo strutturale per mettere a disposizione delle imprese, anche con il concorso del Demanio, luoghi dove sia possibile realizzare alloggi per i propri dipendenti e nel contempo un piano di breve termine, di transizione verso quando saremo nelle condizioni di fare un piano strutturale, per consentire l’assunzione con una sorta di bonus casa che stiamo definendo delle professionalità che servono nelle aree del paese dove mancano le risposte del mercato del lavoro, così che nelle 23 province che abbiamo censito dove c’è una richiesta forte di lavoro qualificato ma una risposta soddisfacente per quei lavoratori che devono spostarsi da altre province si possano trovare alloggi dove gli alloggi costano purtroppo molto cari”, conclude Urso. LEGGI TUTTO