Agosto 2024

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    Civitanavi Systems esclusa dagli indici FTSE Italia

    (Teleborsa) – FTSE Russell ha comunicato l’esclusione di Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, dagli indici FTSE Italia, in seguito al successo dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria promossa da Honeywell, con il raggiungimento di una soglia superiore al 90% e all’annuncio di revoca dalle negoziazioni (dal 26 agosto).In particolare, il titolo è escluso da FTSE Italia Small Cap Index, FTSE Italia All-Share Index, FTSE Italia PIR Mid Small Cap Index, FTSE Italia PIR PMI All Index. Il provvedimento è efficace dal 20 agosto 2024. LEGGI TUTTO

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    USA, raffreddamento inflazione mantiene Fed sulla buona strada per taglio tassi

    (Teleborsa) – I dati sui prezzi al consumo per il mese di luglio suggeriscono che la Federal Reserve rimane sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo del 2%, il che dovrebbe consentire alla banca centrale di concentrarsi sempre di più sull’altro obiettivo di massimizzare l’occupazione negli Stati Uniti. Nonostante un taglio dei tassi per la riunione di settembre sia ormai scontato, rimane grande incertezza sulla magnitudo del taglio del costo del denaro, che sarà di 25 o 50 punti base.I dati del Dipartimento del Lavoro hanno mostrato che i prezzi al consumo di luglio sono stati in linea con le aspettative, sia per l’indice headline (in aumento dello 0,2% m/m e in rallentamento al 2,9% a/a dal precedente 3%, il livello più basso da marzo 2021) sia per quello core (0,2% m/m, dallo 0,1% precedente e in decelerazione anno su anno al 3,2% dal 3,3%).”Gli ultimi dati sull’inflazione rivelano un aumento modesto ma costante – ha commentato Mario Di Marcantonio, economista di Intesa Sanpaolo – I costi dell’alloggio rimangono un fattore significativo, con la moderazione prevista che non si è ancora concretizzata, nonostante il continuo rallentamento dei prezzi degli affitti di mercato. I servizi non abitativi continuano il loro recente trend di stabilizzazione, mentre le pressioni deflazionistiche sui beni di base si sono intensificate. I prezzi dell’energia si sono stabilizzati, sebbene il loro contributo all’inflazione rimanga limitato”.Per quanto riguarda l’indice escludendo cibo ed energia, il maggiore contributo al rialzo è venuto dall’accelerazione dei servizi abitativi (0,4% m/m, 5,1% a/a); in particolare, la crescita è stata dovuta a entrambe le componenti, l’equivalente dell’affitto per i proprietari, che è aumentato dello 0,4% m/m (5,3% a/a) e l’affitto effettivo, aumentato dello 0,5% m/m (5,1% a/a).”Questo rapporto dovrebbe contribuire a consolidare le aspettative per un altro 0,2% MoM e molto probabilmente uno 0,1% per la misura dell’inflazione preferita dalla Fed, il deflatore PCE core, tra un paio di settimane – ha commentato James Knightley, Chief International Economist di ING – Ciò garantirebbe un taglio del tasso della Fed a settembre alla luce del raffreddamento del mercato del lavoro e dell’indebolimento dei sondaggi aziendali, essendo solo una questione di grandezza. Per ora preferiamo un 50bp per iniziare, mentre la Fed recupera terreno sui dati prima di tornare a movimenti di 25bp in seguito”. LEGGI TUTTO

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    Auto elettriche, Cina avvia disputa al Wto sui dazi Ue

    (Teleborsa) – La Cina ha avviato una disputa di fronte alla World Trade Organization nei confronti dell’Unione Europea sui dazi provvisori imposti da Bruxelles sull’importazione di autoelettriche cinesi nell’ambito dell’indagine in corso su presunti sussidi illegali di Pechino. In particolare, il WTO ha fatto sapere che la Cina “sostiene che le misure in questione sembrano essere incompatibili con l’articolo VI dell’Accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio del 1994 e con varie disposizioni dell’Accordo del WTO sulle sovvenzioni e sulle misure compensative”.La procedura inizia con la richiesta di consultazioni che avvia formalmente una controversia in seno al WTO. Se dopo 60 giorni le parti non trovano una soluzione soddisfacente di comune accordo, il ricorrente può richiedere la decisione di un collegio.(Foto: © WTO) LEGGI TUTTO

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    iVision Tech, slitta l’emissione di due minibond per 7 milioni di euro

    (Teleborsa) – iVision Tech, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole, ha comunicato uno slittamento delle due emissione di prestiti obbligazionari non convertibili fino a massimi 7 milioni di euro, riservati agli investitori sofisticati e non.Il perfezionamento dell’operazione, inizialmente previsto entro il mese di giugno 2024, è atteso entro la fine del mese di ottobre 2024.Coerentemente con quanto dichiarato agli investitori in fase di IPO, i fondi raccolti saranno utilizzati per accelerare il percorso di crescita prospettato, principalmente per quanto riguarda l’apertura di nuovi mercati esteri e l’implementazione di nuovi prodotti a completamento dell’attuale gamma. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa, in rosso Alphabet con potenziale scorporo

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa a Wall Street, dopo che nuovi dati macroeconomici hanno consolidato le scommesse sul fatto che la Federal Reserve possa iniziare il suo ciclo di allentamento della politica monetaria il mese prossimo. I dati del Dipartimento del Lavoro hanno infatti mostrato che i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% come previsto a luglio, portando l’inflazione su base annua al 2,9% dal 3% di giugno, leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti di una crescita del 3%. Si tratta del più piccolo aumento su 12 mesi da marzo 2021.Ieri i prezzi alla produzione hanno mostrato un rallentamento superiore alla stime, con il dato core che ha segnato la minore crescita mensile degli ultimi 4 mesi (0% contro 0,2% atteso) grazie al calo dei prezzi dei servizi.Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori prevedono ora una probabilità del 57% che la banca centrale statunitense ridurrà i tassi di riferimento di 25 punti base a settembre, e una probabilità del 43% che il taglio sia di 50 punti base.Spicca il ribasso di Alphabet, la società madre di Google, dopo che indiscrezioni dei media statunitensi hanno indicato che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta considerando opzioni che includono lo scorporo e la separazione di alcune delle attività, quali ad esempio il browser Chrome e il sistema operativo Android, la sentenza che ha decretato Mountain Vies colpevole di aver violato la legge antitrust.Sul fronte dell’M&A, Mars ha annunciato l’acquisizione di Kellanova in un’operazione da 36 miliardi di dollari. Per quanto riguarda le trimestrali, Cardinal Health ha aumentato le sue previsioni di profitto per il 2025. Tra le nuove nomine, Victoria’s Secret ha scelto Hillary Super come nuovo CEO.Guardando ai principali indici, il Dow Jones sale dello 0,37% a 39.915 punti, mentre, al contrario, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 5.440 punti. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,17%); sulla stessa tendenza, senza direzione l’S&P 100 (+0,05%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti finanziario (+0,85%), energia (+0,48%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,42%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti telecomunicazioni (-1,10%), beni di consumo secondari (-0,60%) e materiali (-0,50%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Home Depot (+2,65%), American Express (+1,56%), Travelers Company (+1,52%) e Goldman Sachs (+1,22%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -1,49%. Pensosa Merck, con un calo frazionale dello 0,77%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Micron Technology (+3,67%), Illumina (+3,47%), CrowdStrike Holdings (+3,08%) e Fortinet (+2,87%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Starbucks, che continua la seduta con -3,97%. Sotto pressione Alphabet, che accusa un calo del 2,55%. Scivola Warner Bros Discovery, con un netto svantaggio del 2,55%. In rosso Alphabet, che evidenzia un deciso ribasso del 2,53%. LEGGI TUTTO

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    Banche europee in Russia, utili in aumento in mezzo alle pressioni per l’uscita

    (Teleborsa) – Gli utili delle attività russe dell’austriaca Raiffeisen Bank International (RBI), dell’italiana UniCredit e dell’ungherese OTP Bank, le banche europee con la maggiore esposizione alla Russia, continuano ad aumentare nonostante la pressione normativa per accelerare i piani di uscita. Lo sostiene Scope Ratings in un report sul tema.RBI, UniCredit e OTP Bank hanno visto i loro utili netti combinati in Russia crescere del 9,1% anno su anno nel primo semestre del 2024 a 1,2 miliardi di euro (primo semestre del 2023: 1,1 miliardi di euro). Gli utili dell’intero anno sono stati a 2,2 miliardi di euro nel 2023 e 2 miliardi di euro nel 2022.RBI ha mantenuto l’esposizione più elevata delle tre a fine giugno 2024, con il 17,2% delle attività ponderate per il rischio rimaste in Russia, rispetto al 5,1% di UniCredit e al 4,8% di OTP Bank.I dettagli delle tre bancheL’unità russa di RBI rimane la sua unità più redditizia, rappresentando circa la metà degli utili netti del gruppo. L’utile netto in Russia è aumentato del 2,8% anno su anno nel primo semestre del 2024 a 705 milioni di euro, principalmente a causa del rilascio di accantonamenti. Gli utili operativi sono diminuiti del 17%.L’utile netto di UniCredit in Russia è cresciuto del 21,3% anno su anno nel primo semestre del 2024 a 329 milioni di euro, trainato dalla crescita dei ricavi e dalle minori spese operative (che hanno portato a una crescita del 12,5% degli utili operativi) e dal rilascio di accantonamenti. Il contributo agli utili del gruppo è stato di circa il 6%, invariato anno su anno.L’utile netto di OTP Bank in Russia è balzato dell’11,5% anno su anno a 57,2 miliardi di fiorini, mentre la sua quota nell’utile netto del gruppo è salita all’11,3%. Ciò è stato ottenuto aumentando l’utile operativo del 48% anno su anno, compensando il costo del rischio più elevato e l’onere fiscale sui pagamenti dei dividendi.L’analisi di ScopeI maggiori rischi reputazionali, legali e finanziari, tra cui il sequestro di attività in mezzo a sanzioni internazionali, hanno spinto a un approccio cauto che persisterà, in particolare dato il rischio di multe o la risoluzione di relazioni bancarie corrispondenti a seguito di potenziali indagini sulle sanzioni da parte delle autorità finanziarie europee o statunitensi. Tuttavia – sottolinea il report – in caso di uscite disordinate, come il deconsolidamento delle filiali russe e le svalutazioni delle esposizioni intra-gruppo, gli impatti sull’adeguatezza patrimoniale consolidata dovrebbero essere gestibili per i gruppi.”Il processo di deconsolidamento delle filiali russe è impegnativo, data la legislazione locale e la necessità di approvazioni in più fasi. Riteniamo che i piani di riduzione recentemente annunciati siano costruttivi, sebbene non del tutto coerenti con le richieste delle autorità di regolamentazione per un’uscita accelerata dalla Russia – ha affermato Milya Safiullina, analista del team delle istituzioni finanziarie di Scope – Consideriamo un dialogo aperto con le autorità di regolamentazione e le autorità finanziarie come un’importante pietra angolare del processo decisionale costruttivo per le banche, che si concentrano su un’uscita ordinata dalle loro attività russe”.Il report evidenzia che i profitti sono principalmente guidati dallo spread tra i tassi di interesse pagati ai depositanti russi e i tassi di interesse offerti dalla banca centrale russa. Mentre le banche europee hanno limitato le nuove attività di prestito negli ultimi trimestri nel tentativo di ridurre la loro presenza in Russia, hanno visto un afflusso molto ampio di depositi, aumentando la loro liquidità. Una quantità significativa di liquidità in eccesso delle sussidiarie russe è depositata presso la Bank of Russia.”È possibile realizzare profitti senza espandere la base di clienti o addirittura ridurla – ha affermato Safiullina – Un altro motivo è lo svincolo di ingenti accantonamenti per perdite su prestiti, poiché i trend della qualità degli asset sono stati più forti di quanto le banche avessero previsto da febbraio 2022, quando le sanzioni internazionali sono aumentate drasticamente”.Le altre bancheTra le altri grande banche, l’agenzia di rating evidenzia che l’esposizione di Deutsche Bank, ING, Commerzbank e Intesa Sanpaolo alla Russia è limitata, con meno dello 0,1% di prestiti alla clientela e un’esposizione transfrontaliera in calo. Anche la quota di utili netti relativi alla Russia a livello di gruppo è stata insignificante nel 2023.Solo poche banche straniere sono state in grado di vendere le loro attività in Russia, e in quel caso con grandi perdite. Société Générale e HSBC hanno venduto le loro unità russe; Intesa Sanpaolo ha ottenuto le autorizzazioni per cedere i suoi asset nel paese, ma l’operazione non è ancora stata completata. LEGGI TUTTO

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    OPA Saras, adesioni oltre il 56,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, risulta che oggi 14 agosto 2024 sono state presentate 7.946.916 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 294.850.985, pari al 56,868% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 12 luglio 2024 e terminerà il 16 agosto 2024, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Saras acquistate sul mercato nei giorni 14 e 16 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in rally fa meglio del resto d’Europa. Ottima Ferrari

    (Teleborsa) – Chiusura positiva per le Borse europee, con Piazza Affari che risulta la migliore grazie ai settori Auto e Banche, in tandem con l’andamento al rialzo di Wall Street in scia ai dati confortanti dall’inflazione statunitense che confermano le attese per un taglio dei tassi da 25 punti base nella riunione della Federal Reserve di settembre. In particolare, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2% a luglio, dopo il calo dello 0,1% di giugno, ha detto il Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro, secondo cui su base annua l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,9% dopo il 3% di giugno e rispetto al +3% atteso.Sempre sul fronte macroeconomico, nel Regno Unito a luglio l’inflazione è risultata inferiore al consenso (-0,2% m/m e +2,2% a/a per l’indice generale e +3,3% a/a per quello al netto delle componenti più volatili); nell’Eurozona la seconda lettura del PIL 2° trimestre ha confermato la crescita di +0,3% t/t e +0,6% a/a, mentre a giugno la produzione industriale ha sorpreso negativamente con un calo di -0,1% m/m (rivisto al ribasso a -0,9% anche il dato di maggio).Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,102. Perde terreno l’oro, che scambia a 2.446,3 dollari l’oncia, ritracciando dello 0,78%. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 77,71 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +142 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,57%.Tra i mercati del Vecchio Continente bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,41%, sostanzialmente tonico Londra, che registra una plusvalenza dello 0,56%, e andamento positivo per Parigi, che avanza di un discreto +0,79%.Piazza Affari termina la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 32.328 punti, proseguendo la serie positiva iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata a 34.457 punti. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+0,91%); sulla stessa linea, positivo il FTSE Italia Star (+0,93%).In Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 14/08/2024 è stato pari a 1,68 miliardi di euro, dai 1,73 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,35 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,33 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Ferrari (+4,00%), Telecom Italia (+3,44%), Leonardo (+3,16%) e Banca Popolare di Sondrio (+2,66%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Tenaris, che ha terminato le contrattazioni a -0,51%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Juventus (+9,39%), Sanlorenzo (+3,62%), Anima Holding (+2,61%) e Zignago Vetro (+2,29%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su MFE B, che ha chiuso a -1,48%. Pensosa IREN, con un calo frazionale dello 0,91%. Tentenna Ferragamo, con un modesto ribasso dello 0,62%. Giornata fiacca per Danieli, che segna un calo dello 0,60%. LEGGI TUTTO