Agosto 2024

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    Euronext lancia tre contratti spread su materie prime agricole

    (Teleborsa) – Euronext ha annunciato oggi il lancio di tre contrattispread sulle materie prime agricole. I contratti di spread sono contratti future che hanno come sottostante un differenziale di prezzo tra due prodotti diversi, e in questo caso due future su materie prime agricole (grani, mais, ecc). I contratti spread inizieranno a essere negoziati dal ??14 ottobre 2024.I tre contratti spread hanno i seguenti prodotti sottostanti: Futures Euronext Milling Wheat n.2 vs Futures CBOT sul grano; Futures Euronext Milling Wheat no.2 vs Futures Grano CBOT KC HRW; Futures Euronext Milling Wheat no.2 vs Futures Euronext MaisPer ciascun contratto saranno previste quattro scadenze all’anno (marzo, maggio, settembre e dicembre). Al momento del lancio, saranno disponibili per la negoziazione cinque scadenze, da dicembre 2024 a dicembre 2025.Sino ad ora, i trader dovevano negoziare separatamente i diversi contratti futures, eseguendo una strategia di spread in due operazioni inverse su ciascun contratto definitivo. – spiega una nota – I contratti spread lanciati da Euronext consentiranno invece agli investitori ed agli hedger di eseguire una strategia di spread in una sola operazione, apportando vantaggi significativi in termini di riduzione di costi e rischi di esecuzione di due contratti diversi o rischi legati alla trattazione in valute differenti. LEGGI TUTTO

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    Air France-KLM completa acquisizione partecipazione del 19,9% di SAS

    (Teleborsa) – Il gruppo Air France-KLM ha completato con successo l’acquisizione di una quota del 19,9%di SAS AB, compagnia aerea di bandiera scandinava. Questa operazione – ricorda una nota – fa seguito al ricevimento delle approvazioni antitrust in Europa e negli Stati Uniti.Parallelamente alla transazione, Air France-KLM e SAS hanno firmato accordi di interline e codeshare di vasta portata per collegare i loro hub e reti. Questi accordi, che coprono i reciproci programmi fedeltà, entreranno in vigore già dal 1° settembre 2024. Lo stesso giorno, SAS entrerà a far parte dell’alleanza Skyteam, di cui Air France e KLM sono membri fondatori.”Siamo lieti di aver completato questa transazione strategica. – ha dichiarato Benjamin Smith, CEO del gruppo Air France-KLM – SAS rafforzerà la presenza del Gruppo nei mercati scandinavi. I clienti di SAS, Air France e KLM avranno ora un numero maggiore di destinazioni tramite codeshare. Skyteam otterrà immediatamente un nuovo membro strategico”.Questa transazione è stata conclusa dal gruppo Air France-KLM nell’ambito di un consorzio di investitori di cui fanno parte anche Castlelake L.P. per conto di alcuni fondi o affiliati, Lind Invest ApS e lo Stato danese. I membri del consorzio detengono ora di fatto una partecipazione complessiva dell’86,4% nel capitale sociale della riorganizzata SAS AB, avendo investito 1,2 miliardi di dollari nella società, sottoscrivendo 475 milioni di dollari di azioni ordinarie e acquistando 725 milioni di dollari di titoli convertibili garantiti senior.Il gruppo Air France-KLM ha investito complessivamente 144,5 milioni di dollari in SAS AB, sottoscrivendo 109,5 milioni di dollari di azioni ordinarie e acquistando 35, milioni di dollari di titoli convertibili senior garantiti. Tra i membri del Consorzio sono state concordate disposizioni specifiche in base alle quali la partecipazione di Air France-KLM potrebbe aumentare in modo tale che la compagnia francese possa diventare un azionista di controllo, dopo un minimo di due anni, subordinatamente, tra l’altro, a determinate condizioni normative e performance finanziaria. LEGGI TUTTO

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    Spese obbligate, Confcommercio: “Nel 2024 si mangiano il 41,8% dei consumi delle famiglie”

    (Teleborsa) – Complici anche le spinte inflazionistiche, l’incidenza delle spese obbligate sui bilanci familiari rimane elevata: per il 2024, infatti, la quota di queste spese sul totale dei consumi delle famiglie sfiora il 42%, con un incremento di oltre 5 punti dal 1995 ad oggi. Quota che non sembra destinata a tornare al livello pre-Covid pari a circa il 40%. Su un totale di circa 21.800 euro pro capite di consumi all’anno, oltre 9mila euro se ne vanno per il complesso delle spese obbligate (348 euro in più rispetto al 2019). Tra queste spese, a farla da padrone è la voce abitazione (4.830 euro), al cui interno un peso rilevante – anche se costantemente in calo dal 1995 ad oggi – viene dall’aggregato energia, gas e carburanti con 1.721 euro. Ad amplificare la dimensione e, quindi, il peso delle spese obbligate è anche la dinamica dei prezzi che mostra una notevole difformità rispetto a quella degli altri beni e servizi: tra il 1995 e il 2024, infatti, l’indice di prezzo degli obbligati (+122,7%) è cresciuto più del doppio rispetto a quello dei beni commercializzabili (+55,6%), dinamica influenzata anche da un deficit di concorrenza tra le imprese fornitrici di beni e servizi obbligati. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie italiane tra il 1995 e il 2024.”Le spese obbligate, soprattutto quelle legate all’abitazione, penalizzano sempre di più i bilanci delle famiglie e di conseguenza riducono i consumi. Consumi che sono la principale componente della domanda interna. Per sostenerli occorre confermare l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale” commenta il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.Le spese obbligateIl messaggio chiaro che emerge dalle elaborazioni (e dalle stime riferite al 2024) – spiega Confcommercio – è che a causa di prezzi fortemente crescenti e di quantità che si riducono meno che proporzionalmente, l’aggregato delle spese obbligate occupa quote crescenti del bilancio familiare. E, cosa alquanto preoccupante, non sembra si ritornerà al 40% circa del 2019. Rispetto alla scorsa edizione della nota (14 luglio 2023) la valutazione della quota delle spese obbligate per il 2023 passa dal 41,5% all’attuale 42,2%, con una moderata riduzione, comunque al 41,8%, per il 2024.Potendo, poi, immaginare, nell’orizzonte del prossimo biennio, un ritorno dei servizi commercializzabili oltre il 21% grazie ai turismi attivi (italiani in Italia e stranieri in Italia), si capisce che – evidenzia l’analisi – lo spazio per i beni commercializzabili, quelli che in larga parte passano dai negozi fisici, è destinato a ridursi ulteriormente. Le strutture commerciali che producono servizi di prossimità nelle nostre città, e soprattutto nei centri storici, saranno ancora di più sotto pressione, tenuto conto anche del continuo sviluppo del commercio online che prevediamo si rafforzerà ulteriormente.I consumi di obbligati a prezzi costanti si riducono per varie componenti, a cominciare dall’energia. Certo, gli obbligati coprono anche esigenze fondamentali delle famiglie, come la sanità. Si capisce che dentro l’aggregato si muovono tendenze di lungo termine come l’invecchiamento della popolazione italiana, fenomeno senz’altro positivo e benvenuto, ma che domanda investimenti e governance strutturale perché spese come quelle sanitarie o per l’abitazione non siano precluse ad alcuno.I prezzi dei consumi obbligatiPermangono problemi di offerta. In particolare, di concorrenza tra imprese che offrono beni e servizi che fanno parte dell’aggregato dei consumi obbligati. Le dinamiche di lungo termine sono inequivocabili: pure al netto di importanti fenomeni sociali e demografici – famiglie più piccole, crescita dei metri quadrati di abitazione disponibili pro capite, invecchiamento in buona salute della popolazione anziana – resta il fatto che il deflatore degli obbligati in trent’anni è cresciuto molto più del doppio di quanto sia aumentato l’indice di prezzo per i beni commercializzabili. Sul benessere economico – o sul disagio sociale, cambiando il segno all’effetto – questo fenomeno ha avuto certamente un impatto significativo, quando, per chi e quanto ha ridotto la libertà di scelta sui consumi. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, si teme un incidente nucleare nella regione di Kursk

    (Teleborsa) – Il direttore generale dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica), Rafael Mariano Grossi, “c’è il pericolo di un incidente nucleare nella regione di Kursk”, nel sud della Russia, a causa degli scontri seguiti all’incursione militare ucraina. Nel corso di una conferenza stampa dopo aver ispezionato di persona la centrale nucleare di Kursk, Grossi ha spiegato che l’impianto nucleare ”sta lavorando quasi in condizioni quasi normali” ma ”insieme ai colleghi russi analizzeremo come evitare un incidente nucleare”, perché ”c’è il rischio di un incidente nucleare nella regione di Kursk”.Avendo ”visto le conseguenze dell’attività militare vicino alla centrale”, ha aggiunto Grossi, che proprio ”le azioni militari vicino all’impianto rappresentano un pericolo per la sua sicurezza”. ”Prematuro”, ha però sottolineato, ”paragonare la situazione a Kursk a quella a Chernobyl”.Dopo Kursk, l’Ucraina va all’attaco di Belgorod. Colpite tre località al confine con l’Ucraina. A darne notizia è stato direttamente il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov. Su Telegram il governatore ha riferito di un magazzino danneggiato da bombardamenti a Petrovka, di un’auto danneggiata a Novoye da un ordigno lanciato da un drone e di un negozio in fiamme a Golovchino dopo l’esplosione di un “drone kamikaze”. Non sono state segnalate vittime.Nel frattempo, nuovo massiccio attacco di missili e droni sul territorio dell’Ucraina da parte della Russia. Dopo l’attacco avvenuto tra domenica e lunedì Mosca ha lanciato missili nelle prime ore del mattino di martedì provocando un allarme aereo in tutto il Paese. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 28 agosto 2024

    (Teleborsa) – Mercoledì 28/08/202407:00 Giappone: Leading indicator (atteso 108,6 punti; preced. 111,2 punti)08:00 Germania: Indice GFK (atteso -18,1 punti; preced. -18,4 punti)08:45 Francia: Fiducia consumatori, mensile (atteso 92 punti; preced. 91 punti)10:00 Unione Europea: M3, annuale (atteso 2,7%; preced. 2,2%)10:00 Italia: Fatturato industria, mensile (preced. -0,9%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -10,1%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. -4,65 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Eventi e scadenze del 28 agosto 2024

    (Teleborsa) – Mercoledì 28/08/2024Appuntamenti:Banca d’Italia – Moneta e altre informazioni sul bilancio delle IFM residenti in ItaliaAttività istituzionali – Presidente della Repubblica – Parigi – Il Presidente Mattarella sarà alla Cerimonia di inaugurazione dei “Giochi Paralimpici 2024” (fino a giovedì 29/08/2024)81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia – 81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia: Il Festival di Venezia è organizzato dalla Biennale di Venezia e si terrà al Lido di Venezia. La Mostra si propone di favorire la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria (fino a sabato 07/09/2024)Titoli di Stato:Tesoro – Asta BOTAziende:3D Systems – Risultati di periodoAbercrombie & Fitch – Risultati di periodoBrunello Cucinelli – CDA: Approvazione della Relazione Finanziaria Semestrale al 30/06/2024 – Segue conference call con investitori istituzionali e analisti finanziariFoot Locker – Risultati di periodoGuess? – Risultati di periodoHP – Risultati di periodoNvidia – CDA: 2nd Quarter FY25 Financial ResultsNvidia – Risultati di periodoSalesforce – Risultati di periodoSesa – Assemblea: Bilancio LEGGI TUTTO

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    Giappone, superindice di giugno rivisto al rialzo

    (Teleborsa) – Peggiorano meno del previsto a giugno le condizioni economiche del Giappone. Il leading indicatorè stato rivisto al rialzo a 109 punti dai 108,6 preliminari, e risulta ora in calo del 2,1% rispetto ai 111,2 punti del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali è stato rivisto al ribasso e segna un calo del 3,9% a 113,2 punti dai 117,1 punti del mese precedente, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future si porta a 107,8 punti dai 108,5 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Mef: piano strutturale in Consiglio dei ministri entro metà settembre

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia ha fatto sapere che le indiscrezioni sui contenuti sulla manovra pubblicate in questi giorni sono “fantasiose e premature”. “Il Mef e il ministro dell’economia e delle finanze GiancarloGiorgetti sono al lavoro sul piano strutturale per consegnare il documento a Bruxelles e in Parlamento nel rispetto dei tempi – precisa la nota del Mef –. Il ministro dell’economia porterà in Consiglio dei ministri per l’approvazione il piano entro metà settembre”. LEGGI TUTTO