Agosto 2024

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    Foot Locker raddoppia la perdita trimestrale, titolo crolla

    (Teleborsa) – Retrocede molto Foot Locker, che esibisce una variazione percentuale negativa del 15,40%.Il rivenditore di abbigliamento sportivo ha chiuso il secondo trimestre con una perdita netta di 12 milioni di dollari, più che raddoppiata rispetto al rosso di 5 milioni di dollari dello stesso periodo di un anno prima.Nei tre mesi, si registra anche un incremento del 2% delle vendite comparabili per la prima volta in sei trimestri, a 1,9 miliardi di dollari, grazie agli sforzi compiuti per rinnovare i negozi e migliorare l’esperienza dei clienti. Anche il margine lordo è aumentato per la prima volta in più di due anni. La tendenza ad una settimana di Foot Locker è più fiacca rispetto all’andamento dell’S&P-500. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Allo stato attuale lo scenario di breve di Foot Locker rileva una decisa salita con obiettivo individuato a 29,9 USD. In caso di momentanea correzione fisiologica il target più immediato è visto a quota 26,58. Le attese sono tuttavia per un innalzamento della curva fino al top 33,22. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta. Sale l’attesa per i conti di Nvidia

    (Teleborsa) – Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 41.190 punti; sulla stessa linea, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 5.620 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,14%); sulla stessa linea, sulla parità l’S&P 100 (-0,06%).Gli occhi degli investitori sono puntati oggi sul titolo Nvidia e sui suoi conti trimestrali. I risultati, che saranno rilasciati questa sera, a mercati chiusi, dal colosso tech americano, diventato il volto del boom dell’intelligenza artificiale, vengono usati dagli addetti ai lavori come una cartina di tornasole per valutare lo stato degli investimenti in AI.Sullo sfondo resta il focus sui dati macroeconomici mentre il mercato è a favore della probabilità che la Federal Reserve riduca i tassi di interesse nella riunione di settembre. LEGGI TUTTO

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    Affitti brevi, Santanchè: “Con ultime Regioni si conclude fase pilota della BDSR”

    (Teleborsa) – Con l’entrata delle ultime regioni: Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Umbria e della Provincia Autonoma di Trento, si conclude la fase pilota della Banca Dati Strutture Ricettive. Tramite la piattaforma – fa sapere il ministero del Turismo in una nota – è possibile richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi dell’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023: effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari visualizzano i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrano le informazioni mancanti, segnalano eventuali modifiche e ottengono il CIN. La prossima settimana, con la pubblicazione dell’Avviso, entrerà in esercizio la BDSR. “È stato compiuto un grande lavoro di squadra per il quale ringrazio il Governo, le Regioni e il personale del Ministero. Questa riforma, di cui nessun esecutivo precedente aveva capito l’importanza, – sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè – oltre a rappresentare un’importante risorsa per il coordinamento e la gestione dei dati relativi alle strutture ricettive presenti sul territorio nazionale, è pensata per regolamentare e non criminalizzare gli affitti brevi. Io non sono per i divieti assoluti – ribadisce Santanchè – perché in molte aree italiane, dove scarseggiano gli alberghi, sono fondamentali per accogliere i turisti e favorire il decongestionamento dei flussi. Questo strumento si avvale di meccanismi di interoperabilità che consentono un’efficace sinergia informativa tra i dati forniti dalle istituzioni statali e quelle delle amministrazioni locali proprio nell’ottica del Piano Strategico, che rappresenta la nostra visione industriale. Tra i principali obiettivi della BDSR, infatti, vi è quello di fornire una mappatura dettagliata degli esercizi ricettivi – mediante il Codice Identificativo Nazionale (CIN) –, facilitando così una visione complessiva dell’offerta turistica in Italia. Grazie a questo nuovo impianto normativo, – spiega Santanchè – che prevede anche rigorose misure per garantire la sicurezza degli occupanti delle strutture ricettive, poniamo un argine al contrasto delle forme di ospitalità irregolari, contribuendo a garantire un settore turistico più trasparente e disciplinato. E attraverso questo nuovo approccio integrato, generiamo ingenti benefici – conclude il ministro – non solo negli ambiti della legalità, della trasparenza e della sicurezza, ma anche della qualità del servizio offerto ai turisti”. LEGGI TUTTO

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    Calcio, nell’ultima stagione investiti dai club poco più di 7 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Nel 2024 è calata la spesa dei club di calcio per rinforzare le squadre nel corso dell’estate: sono stati spesi 7,08 miliardi di euro, contro gli 8,18 miliardi di un anno fa. È quanto emerge da una ricerca del Cies che ha messo a confronto le spese di trasferimento investite dai club di tutto il mondo tra le estati 2023 e 2024. La Serie A italiana è seconda solo alla Premier League: sono stati spesi in totale 917 milioni, il 17% in più rispetto ai 787 dell’anno scorso. I club della Premier League inglese hanno speso 2,19 miliardi di euro, anche se i loro investimenti sono diminuiti (-270 milioni di euro, -11%). La Saudi Pro League ha registrato il calo maggiore sia in termini assoluti (-657 milioni di euro) che relativi (-75%). Negli altri principali campionati europei, si è registrato finora un calo nella Bundesliga tedesca (-160 milioni di euro, -20%), stabili invece le cifre sia nella Liga spagnola che nella Ligue 1 francese. L’aumento relativo maggiore tra i 20 campionati più attivi è stato registrato nel Brasileirao (+87 milioni, +136%), soprattutto grazie all’ingresso di capitali stranieri nelle proprietà dei club. LEGGI TUTTO

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    Nvidia, l’attesa per i risultati è palpabile! Da inizio anno titolo +170%

    (Teleborsa) – Gli occhi degli investitori sono puntati oggi sul titolo Nvidia e sui suoi conti trimestrali. I risultati, che saranno rilasciati questa sera, a mercati chiusi, dal colosso tech americano, diventato il volto del boom dell’intelligenza artificiale, vengono usati dagli addetti ai lavori come una cartina di tornasole per valutare lo stato degli investimenti in AI. “Con quattro trimestri consecutivi di crescita annua a tripla cifra, non sorprende che ci sia una certa ansia in vista dei risultati”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro. I numeri parlano da soli, sottolinea l’esperto, ricordando che dalla presentazione di ChatGPT, la capitalizzazione di mercato di Nvidia è aumentata di oltre 2.700 miliardi di dollari, con un impressionante incremento del valore delle azioni di circa il 700%. In confronto, lo S&P 500 è cresciuto “solo” del 45%. Solo nell’ultimo anno, spiega Debach, Nvidia ha visto un aumento del 174%, contribuendo per circa il 20% all’intero incremento dello S&P 500. Oggi, l’attesa per i suoi risultati è palpabile: si stima che un singolo annuncio di Nvidia possa far oscillare l’indice dell’1,3%, un impatto paragonabile a quello di una riunione della Federal Reserve. Questo non solo per il suo peso nell’indice, seconda solo ad Apple, ma anche per il ruolo di termometro che gioca nella domanda di prodotti legati all’AI. Il settore dei semiconduttori, infatti, rappresenta il primo per peso nello S&P 500, con una quota dell’11%, mentre il comparto allargato della tecnologia e delle comunicazioni copre il 40% dell’indice, conclude l’analista.”Dopo il grande sell-off di inizio mese guidato dal settore tecnologico, Nvidia ha recuperato ed è ora di nuovo vicina ai massimi storici”, sottolinea Andrew Ye, Investment Strategist di Global X, in una nota dedicata al colosso dei chip. “La sua trimestrale potrebbe avere un impatto sul settore dell’intelligenza artificiale e in generale sui mercati azionari, essendo ormai considerata un barometro dell’ecosistema dell’intelligenza artificiale”, aggiunge l’esperto, spiegando che “una metrica chiave a cui guarderanno gli investitori sarà il fatturato relativo ai data center, con le aspettative degli analisti che prevedono un aumento del 142% su base annua a 25,02 miliardi di dollari”. Gli investitori seguiranno con attenzione anche il dato sul margine lordo, sottolinea Ye, e “importanti saranno gli aggiornamenti sull’avanzamento della spedizione delle GPU Blackwell visto che all’inizio del mese sono circolate notizie secondo cui il rollout potrebbe essere ritardato fino a tre mesi a causa di un difetto di progettazione. I chiarimenti sulle tempistiche e sull’impatto dei ricavi saranno una componente fondamentale di questo rapporto”, aggiunge. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare, mercato Usa in piena crescita: a luglio vendite a +3,8%

    (Teleborsa) – A luglio le vendite di case negli StatiUniti sono aumentate del 3,8% rispetto a giugno, a fronte di una riduzione di 5.000 dollari del prezzo mediano di vendita, attestandosi a quota 425.000 dollari. L’aumento delle vendite risulta ancora più significativo su base annua, registrando un + 6,7%. È quanto emerge dalle analisi relative alle 51 aree metropolitane prese in esame dall’USA Market Housing Report di RE/MAX che evidenzia anche una crescita dell’offerta dell’1,8% rispetto a giugno e del 36,7% anno su anno. “In alcune aree – si legge in una nota – l’aumento delle vendite potrebbe essere stato favorito dai tradizionali trend stagionali che contraddistinguono il mercato del real estate. A Chicago, IL, ad esempio, si rileva una crescita del 3,9% rispetto a giugno, in linea con il trend secondo cui luglio è storicamente un mese molto attivo”. LEGGI TUTTO

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    Pnrr: interrogazione Pd su ritardi fondi ai Comuni

    (Teleborsa) – Le lunghe procedure burocratiche per la richiesta di anticipazione dei fondi “stanno producendo forti rallentamenti nell’attuazione degli interventi del Pnrr di competenza dei Comuni”. È quanto sottolineano i senatori Antonio Misiani e Alessandro Alfieri, rispettivamente responsabile economico e responsabile Riforme e PNRR del Pd che hanno presentato una interrogazione Parlamentare sulla questione al ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. “Gran parte dei sindaci – osservano Misiani e Alfieri – lamentano da tempo un’eccessiva e farraginosa complessità amministrativa legata sia alla rendicontazione degli interventi sia ai tempi e alle modalità di erogazione delle risorse per l’attuazione dei rispettivi interventi. I Comuni, nonostante le risorse del Pnrr siano state già trasferite al nostro Paese e iscritte al bilancio dello Stato sono costretti di fatto ad attivare anticipazione di tesoreria con aggravio di spesa per interessi. L’effetto collaterale pericolosissimo è che i ritardi legati ai pagamenti possano causare il blocco dei lavori e conseguentemente il mancato rispetto del cronoprogramma e più in generale il raggiungimento degli obbiettivi programmati. Per questo motivo – concludono i senatori dem – abbiamo presentato una interrogazione al governo con la quale chiediamo di sapere: quali iniziative intendano assumere al fine di accelerare il processo di validazione della spesa e trasferire immediatamente le risorse ai Comuni; quali siano le motivazioni che hanno finora impedito il riconoscimento ai Comuni dei pagamenti intermedi necessari per la prosecuzione e la conclusione degli investimenti relativi al Pnrr; quali ulteriori iniziative urgenti intendano adottare al fine di favorire il rispetto del cronoprogramma degli interventi Pnrr di competenza dei comuni ed evitare la rinuncia alla prosecuzione degli interventi da parte delle amministrazioni locali a causa del protrarsi ingiustificato dei ritardi nelle erogazioni loro spettanti”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, UE: “Nel 2023 il consumo di materie prime è diminuito del 5 percento”

    (Teleborsa) – Nel 2023 il consumo di materie prime nell’UE è diminuito del 5 percento (14,1 tonnellate pro capite) rispetto al 2018 (14,9 tonnellate pro capite). La quota di materie prime secondarie rispetto a tutti i fattori produttivi nell’economia (“tasso di circolarità”) si è attestata all’11,5 percento nel 2022. Ciò significa che non ci sono stati cambiamenti dal 2017. Inoltre, nel 2021 il valore aggiunto lordo nel settore dei beni e dei servizi ambientali è aumentato di 0,28 punti percentuali (pp), passando dal 2,24 percento nel 2016 al 2,52 percento del PIL. È quanto emerge da un report dell’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, su Consumo e produzione responsabili.”I modelli di consumo e di produzione – si legge nel report – hanno ampi impatti ambientali e sociali. L’obiettivo di sviluppo sostenibile ‘Consumo e produzione responsabili’ (SDG 12) richiede un’azione su molti fronti, tra cui l’adozione di pratiche sostenibili da parte delle imprese, la promozione di pratiche di appalto sostenibili da parte dei responsabili politici e stili di vita rispettosi dell’ambiente dei consumatori. Il monitoraggio dell’SDG 12 nel contesto dell’UE si concentra sui progressi compiuti nel dissociare gli impatti ambientali dalla crescita economica, nel promuovere l’economia verde e nel contrastare la produzione e la gestione dei rifiuti.Il consumo di materie prime (impronta materiale) indica la quantità di estrazione necessaria per produrre i prodotti richiesti dagli utilizzatori finali nella zona geografica di riferimento. Nel 2023 i minerali non metallici rappresentano la percentuale più elevata del 52,3 percento, seguiti dalla biomassa (21,8 percento), dai vettori di energia fossile (18,1 percento) e dai minerali metallici (7,8 percento). La Commissione europea ha recentemente adottato un importante pacchetto di misure per l’uso sostenibile delle principali risorse naturali. L’obiettivo è rafforzare la resilienza degli ecosistemi naturali in tutta l’UE, aiutare meglio l’Europa ad adattarsi ai cambiamenti climatici e garantire una sicurezza alimentare e materiale duratura. LEGGI TUTTO