26 Luglio 2024

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    Zignago Vetro, utile semestrale crolla a 26,3 milioni di euro. Rimane debolezza domanda

    (Teleborsa) – Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi consolidati pari a 329 milioni di euro, rispetto a 384,8 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’anno precedente (-14,5%). I ricavi realizzati al di fuori del territorio italiano sono pari a 112,6 milioni di euro e rappresentano il 34,2% dei ricavi (122,7 milioni di euro e 31,9% nel pari periodo 2023).L’EBITDA consolidato è pari a 73,8 milioni di euro, -38,6%, e rappresenta 22,4% dei ricavi (31,3% nel primo semestre 2023). L’Utile netto consolidato nel semestre è di 26,3 milioni di euro, rispetto a 74,6 di euro milioni nel pari periodo 2023 (-64,8%).Il Free cash flow, dopo il pagamento di investimenti (52 milioni di euro) e dei dividendi (66,4 milioni di euro) è -69 milioni di euro, rispetto a +20,3 di euro milioni al 30 giugno 2023. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2024, è pari a 297,6 milioni di euro, rispetto a 227,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e a 261,2 milioni di euro al 30 giugno 2023.Zignago Vetro ritiene che la prolungata fase di debolezza della domanda di contenitori in vetro per Bevande e Alimenti che ha caratterizzato anche il secondo trimestre del 2024, possa prolungarsi oltre le iniziali aspettative e quindi estendersi anche a tutto il secondo semestre dell’anno, con la prospettiva di una graduale ripresa nel prossimo esercizio. Anche nel mercato dei contenitori per Cosmetica e Profumeria, specialmente in quella del lusso, la domanda è prevista rimanere debole. LEGGI TUTTO

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    Olidata, stipulato atto di fusione per incorporazione di Sferanet

    (Teleborsa) – Olidata, gruppo quotato su Euronext Milan e system integrator nel settore dei servizi digitali, ha comunicato che è stato stipulato l’atto di fusione relativo all’incorporazione di Sferanet in Olidata. Efficacia della fusione prevista a decorrere dal 1° agosto 2024.L’assemblea del 7 maggio 2024 ha approvato il progetto di fusione e il rapporto di cambio pari a 169 nuove azioni Olidata per ogni 1 euro di quota del capitale sociale di Sferanet posseduta alla data di efficacia della fusione da ciascuno dei suoi soci diversi da Olidata. Alla data odierna, Olidata già possiede il 51% del capitale sociale di Sferanet.Per servire il rapporto di cambio, alla data di efficacia Olidata darà esecuzione ad un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, per un importo complessivo nominale pari a 8.892.184 euro, con emissione di 77.977.952 azioni ordinarie, da assegnarsi ai soci di Sferanet diversi da OlidataLa fusione, si legge in una nota, consentirà un’ottimizzazione organizzativa in grado di rafforzare ulteriormente la posizione del gruppo nel mercato dell’Information Technology al servizio del paese, con uno sguardo anche verso l’estero.Sferanet, azienda nata nel 2008 e riconosciuta come uno dei principali player a livello nazionale nel settore ICT, ha rappresentato il motore principale della riammissione di Olidata in Borsa avvenuto ad aprile 2023.”Siamo fiduciosi che questa operazione rappresenti un passo decisivo verso una nuova era di crescita e successo, ha dichiarato Claudia Quadrino, AD di Olidata. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Intesa alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato il target price (a 23,7 euro per azione da 19,8 euro) e confermato la raccomandazione (a Buy) su Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, in attesa dei risultati del secondo trimestre che saranno diffusi il 2 agosto.Gli analisti si aspettano che il secondo trimestre sia un altro trimestre solido, sostenuto dal trend positivo della divisione NPL e dalla resilienza della divisione Commerciale e Corporate. Hanno perfezionato le loro stime, portando a una revisione al rialzo dell’EPS del 5% nel 2024 e del 3% sul 2025.La politica dei dividendi della società prevede un payout ratio del 50% fino a 100 milioni di euro di utile netto e un payout ratio del 100% su qualsiasi utile superiore a 100 milioni di euro. Ciò, secondo Intesa, dovrebbe portare a un dividend yield superiore al 10% annuo nei prossimi tre anni. La visibilità di un dividend yield “così generoso” è migliorata anche dalla solida base di capitale (CET1 del 14,7% previsto a giugno 2024, escluso l’utile netto a fronte di un requisito SREP del 9%). LEGGI TUTTO

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    Generalfinance, l’utile semestrale sale a 8 milioni di euro. Guidance confermata

    (Teleborsa) – Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto pari a 8 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il margine di interesse si attesta a 5 milioni di euro, in aumento (+28,5%). Le commissioni nette sono pari a 16 milioni di euro, in crescita rispetto a 12,5 milioni di euro dei primi sei mesi del 2023 (+28%). Il margine di intermediazione ammonta a 21 milioni di euro (+28%), mentre le rettifiche nette di valore su crediti risultano pari a 1,4 milioni di euro, determinando un costo del rischio pari a 13 basis point.I crediti netti verso la clientela si attestano a 432,7 milioni di euro, in riduzione del 6% rispetto al 31 dicembre 2023. All’interno dell’aggregato dei crediti, il totale dei crediti deteriorati lordi risulta pari a 7,6 mln di euro, con un NPE ratio lordo pari a 1,75% (1,45% l’NPE ratio netto). La copertura dei crediti deteriorati si attesta al 18%.”Il primo semestre dell’anno 2024 ha evidenziato un andamento sostanzialmente in linea con le previsioni – ha commentato l’AD Massimo Gianolli – Registriamo un ottimo andamento commerciale con una crescita del business del 20% e una redditività complessiva in aumento significativo sull’anno precedente. Il ritorno sul capitale investito si mantiene elevato, pari al 27%, così come il cost/income ratio al 35% attesta un’elevata efficienza operativa. Siamo costantemente impegnati a supportare la clientela con soluzioni finanziarie personalizzate in una fase del ciclo economico in cui è particolarmente importante fornire rapidamente risposte e assistenza specialistica alle imprese e ci attendiamo un’accelerazione del nostro andamento economico e commerciale nella seconda parte dell’anno”.Generalfinance prevede un andamento del business e una correlata redditività netta per l’intero esercizio 2024 in linea con la guidance comunicata al mercato (20 milioni di euro) e in linea con il budget. LEGGI TUTTO

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    Fine Foods debole in Borsa su cambio AD. Per Akros non cambia la strategia

    (Teleborsa) – Seduta debole a Piazza Affari, anche se con volumi limitati, per il titolo Fine Foods & Pharmaceuticals, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dello sviluppo e nella produzione in conto terzi di forme orali solide destinate all’industria farmaceutica e nutraceutica.Ieri sera la società ha comunicato le dimissioni dell’Amministratore Delegato Giorgio Ferraris. Lo sostituirà Pietro Oriani, attualmente CFO di Intercos.”Non ci aspettiamo che il cambiamento incida sulla strategia aziendale, che è stata impostata negli ultimi anni e che sta dispiegando i suoi effetti positivi sia a livello di crescita dei ricavi che di redditività”, affermano gli analisti di Banca Akros.Fa un passo indietro rispetto al prezzo di chiusura precedente Fine Foods & Pharmaceuticals NTM, attestandosi a 8,64 euro, con un calo dello 0,92%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 8,6 e successiva a quota 8,56. Resistenza a 8,72. LEGGI TUTTO

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    Asta BOT 6 mesi, collocati 6 miliardi di euro. Rendimento al 3,518%

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha collocato 6 miliardi di euro di titoli di Stato nelle aste di collocamento di titoli di Stato svolte nella giornata del 26 luglio 2024.In particolare, sono stati collocati 6 miliardi di euro del BOT 184 giorni 31-01-2025, per cui la domanda ha raggiunto 8,76 miliardi, che corrispondono ad un rapporto di copertura di 1,46. Secondo il resoconto fornito dalla Banca d’Italia, il rendimento medio ponderato semplice si è assestato al 3,518%. LEGGI TUTTO

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    Intermarine (IMMSI) e Leonardo, contratto fino a 2,6 miliardi di euro per navi cacciamine

    (Teleborsa) – Intermarine (Gruppo IMMSI) e Leonardo hanno sottoscritto, nella forma di un Raggruppamento Temporaneo d’Impresa, con NAVARM – Direzione degli Armamenti Navali del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, un contratto per la fornitura di unità navali per la ricerca e la bonifica delle mine – Cacciamine Nuova Generazione Costieri (CNG/C) e relativo supporto logistico integrato, del valore di 1,6 miliardi per la realizzazione di 5 Unità e di circa 1 miliardo in opzioni per il completamento del programma.Con riferimento alla tranche base, la quota di Intermarine è di 1,165 miliardi di euro, corrispondente a circa il 73% e quella di Leonardo è di 0,430 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 27%. Una ripartizione analoga vale anche per le tranches opzionali. Intermarine ha il ruolo di mandataria, sarà la design authority delle Unità Navali e fornirà il sistema di piattaforma; Leonardo ha il ruolo di mandante, design autority e fornitore del sistema di combattimento.Il programma – si legge in una nota – risponde all’esigenza di rinnovamento della Componente Nazionale di Contromisure Mine in un momento storico caratterizzato da crescenti tensioni internazionali e dalle crescenti minacce poste nella dimensione marittima, sopra e sotto la superficie, come testimoniano i recenti conflitti in corso nelle aree di interesse strategico nazionale (Mar Mediterraneo, Mar Nero, Mar Rosso, Golfo Persico e Mar Baltico). I Cacciamine di Nuova Generazione Costieri saranno in grado di assolvere un ampio spettro di missioni. Tra queste, la bonifica di aree minate e le operazioni cosiddette di seabed surveillance per il controllo e protezione delle infrastrutture critiche subacquee (condotti oil & gas e reti marittime di dati) e la tutela dei beni culturali e dell’ambiente marino. LEGGI TUTTO

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    Holcim rivede guidance: bene i margini, deboli le vendite

    (Teleborsa) – Holcim, multinazionale svizzera operante nel settore dei materiali da costruzione, ha registrato un fatturato netto di 12.813 milioni di franchi nel primo semestre del 2024, aumentato del +1,6% in valuta locale rispetto all’anno precedente.L’EBIT ricorrente per il primo semestre del 2024 è cresciuto in modo più che proporzionale rispetto alle vendite nette raggiungendo la cifra record di 2.210 milioni di franchi, con un aumento del 12,7% in valuta locale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La redditività è aumentata notevolmente nel secondo trimestre del 2024 con un margine EBIT ricorrente record del 23,2%, riflettendo l’attenzione strategica su soluzioni di alto valore.L’utile per azione prima delle svalutazioni e dei disinvestimenti è stato di 2,44 franchi, il 10% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il free cash flow after leases è stato di 48 milioni di franchi, rispetto a 79 milioni di franchi nel primo semestre del 2023, sulla buona strada per raggiungere la previsione per l’intero anno 2024 di oltre 3 miliardi di franchi.”Abbiamo realizzato una crescita redditizia su vasta scala nel primo semestre, ottenendo un profilo di utili superiore con un margine EBIT ricorrente record del 23,2% nel secondo trimestre, e siamo sulla buona strada per generare un free cash flow di oltre 3 miliardi di franchi nel 2024 – ha commentato il CEO Miljan Gutovic – Grazie alla nostra esperienza nel creare valore superiore in tutte le condizioni di mercato e in tutti i cicli economici, ci impegniamo a realizzare un altro anno di risultati record, capitalizzando sui solidi fondamentali dei nostri mercati”.Basandosi sul suo margine EBIT ricorrente record nel secondo trimestre, Holcim ha aggiornato la sua guidance per l’intero anno per il 2024, con: crescita delle vendite nette low single-digit in valuta locale (un downgrade rispetto alle precedenti guidance per un incremento superiore al 6%); crescita più che proporzionale dell’EBIT ricorrente; aumento del margine EBIT ricorrente superiore al 18,5% (dal 18% precedente); free cash flow superiore a 3 miliardi di franchi.La prevista quotazione delle attività nordamericane di Holcim negli Stati Uniti dovrebbe essere completata nella prima metà del 2025. LEGGI TUTTO