26 Luglio 2024

Daily Archives

More stories

  • in

    Ridefinite le scadenze fiscali: nuova flat tax per il concordato biennale

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo sulle scadenze fiscali e il concordato preventivo biennale, come comunicato dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo in una nota.Nello specifico, il decreto prevede “una ridefinizione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, spostando al 31 ottobre la scadenza per l’invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all’Irap”. Inoltre, per il concordato preventivo biennale, “viene introdotta un’imposta sostitutiva (flat tax) sul maggior reddito concordato, con aliquote variabili dal 10 al 15 per cento in relazione al punteggio Isa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Deckers Outdoor in rally a Wall Street. Alza guidance utile

    (Teleborsa) – Seduta decisamente positiva per Deckers Outdoor, che tratta in rialzo del 7,52%.A fare da assist alle azioni contribuiscono i risultati per il primo trimestre che hanno visto vendite del marchio di sneaker Hoka in riualzo del 29,7%, contro il 14,0% di Ugg e il declino del 4,3% di Teva. Nel periodo, i ricavi dell’azienda californiana specializzata in calzature sono saliti del 22,1% a 825,3 milioni di dollari, contro gli 808,4 milioni stimati dal consensus. Deckers Outdoor ha migliorato la guidance d’esercizio in termini di utile, da 29,50-30 a 29,75-30,65 dollari per azione. Comparando l’andamento del titolo con l’S&P-500, su base settimanale, si nota che il distributore di calzature, abbigliamento e accessori mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +2,02%, rispetto a -1,83% dell’indice del basket statunitense).Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per Deckers Outdoor, con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l’area di supporto stimata a 877,8 USD. Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 955,8 dove staziona un importante livello di resistenza. Il dominio dei ribassisti alimenta attese negative per la prossima sessione con target potenziale posto a quota 850,9. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Università Michigan: fiducia consumatori luglio sopra attese

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di luglio, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 66,4 punti dai 66 della lettura preliminare e contro i 68,2 di giugno. Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 68,8 punti da 67,2 stimati e contro i 69,6 di giugno, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 62,7 punti dal preliminare di 64,1 punti e dai 65,9 punti di giugno. LEGGI TUTTO

  • in

    Wall Street positiva. Inflazione in linea con attese

    (Teleborsa) – Seduta positiva per il listino USA, che mostra un guadagno dell’1,12% sul Dow Jones; sulla stessa linea, l’S&P-500 guadagna lo 0,86% rispetto alla seduta precedente, scambiando a 5.446 punti. In denaro il Nasdaq 100 (+0,82%); con analoga direzione, buona la prestazione dell’S&P 100 (+0,84%).Sul fronte macroeconomico, il dato sull’inflazione PCE americana di giugno è risultato in linea con le attese. L’indicatore dei prezzi per le spese personali è il più monitorato dalla Federal Reserve per valutare l’andamento dei prezzi e orientarsi nelle decisioni di politica monetaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Contratti, Istat: nel primo semestre le retribuzioni crescono del 3,1%

    (Teleborsa) – “Anche nel secondo trimestre del 2024, similmente ai due trimestri precedenti, nel settore privato la crescita tendenziale delle retribuzioni contrattuali è più elevata di quella dell’inflazione. L’incremento retributivo più sostenuto si registra per il comparto industriale – per effetto degli incrementi erogati nei principali comparti della manifattura – ma è marcato anche nei servizi, essendo trainato dagli incrementi economici fissati dai rinnovi nel settore del credito e assicurazioni e in quello del commercio. Questa fase di recupero delle retribuzioni rispetto all’inflazione dovrebbe consolidarsi nei prossimi mesi, alla luce della chiusura di ulteriori rinnovi nel settore dei servizi. Nella pubblica amministrazione, ancora in attesa dei rinnovi relativi al triennio 2022-2024, la crescita retributiva risulta invece in rallentamento ed è sostenuta esclusivamente dall’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale ai dipendenti delle Amministrazioni non statali”. Lo rende noto l’Istat nel report “Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali”. Nel dettaglio alla fine di giugno 2024, i 41 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 64,0% dei dipendenti – circa 8,4 milioni – e corrispondono al 62,9% del monte retributivo complessivo. Nel corso del secondo trimestre 2024 sono stati recepiti 4 contratti: conciarie, distribuzione moderna organizzata, agricoltura – impiegati, pubblici esercizi. I contratti che, a fine giugno 2024, sono in attesa di rinnovo ammontano a 34 e coinvolgono circa 4,7 milioni di dipendenti (il 36,0% del totale). Il tempo medio di attesa di rinnovo a giugno 2024 è pari a a 27,3 mesi (era 29,2 a giugno 2023) per i lavoratori con contratto scaduto e a 9,8 mesi se calcolato sul totale dei dipendenti (era 15,4 a giugno 2023).La retribuzione oraria media nel periodo gennaio-giugno 2024 è cresciuta del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2023.L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a giugno 2024 segna un aumento dell’1,2% rispetto al mese precedente e del 3,6% rispetto a giugno 2023; l’aumento tendenziale è stato del 4,9% per i dipendenti dell’industria, del 3,7% per quelli dei servizi privati e dell’1,6% per i lavoratori della pubblica amministrazione.I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono: legno, carta e stampa (+8,5%), credito e assicurazioni (+7,1%) e settore metalmeccanico (+6,4%). L’incremento è invece nullo per farmacie private, telecomunicazioni, ministeri, forze dell’ordine, forze armate e attività dei vigili del fuoco. LEGGI TUTTO

  • in

    Eni, molto interesse per Enilive e Plenitude. Prematuro pensare a struttura IPO

    (Teleborsa) – “Abbiamo accelerato sui disposal perché abbiamo buoni asset, quindi abbiamo tante discussioni con società interessate e possiamo venderli velocemente. Abbiamo quasi completato tutto in sei mesi e magari possiamo anche superare gli 8 miliardi di euro che abbiamo annunciato, ma forse più nei prossimi anni, per ora siamo focalizzati su quello che abbiamo annunciato. Ma sicuramente abbiamo la potenzialità di superare le nostre aspettative iniziali”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, durante la conference call di commento ai risultati del secondo trimestre 2024.Il piano del Cane a sei zampe prevede cessioni per 8 miliardi di euro per tenere sotto controllo il debito e finanziare le iniziative sulla transizione energetica. In questo senso, Enilive e Plenitude hanno “attirato nuovi investimenti con partner di valore a multipli interessanti nel percorso verso l’IPO”. Soffermandosi sul successo dello sviluppo del modello satellitare, il manager ha ricordato che il gruppo incasserà 11 miliardi di euro dalla creazione delle varie unità alla fine del 2024 (9 miliardi di euro dal 2022), con Azule Energy che conta per 3 miliardi di euro e Var Energi per 3,9 miliardi di euro.Parlando della revisione al rialzo della guidance, con riguardo all’upstream l’AD ha detto che “le migliori prospettive di produzione e l’aumento del GGP confermano la buona esecuzione e l’attenzione alla cattura dei margini del gas”, mentre per i business della transizione, “la reiterazione della guidance sull’EBITDA – 2 miliardi di euro combinati – riflette la resilienza dei modelli di business di Enilive e Plenitude in un contesto di mercato misto”. Sul fronte finanziario, “il flusso di cassa si è confermato alla base delle distribuzioni agli azionisti e le minori spese in conto capitale segnalano progressi migliori del previsto sul piano di disinvestimento e sulla riduzione del debito”. Quindi, “il buyback minimo sarà di 1,6 miliardi di euro” e “ora acceleriamo il ritmo con un potenziale di riacquisto aggiuntivo fino a 500 milioni di euro da valutare nel terzo trimestre”,I vertici aziendali hanno ricevuto numerose domande su Enilive e Plenitude, e sui piani per la loro quotazione in Borsa. Pochi giorni fa Eni ha firmato un accordo di esclusiva con KKR per valorizzare il 20-25% di Enilive, con la previsione di finalizzare l’operazione entro fine anno. La vendita prevede una valorizzazione della società compresa tra 11,5 e 12,5 miliardi di euro e, in modo simile all’operazione finalizzata nel primo trimestre da Plenitude, concorrerà a finanziare la crescita. Eni ha anche citato la possibilità di una successiva cessione di un’ulteriore quota fino al 10%.Su Enilive, “c’è molto interesse, la valutazione è molto buona – ha detto Descalzi – Vogliamo crescere, servono soldi per investire, e quando riusciamo a trovare un investitore forte – che può aiutarci, condivide i nostri valori e visione – vogliamo procedere. Non so se faremo subito la cessione di un ulteriore del 10%, ma vogliamo creare valore nella società”. “C’è grande appetito del mercato, vedremo cosa riusciremo a fare dopo il closing con KKR – gli ha fatto eco il CFO Francesco Gattei – Si tratta di un altro segnale positivo che gli asset sono interessanti e c’è potenziale per sbloccare valore”.Su Plenitude, l’AD ha detto che c’è stato “interesse significativo da grandi fondi e altre società. Abbiamo spazio per agire, ci servono soldi per investire nei grandi piani di espansione. Bisogna vedere se questi investitori sono allineati a noi per procedere”.Quando sono stati chiesti dettagli sulle IPO, Gattei ha sottolineato: “L’IPO è l’obiettivo sia per Enilive che per Plenitude. La struttura dovrà tenere conto di certi meccanismi o del comportamento dei fondi al momento della quotazione. È quindi prematuro pensare alla struttura di una IPO che avverrà nei prossimi anni”. “Vedremo, al giusto momento, quale sarà la quota che il mercato potrà assorbire, ma parlare di una percentuale ora è qualcosa di estremamente prematuro”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Patente a crediti per le aziende dal primo ottobre 2024

    (Teleborsa) – La “patente a crediti” per le aziende, che entrerà in vigore il primo ottobre 2024, punta a migliorare la qualificazione delle imprese e l’attenzione ai presidi di sicurezza sul lavoro. Lo ha dichiarato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, a Rainews24.”La patente a crediti partirà il primo di ottobre del 2024 ed è un processo nell’ambito del quale il nostro obiettivo è quello di puntare sulla qualificazione delle aziende e sull’attenzione delle aziende a tutti i presidi della sicurezza, compresa la formazione, fondamentale per informare e soprattutto accompagnare i lavoratori per poter gestire meglio tutte le attività che vengono fatte nel corso di una giornata, di un turno di lavoro,” ha spiegato la ministra.Calderone ha sottolineato l’importanza di questo impegno, iniziato sedici anni fa, per fornire alle aziende e agli organi di controllo uno strumento che dia informazioni immediate sulle attività svolte, gli investimenti in salute e sicurezza e le certificazioni ottenute. “Per noi, vuol dire un grosso impegno – ha aggiunto – l’abbiamo preso, a 16 anni dall’introduzione della norma con la volontà di fornire alle aziende e tutti i soggetti che devono poi verificare la correttezza delle attività di uno strumento che fornisca immediatamente l’informazione su cosa sta facendo quell’azienda in termini di attività, in termini di investimenti in salute e sicurezza, di investimenti aggiuntivi su questo tema, di certificazioni. Quando si dice che la patente a crediti, consentirà alle aziende di avere cento punti, non si dice chiaramente la verità”.”La patente a crediti – ha proseguito la ministra – ha l’obiettivo di mettere in evidenza quello che è il percorso di qualificazione delle imprese. Certamente chi ha una gestione poco corretta di quelli che sono gli adempimenti non trae vantaggio da uno strumento di questo tipo, ma non è questo il nostro obiettivo, che è quello di fare la differenza in termini positivi: da un lato certamente intensificando i controlli, rendendoli sempre più qualificati, sempre più incisivi, mettendo in relazione le banche dati, dall’altro portando anche in evidenza quelli che sono dei processi virtuosi. Teniamo conto che l’istituzione della patente a crediti è uno dei punti saldi delle richieste avanzate dai sindacati a tutti i governi negli ultimi 16 anni.”Calderone ha evidenziato l’importanza delle ispezioni nel garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, grazie agli investimenti fatti per aumentare il numero di ispettori e migliorare il coordinamento delle forze ispettive. “Le ispezioni sono certamente in aumento anche per l’effetto degli investimenti che abbiamo fatto in termini di ispettori e poi anche in termini di maggior coordinamento di quelle che sono le forze ispettive. Attraverso le ispezioni si possono rilevare quelle che sono le irregolarità, ma si mandano anche segnali importanti che c’è un presidio attento sui territori e quindi è importante che si comprenda quanto oggi è fondamentale, rispetto a fatti come quello della morte incredibile e orrenda di Satnam Singh, di intervenire per ripristinare”, ha affermato la ministra.Calderone ha rilevato una tendenza positiva dalle recenti ispezioni: “Quello che noi però verifichiamo dalle recenti ispezioni – ha aggiunto – è un’inversione di tendenza, ci sono in aumento i contratti di lavoro in alcune zone particolari del nostro paese e c’è un ritorno alla regolarità. Questo è il nostro obiettivo: mettere in evidenza che oggi essere in regola è importante. Oggi tantissime aziende lo sono, perché non bisogna certamente demonizzare vari settori, esiste la situazione in cui qualcuno non rispetta le norme, ma tantissimi le rispettano”.Il sistema di “patente a crediti” rappresenta un passo significativo verso la qualificazione delle aziende e la promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro, rispondendo alle richieste dei sindacati e contribuendo a un ambiente lavorativo più sicuro e regolamentato. LEGGI TUTTO

  • in

    Russia, banca centrale alza tassi. Aumenta stime inflazione

    (Teleborsa) – La Banca centrale russa ha alzato il suo tasso di riferimento dal 16% al 18%, in risposta ai crescenti rischi per l’inflazione e al rallentamento della domanda interna. Si tratta del primo aumento di quest’anno. “La crescita della domanda interna continua a superare significativamente le possibilità di espandere l’offerta di beni e servizi. Affinché l’inflazione possa ricominciare a scendere, sono necessarie ulteriori restrizioni della politica monetaria e, affinché l’inflazione ritorni all’obiettivo prefissato, condizioni monetarie significativamente più restrittive di quanto ipotizzato in precedenza”, ha spiegato la banca centrale russa in una nota, aggiungendo che “valuterà la fattibilità di un ulteriore aumento del tasso di riferimento nelle prossime riunioni”. A maggio, Putin ha dichiarato che la spesa della Russia per la Difesa raggiungerà l’8,7% del PIL nel 2024.L’Istituto guidato da Elvira Nabiullina ha alzato le previsioni sull’inflazione quest’anno, dal 4,3-4,8% al 6,5-7% e ha anche ampliato il corridoio per le aspettative di crescita dei prezzi l’anno prossimo dal 4% al 4-4,5%. LEGGI TUTTO