24 Luglio 2024

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    Stato di diritto, UE critica l’Italia su premierato e abuso d’ufficio

    (Teleborsa) – “Con questa riforma, non sarebbe più possibile per il presidente della Repubblica trovare una maggioranza alternativa e/o nominare una persona esterna al Parlamento come Primo Ministro. Alcuni stakeholder hanno espresso preoccupazione per modifiche proposte all’attuale sistema di pesi e contrappesi istituzionali, nonché dubbi sul fatto che ciò possa portare maggiore stabilità”. La riforma del premierato finisce sotto la lente del Country Report della Commissione Ue sullo stato di diritto nell’Unione, pubblicato oggi a Bruxelles.Nel capitolo dedicato all’Italia del Rapporto 2024 emerge l’apprezzamento dei progressi fatti nella riforma della Giustizia – soprattutto per quanti riguarda il miglioramento della sua efficacia, l’assunzione di nuovo personale, la riduzione della durata dei processi e dell’arretrato di cause pendenti (che comunque sono ancora problemi da risolvere), la digitalizzazione in corso di tutto il sistema – ma vengono sottolineate anche diverse criticità, soprattutto riguardo a certe riforme o progetti di riforma come l’abuso del reato d’ufficio, la revisione dei limiti della prescrizione dei reati, lo stallo della riforma del regime della diffamazione, il regime di finanziamento dei partiti politici attraverso le fondazioni, la mancanza di una regolamentazione dedicata per le lobby e le regole carenti sui conflitti d’interesse. La Commissione menziona anche le critiche che sono state fatte in Italia sulla riforma costituzionale del premierato e l’uso della legislazione o decretazione d’urgenza, la mancanza di una istituzione nazionale per i diritti umani e problemi riguardanti lo “spazio civico”, con episodi di violenze contro i manifestanti e gli attacchi alle Ong per le loro attività umanitarie. “È attualmente in atto – si legge nel rapporto specifico riguardo all’Italia – una riforma globale del sistema giudiziario e il governo ha adottato la legislazione di attuazione necessaria affinché abbia piena efficacia”. “Il governo – ricorda la Commissione – ha presentato al Parlamento un progetto di riforma costituzionale riguardante la separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri e l’istituzione di un’Alta Corte disciplinare incaricata dei procedimenti disciplinari contro i magistrati ordinari. Il Dipartimento di Giustizia Tributaria è stato istituito con l’obiettivo di aumentare il livello di indipendenza dei tribunali tributari dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La giustizia civile è ora completamente digitalizzata e la giustizia fiscale sta seguendo l’esempio”. “Sono state adottate misure – si legge nel report – anche per migliorare la digitalizzazione dei tribunali penali e delle procure, ma permangono sfide in termini di attuazione. Prosegue l’andamento positivo riguardo alla riduzione della durata del processo giudiziario, ma questa resta una sfida seria”. “Sono stati apportati miglioramenti significativi – prosegue l’Esecutivo Ue – riguardo all’assunzione di nuovi magistrati e personale amministrativo e nella riduzione dell’arretrato di cause pendenti. Il Piano nazionale anti corruzione è stato aggiornato per rafforzare la sezione sugli appalti pubblici, mentre sono in fase di elaborazione le linee guida sulle ‘porte girevoli'”, ovvero il passaggio da un ruolo di legislatori o di funzionari in enti di regolamentazione ad attività di lobby, e viceversa. RIFORMA DEL PREMIERATO – “Il governo – si legge nel report – ha presentato al Parlamento un progetto di riforma costituzionale con l’obiettivo di garantire maggiore stabilità di governo”. La Commissione nota che “con questa riforma non sarebbe più possibile per il Presidente della Repubblica trovare una maggioranza alternativa e/o nominare come primo ministro una persona esterna al Parlamento. Alcuni portatori di interessi hanno espresso preoccupazione per le modifiche proposte all’attuale sistema di pesi e contrappesi istituzionali, nonché dubbi sulla possibilità che ciò possa apportare maggiore stabilità”. L’Esecutivo comunitario rileva poi che “l’uso eccessivo dei decreti di emergenza da parte del governo è stato segnalato come fonte di preoccupazione”. Nell’attuale legislatura, dall’ottobre 2022, “il governo ha adottato 59 decreti legge; di questi, 51 sono state convertite in legge, mentre sette non lo sono stati, ma il loro contenuto è stato inserito in altre leggi. Ciò corrisponde a circa il 50% delle leggi adottate dal Parlamento. Il ricorso frequente ai decreti legge da parte dei governi potrebbe incidere – sottolinea la Commissione – sull’equilibrio dei poteri tra il governo (come potere esecutivo) e il Parlamento (come potere legislativo)”. ABROGAZIONE DEL REATO DI ABUSO D’UFFICIO – La Commissione ricorda che “il Parlamento ha approvato un disegno di legge che abroga il reato di abuso d’ufficio e limita la portata del reato di traffico di influenza”. Tuttavia, ricorda l’Esecutivo comunitario nel capitolo specifico sull’Italia del suo rapporto, “la criminalizzazione dell’abuso d’ufficio e del traffico di influenza fanno parte delle convenzioni internazionali sulla corruzione e sono quindi strumenti essenziali per le forze dell’ordine e le procure per combattere la corruzione”. “Le parti interessate hanno sottolineato – segnala il rapporto -–che l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio potrebbe portare a livelli più bassi di individuazione e indagine di frodi e corruzione. Inoltre, la riduzione della portata del reato di traffico di influenza dovrebbe essere controbilanciata da norme più rigorose in materia di lobbismo”. In compenso, rileva comunque la Commissione, “il governo ha adottato un decreto legge che introduce un nuovo reato di appropriazione indebita che copre i casi di indebita destinazione di denaro o beni mobili da parte di pubblici ufficiali”. REVISIONE DEI LIMITI DI PRESCRIZIONE – Altro punto critico è quello relativo alla revisione dei limiti di prescrizione. Nel Parlamento nazionale, nota la Commissione nel capitolo specifico sull’Italia, “è in discussione un disegno di legge che propone modifiche alla prescrizione”. Queste modifiche “potrebbero ridurre il tempo a disposizione per condurre procedimenti per reati penali, compresi i casi di corruzione”. L’Esecutivo Ue rileva che “le autorità giudiziarie hanno espresso preoccupazione per il fatto che la riforma proposta, che arriva molto presto dopo quella del 2021 (ci sono state cinque riforme di questo tipo dal 2016), imporrebbe un ingente onere amministrativo per ricalcolare i termini di prescrizione applicabili per tutti i casi pendenti, con un possibile effetto negativo sulla durata dei procedimenti giudiziari e sull’eliminazione dell’arretrato giudiziario. Hanno inoltre espresso l’opinione che questo sviluppo potrebbe incidere sull’efficacia dell’azione giudiziaria e del giudizio dei reati penali, compresi i casi di corruzione ad alto livello”.REGOLAMENTAZIONE LOBBY, CONFLITTI DI INTERESSE E FINANZIAMENTO AI PARTITI – Rimangono poi le carenze sulla regolamentazione delle lobby e dei conflitti d’interesse e sui finanziamenti dei partiti. “È ancora in sospeso – rileva la Commissione – una legislazione completa sui conflitti di interessi, sulle norme sul lobbismo e sulla definizione della ‘impronta legislativa’”, così come sono in sospeso “le modifiche alle norme sul finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali”, legato al sistema delle fondazioni. Inoltre, nota la Commissione, “permangono rischi di corruzione negli appalti pubblici, anche se la digitalizzazione degli appalti dovrebbe migliorare la trasparenza, e sono proseguiti gli investimenti in strumenti informatici a supporto delle autorità di contrasto”. PLURALISMO DEI MEDIA E LIBERTÀ DI STAMPA – “L’Italia – si legge nel paragrafo sul pluralismo dei media e la libertà di stampa del rapporto – dispone di un solido quadro legislativo per regolamentare il settore dei media, che garantisce l’efficace funzionamento di un regolatore dei media indipendente (l’Agcom, ndr) e dotato di risorse adeguate. Esistono regole volte a garantire che i media del servizio pubblico forniscano informazioni indipendenti e pluralistiche, anche se le parti interessate denunciano sfide persistenti legate all’efficacia della loro governance e del sistema di finanziamento”. “Il governo – riferisce la Commissione – ha adottato ulteriori misure al fine di razionalizzare il sostegno finanziario al settore dei media, anche se le parti interessate hanno sottolineato la necessità di azioni più efficaci. Le iniziative legislative che regolano la possibilità per i giornalisti e i giornali di avere accesso a determinati documenti giudiziari e contenuti di intercettazioni telefoniche, e di pubblicarli, sono state accolte con critiche da parte dei portatori di interessi dei media”. Un altro punto negativo è che “non si registrano novità rispetto alle norme sulla trasparenza della proprietà dei media. Secondo la normativa vigente in materia, tutti gli organi di stampa, radiofonici e audiovisivi, nonché i motori di ricerca e i servizi di intermediazione online sono tenuti a iscriversi al Registro degli Operatori di Comunicazione (Roc), gestito dall’Agcom, e a divulgare informazioni sui loro assetti proprietari”. La Commissione ricorda che “secondo la legislazione italiana, l’Agcom è competente per la valutazione delle concentrazioni del mercato dei media e può adottare misure per fermare quelle concentrazioni che potrebbero comportare la formazione di posizioni di significativo potere di mercato che sono dannose per il pluralismo dei media. In questo contesto, l’Agcom ha predisposto un insieme di linee guida, attualmente in fase di consultazione pubblica, sulla metodologia e sui criteri da prendere in considerazione per la valutazione di posizioni di significativo potere di mercato dannose per il pluralismo dei media”. Sempre nel settore dei media in Italia, la Commissione è particolarmente critica riguardo alla protezione dei giornalisti. “Nonostante le norme mirate sulla protezione dei giornalisti dalle minacce, la situazione relativa alla loro sicurezza e alle condizioni di lavoro, nonché il numero crescente di casi di azioni legali strategiche tese a bloccare partecipazione pubblica (Slapp) rimangono un problema. Non ci sono stati sviluppi di rilievo – lamenta l’Esecutivo Ue – sulla proposta di riforma del regime di diffamazione sulla stampa, e anche questo solleva preoccupazioni”. DIRITTI UMANI – Infine, il rapporto lamenta che in Italia “non sono stati compiuti ulteriori progressi verso la creazione di un’istituzione nazionale per i diritti umani”, come previsto dai “Princìpi di Parigi” delle Nazioni Unite, e “permangono sfide per quanto riguarda lo spazio civico, anche alla luce delle segnalazioni di attacchi verbali contro organizzazioni coinvolte in attività umanitarie” e di “episodi di violenza contro i manifestanti da parte della polizia”. Riguardo a quest’ultimo rilievo, la Commissione fa riferimento specificamente agli attacchi della polizia contro gli studenti nelle manifestazioni di Firenze e Pisa del 23 febbraio scorso e a Roma il 22 dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    Vanta ottiene valutazione di 2,45 miliardi di dollari dopo round Serie C

    (Teleborsa) – Vanta, piattaforma statunitense di trust management, ha chiuso un round di finanziamento di serie C da 150 milioni di dollari per una valutazione di 2,45 miliardi di dollari. Il round è stato guidato da Sequoia Capital, oltre ai nuovi investitori Growth Equity presso Goldman Sachs Alternatives, JPMorgan e gli investitori esistenti Atlassian Ventures, Craft Ventures, CrowdStrike Ventures, HubSpot Ventures, Workday Ventures e Y Combinator. Il finanziamento più recente porta i fondi totali raccolti da Vanta a 353 milioni di dollari dal 2021.Vanta intende utilizzare il finanziamento per aumentare il proprio slancio, approfondire la sua presenza globale e accelerare l’innovazione dei prodotti AI.”Ora indiscusso leader di mercato nel trust management, Vanta ha accelerato l’upmarket, lanciato funzionalità di intelligenza artificiale innovative e deliziato molte migliaia di clienti lungo il percorso – ha affermato Andrew Reed, partner di Sequoia Capital – Sequoia ha guidato il Serie A di Vanta più di tre anni fa e siamo altrettanto entusiasti di guidare il Serie C oggi”A gennaio 2024, Vanta ha annunciato di aver superato i 100 milioni di dollari in ARR nell’anno fiscale 2024, terminato il 31 gennaio 2024. Oltre a raggiungere questo traguardo entro 5 anni dall’ingresso nel mercato, Vanta ha quasi raddoppiato la sua base clienti globale nell’ultimo anno, inclusa un crescita del 90% per i suoi clienti internazionali.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE autorizza creazione di joint venture tra Kiwa e Adesso

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture (Kevla) da parte di Kiwa Deutschland e Adesso, entrambe società tedesche. La transazione riguarda principalmente servizi di elaborazione dati e hosting in Germania.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi di concorrenza, dato che l’impresa comune svolge attività trascurabili nello Spazio economico europeo e dato che le società non operano sugli stessi mercati o su mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    Boston Scientific alza guidance dopo secondo trimestre sopra le attese

    (Teleborsa) – Boston Scientific, multinazionale statunitense attiva nel settore degli apparecchi biomedici, ha generato un fatturato netto di 4,12 miliardi di dollari durante il secondo trimestre del 2024, in crescita del 14,5% su base reported, del 16,1% su base operativa e del 14,7% su base organica, il tutto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La società ha riportato un utile netto attribuibile agli azionisti pari a 324 milioni di dollari o 0,22 dollari per azione (EPS), rispetto ai 261 milioni di dollari o 0,18 dollari per azione di un anno fa, e ha ottenuto un EPS rettificato di 0,62 dollari per il periodo, rispetto a 0,53 dollari dell’anno precedente e agli 0,58 dollari attesi dagli analisti.”Abbiamo realizzato un trimestre caratterizzato da prestazioni eccezionali, che riflettono l’incessante ricerca di innovazione del nostro team globale, supportata da forti evidenze cliniche e investimenti in linea con la nostra strategia di leadership di categoria – ha affermato il CEO Mike Mahoney – Rimaniamo entusiasti dei nostri piani per il futuro e sono incredibilmente grato per l’impegno e lo spirito vincente dei nostri dipendenti in tutto il mondo”.La società stima che la crescita delle vendite nette per l’intero anno 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sarà compresa tra circa il 13,5 e il 14,5% su base reported e tra il 13 e il 14% su base organica. La società stima un EPS compreso tra 1,34 e 1,38 dollari e un EPS rettificato compreso tra 2,38 e 2,42 dollari (rispetto alla precedente previsione di 2,29-2,34 dollari per azione).(Foto: Photo by National Cancer Institute on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Commissione UE propone proroga di 1 anno per alcune regole di Basilea III

    (Teleborsa) – La Commissione Europea ha adottato oggi un atto delegato che posticipa di un anno (ovvero fino al 1° gennaio 2026) la data di applicazione di unaparte degli standard di Basilea III nell’UE, ovvero la Revisione Fondamentale del Portafoglio di Negoziazione (FRTB). L’FRTB incorpora tecniche di misurazione del rischio più sofisticate che mirano ad allineare maggiormente i requisiti patrimoniali ai rischi effettivi che le banche si trovano ad affrontare nelle loro attività sui mercati dei capitali.La Commissione “è sempre stata impegnata ad attuare tempestivamente gli standard di Basilea III – si legge in una nota – L’entrata in vigore del testo finale del pacchetto bancario il 9 luglio nonché l’entrata in vigore nell’UE dei nuovi requisiti di Basilea dal 1° gennaio 2025 ne sono una prova”. In tal modo, l’UE è tra le prime grandi giurisdizioni a finalizzare l’attuazione degli standard di Basilea.L’esecutivo UE evidenzia che è essenziale un’attuazione allineata degli standard in tutte le giurisdizioni, con ritardi e deviazioni nell’attuazione nelle principali giurisdizioni che potrebbero minare la credibilità degli standard. Ciò potrebbe in definitiva ostacolare la parità di condizioni a livello internazionale e minare la stabilità finanziaria globale.Il monitoraggio costante da parte della Commissione dell’attuazione degli standard di Basilea nel resto del mondo indica che alcune delle principali giurisdizioni devono ancora finalizzare le proprie norme o comunicare le tempistiche di attuazione. Ecco perché, per preservare la parità di condizioni a livello globale per le banche europee attive a livello internazionale rispetto alle loro attività commerciali, la Commissione ha deciso di rinviare l’entrata in vigore di questa parte degli standard di Basilea III. Gli standard di Basilea III si applicheranno a tutte le banche dell’UE dal 1° gennaio 2025, ad eccezione del quadro sui rischi di mercato (a condizione che i colegislatori non si oppongano all’atto delegato).L’atto delegato, adottato conformemente al mandato ricevuto dalla Commissione dal Parlamento europeo e dal Consiglio, è ora soggetto al controllo del Parlamento europeo e del Consiglio per un periodo di 3 mesi.”Rimaniamo fermi nel nostro impegno internazionale per la stabilità finanziaria: gli standard internazionali di Basilea III si applicheranno nell’UE dal 1° gennaio 2025. Ciò garantirà un settore bancario affidabile e stabile per i cittadini e le imprese dell’UE: l’attuazione delle regole di Basilea III è nell’interesse UE”, ha commentato Mairead McGuinness, commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali.”Tuttavia, poiché le principali giurisdizioni non hanno ancora finalizzato l’attuazione delle regole di Basilea III, è necessario ritardare di un anno l’applicazione dei nuovi requisiti patrimoniali per il rischio di mercato, per preservare condizioni di parità a livello internazionale per le banche dell’UE – ha aggiunto – La Commissione sta lavorando a stretto contatto con l’Autorità bancaria europea e le autorità di vigilanza per fornire alle banche i dettagli tecnici necessari per un approccio coerente in tutta Europa”. LEGGI TUTTO

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    L’azionario europeo riduce le perdite, focus sulle trimestrali

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che comunque recuperano terreno dai minimi della mattinata. Il focus è sulle trimestrali europee, dopo che ieri sera non arrivati risultati contrastanti dagli USA: Tesla ha registrato profitti inferiori alle attese, mentre Alphabet ha chiesto “pazienza” agli investitori per i risultati degli investimenti in Intelligenza Artificiale.In particolare, la seduta è appesantita anche dalla prima perdita registrata in quattro anni da Deutsche Bank, che ha rinunciato a un buyback di azioni, e dal tonfo di LVMH, dopo che i risultati del secondo trimestre hanno mancato le stime a causa di un rallentamento in Cina. Tra gli altri conti usciti in mattinata, Santander ha registrato un utile del secondo trimestre in crescita del 20%, mentre BNP Paribas ha comunicato che l’utile del secondo trimestre è salito a 3,4 miliardi di euro.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,084. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.414,9 dollari l’oncia. Lieve aumento del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 77,92 dollari per barile.Aumenta di poco lo spread, che si porta a +136 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,77%.Tra le principali Borse europee pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,64%, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e si concentrano le vendite su Parigi, che soffre un calo dello 0,94%.Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,33% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 36.760 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (-0,15%); sotto la parità il FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,24%.Tra i best performers di Milano, in evidenza Italgas (+1,53%, utile semestrale in crescitaa 241,5 milioni di euro e ricavi in calo per Superbonus), Banca MPS (+1,10%), Prysmian (+1,04%, finanziamento per 450 milioni di euro dalla BEI per la transizione energetica) e Telecom Italia (+0,97%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Iveco, che prosegue le contrattazioni a -14,15% (con la sorpresa negativa sul cash flow delle attività industriali, risultato negativo nel primo semestre). Vendite su Saipem, che registra un ribasso del 2,52%. Seduta negativa per Moncler, che mostra una perdita del 2,29%. Sotto pressione Ferrari, che accusa un calo del 2,02%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Alerion Clean Power (+4,98%), Industrie De Nora (+1,89%), IREN (+1,75%) e Fincantieri (+1,43%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Philogen, che continua la seduta con -2,38%. Scivola Ferragamo, con un netto svantaggio del 2,00%. In rosso Technogym, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,84%. Spicca la prestazione negativa di De’ Longhi, che scende dell’1,55%. LEGGI TUTTO

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    Stifel, utile secondo trimestre sale a 156 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Stifel Financial, banca d’investimento statunitense, ha registrato ricavi netti di 1,2 miliardi di dollari per i tre mesi terminati il ??30 giugno 2024 (il secondo miglior trimestre della sua storia), rispetto a 1,1 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato di 156 milioni di dollari, o 1,41 dollari per azione, rispetto a 125 milioni di dollari, o 1,10 dollari per azione, per il secondo trimestre del 2023. L’utile netto rettificato è stato di 176,6 milioni di dollari, o 1,60 dollari per azione.”Stifel ha generato il secondo fatturato netto trimestrale più alto nella storia dell’azienda, poiché ciascuno dei nostri segmenti operativi ha generato solidi guadagni anno su anno – ha commentato il CEO Ronald Kruszewski – Gli ottimi risultati di Stifel riflettono il miglioramento delle condizioni di mercato e illustrano i vantaggi delle nostre attività equilibrate e della leva operativa intrinseca, in particolare nel nostro Institutional Group. Date le attuali tendenze del mercato, riteniamo che Stifel sia ben posizionata per una forte seconda metà del 2024″.La società ha registrato ricavi record nel settore della gestione patrimoniale, in crescita del 19% rispetto al trimestre di un anno fa. I ricavi di advisory sono aumentati del 50%. I ricavi derivanti dalla raccolta di capitali sono aumentati del 29%. Record di asset clienti pari a 474,1 miliardi di dollari, in crescita del 14%.I ricavi dell’investment banking sono aumentati del 40% rispetto a un anno fa arrivando a 227,5 milioni di dollari. All’interno di questa divisione, i ricavi della consulenza sono aumentati del 50%, grazie a livelli più elevati di transazioni di consulenza completate; i ricavi della raccolta di capitali a reddito fisso sono aumentati dell’8%, principalmente grazie a maggiori emissioni obbligazionarie; i ricavi derivanti dalla raccolta di capitali azionari sono aumentati del 59%, grazie a volumi più elevati.(Foto: Photo by Sean Pollock on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    BNP Paribas, utile 2° trimestre sale a 3,4 miliardi di euro grazie al trading

    (Teleborsa) – BNP Paribas, prima banca della zona euro per valore di mercato, ha chiuso il secondo trimestre del 2024 con un utile netto in crescita del 21% su base reported rispetto all’anno precedente, raggiungendo 3,4 miliardi di euro, superando le attese degli analisti di 2,91 miliardi di euro (secondo un consensus fornito dalla società). Su base adjusted, l’utile nett è stato in aumento dell’1,6%.I ricavi sono stati pari a 12,27 miliardi di euro, in aumento di +3,9% base adjusted. Il gruppo francese ha registrato un ottimo trimestre per CIB (+12,1%), in particolare con Global Markets (+17,6%); ricavi stabili per CPBS, con tendenze positive nelle banche commerciali (commissioni: +7,4%) e fattori avversi che si attenueranno nel secondo semestre del 2024; performance soddisfacenti di IPS, in particolare al livello delle Assicurazioni (+5,2%) e di Asset Management (+9,8%).Focalizzandosi sul margine di intermediazione di Corporate & Institutional Banking (CIB), c’è stata una significativa crescita (+12,1%) grazie all’effetto combinato delle performance di buon livello delle tre linee di business. In particolare, Global Markets (+17,6%) ha beneficiato di una crescita pronunciata delle attività di Equity & Prime Services (+57,5%), che compensa ampiamente il calo di FICC (-7,0%). Global Banking (+5,4%/2T23) è sostenuto anche dalle attività di Capital Markets (+12,5%) e Transaction Banking (+7,6%). Infine, Securities Services (+10,5%) registra una crescita costante, trainata dai volumi delle commissioni e dal miglioramento del margine di interesse.”Forte del suo modello di business diversificato e integrato, il Gruppo ha ottenuto un’ottima performance nel 2° trimestre 2024, grazie alla dinamica commerciale delle sue divisioni operative – ha commentato il CEO Jean-Laurent Bonnafé – Rimaniamo concentrati sul nostro impegno a servire al meglio i clienti, a sviluppare le nostre piattaforme, in particolare nell’Asset Management, nel Wealth Management e nell’Assicurazione, e a continuare ad acquisire quote di mercato in CIB, mantenendo un’allocazione equilibrata del capitale”. “Nel secondo semestre del 2024, continueremo inoltre ad attuare misure di efficienza operativa e a gestire in maniera rigorosa il costo del rischio attraverso il ciclo – ha aggiunto – BNP Paribas è in buona posizione per affrontare la nuova fase del ciclo economico e conferma quindi la sua traiettoria per il 2024”. LEGGI TUTTO